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  1. #1031
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    Ma siccome erano anime giuste, non avevano commesso peccati, e quindi dio non aveva bisogno di redimerli visto che non hanno fatto niente di male.
    Il Paradiso era chiuso, Gesù lo ha aperto.
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  2. #1032
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da Scipione Visualizza Messaggio
    Il limbo è stato partorito da veri e propri malati mentali. Pensare che bambini morti senza esser stati battezzati o che non avevano avuto la possibilità materiale di esserlo, fossero destinati a rimanere all'interno di un luogo maldefinito, senza la possibilità di "godere" della visione beatifica di dio, è semplicemente ignobile e frutto di crudeltà mentale. Su questa invenzione la chiesa cattolica ha condannato miliardi di non battezzati di tutte le razze e religioni ad essere esclusi dal paradiso, come solo frutto del caso, e ha inculcato la disperazione in milioni di famiglie cattoliche in cui i figli per qualche motivo erano morti senza battezzo. Ora sembra che l'esistenza dl limbo sia stata messa in discussione dalla commissione teologica internazionale nel 2007, ma un vero e proprio salutare colpo di spugna su questa malvagia e perversa invenzione, sebbene vi siano ragioni teologiche e liturgiche per la salvezza dei non battezzati, pare sia ancora ben lontano dall'arrivare.
    In passato si diceva che i bambini morti senza battesimo andavano al limbo, luogo di felicità naturale, ma non di sofferenza e di pena.
    Oggi la Chiesa stessa invita a pensare alle vie straordinarie della grazia che Dio offre a tutti perché la sua volontà salvifica è universale, e cioè vuole che tutti si salvino.
    https://www.amicidomenicani.it/sul-p...sul-battesimo/
    Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale

  3. #1033
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    Se dio li avesse perdonati subito non avevano bisogno di redenzione, perchè se sono anime giuste vuol dire che non hanno nessun peccato da redimere.

    Come è stata possibile la conversione forzata di intere popolazioni?
    Una domanda sulle conversioni forzate di intere popolazioni, avvenute nel passato. Risponde padre Giovanni Roncari, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà dell'Italia Centrale.

    Percorsi: SPIRITUALITÀ E TEOLOGIA
    14/05/2014 di Redazione Toscana Oggi
    Come è stato possibile passare dalla proposta evangelica alla conversione forzata di intere popolazioni? Quali argomenti teologici sono alla base di questa distorsione del messaggio di Gesù? È stato solo effetto della compromissione con il potere politico o anche prima di Costantino era presente il «costringili ad entrare»?

    Giuliano Rugani

    «Costringili ad entrare»: questa celebre e controversa espressione è tratta dalla parabola degli invitati al grande pranzo, narrata in Luca 14, 15-23. Gli invitati rifiutano con vari pretesti, anche legittimi, l’invito al banchetto. Il padrone di casa, sdegnato, ordina ai servi di raccogliere, poveri, ciechi, storpi ecc... ma c’è ancora posto, e il padrone ordina di nuovo ai servi di uscire e trovare altri diseredati e l’invito da pressante si fa assoluto: «costringeteli ad entrare». Per cercare di rispondere al nostro gentile lettore, mi sembra opportuno distinguere tre aspetti: il senso vero del testo lucano, l’uso che ne è stato fatto e al quale il lettore si riferisce, e infine se questa interpretazione era comunemente accettata o altri autorevoli padri la pensavano in maniera diversa.

    Partiamo dal senso della parabola raccontata dall’evangelista Luca. La parabola in questione esprime il rifiuto della classe dirigente giudaica ad accogliere Gesù e il suo messaggio. Allora del regno di Dio faranno parte i poveri e i disprezzati, quelli ritenuti indegni di vera sapienza (Gv. 9,34), anzi il regno verrà offerto in maniera pressante anche a coloro che non lo conoscono «perché la mia casa si riempia».
    Per l’interpretazione che ne è stata fatta, bisogna richiamarsi principalmente a sant’Agostino, ma anche sant’Ambrogio e altri. L’ambiente generale ci presenta molte chiesuole, nate da movimenti ereticali (gnostici, manichei, donatisti ecc..) che si oppongono alla grande chiesa: la dialettica si fa serrata e senza esclusione di colpi, anche con risvolti sociali, specialmente nella vicenda donatista, (provincie africane dell’impero nel quarto-quinto secolo) quella che coinvolse specialmente sant’Agostino, con violenze sociali e ribellioni all’autorità imperiale.

    Secondo molti padri della Chiesa, l’impero romano, che con Costantino ha iniziato a divenire cristiano e che nel 380 proclama il cristianesimo religione di stato (editto di Tessalonica, 380) ha il dovere di opporsi al male e cercare il bene dei cittadini (Rom. 13-4). Ora l’eresia e lo scisma sono un grande male e va combattuto, l’unità della fede è un grande bene e va perseguito. Scrive sant’Agostino: «Vi è una persecuzione ingiusta che gli empi conducono contro la Chiesa di Cristo; e vi è una persecuzione giusta che la chiesa conduce contro gli empi (..) La Chiesa perseguita per amore, gli empi per crudeltà. Se in virtù del potere che Dio le ha concesso, al momento voluto, per mezzo di re religiosi e fedeli, la chiesa accoglie di forza coloro che incontra sul suo cammino, tra scismi e eresie, essi non si lamentino di essere stati costretti, ma considerino dove trovano accoglimento». Per sant’Agostino l’uso della forza per il bene altrui si giustifica con il modo di fare del padre di famiglia che può usare misure anche energiche per educare il figlio e richiamarlo da una strada sbagliata.

    Ma non solo l’eretico e lo scismatico vanno riportati alla casa paterna, alla quale appartenevano, con le buone o con le cattive, ma anche i pagani. Il paganesimo è destinato a finire, si affretti questa fine. «I pochi pagani non comprendono le meraviglie dell’evento... il Dio d’Israele ha distrutto gli idoli dei pagani... attraverso il Cristo Re, ha costretto l’impero romano ad adorare il suo nome e lo ha convertito alla difesa e al servizio della fede cristiana, tanto che gli idoli dovranno immediatamente essere distrutti».

    Ci siamo dilungati sul pensiero di sant’Agostino che esprime meglio di ogni altro le motivazioni di questo modo di pensare e che farà scuola nella storia della chiesa in un percorso molto articolato e anche contraddittorio. Nelle conversioni collettive, oltre le ragioni esposte, va considerato anche un altro aspetto, soprattutto nei popoli cosiddetti barbarici, il profondo senso rappresentativo del sovrano che riassume in sé il suo popolo: se il sovrano si converte sembra ovvio che il suo popolo lo segua identificandosi nel suo capo. E’ quello che storicamente è avvenuto: eventuali oppositori vengono eliminati (con la morte, l’esilio ecc..) perché si oppongono ad un progetto spirituale e temporale al tempo stesso.

    Ma non tutti erano d'accordo con questo modo di pensare e di procedere. Il concilio di Elvira (attuale Granada) stabilisce che se un cristiano viene ucciso dai pagani perché sorpreso a distruggere idoli, non venga considerato martire «poiché nel vangelo non viene comandato niente di simile» (can. 60).

    Un grande contemporaneo di sant’Agostino, san Giovanni Crisostomo patriarca di Costantinopoli invita i suoi fedeli a non perdere mai di vista la necessaria distinzione fra errore e errante (presente anche in sant’Agostino) e a tirarne le conseguenze nella vita pratica: «Vergogniamoci noi che ora facciamo il contrario di quanto Cristo ha ordinato agli apostoli, noi che come lupi combattiamo i nostri nemici. Finché saremo agnelli vinceremo, ma se diventiamo lupi saremo sconfitti perché l’aiuto del pastore ci abbandonerà. Egli, che porta al pascolo gli agnelli e non i lupi, se ne andrà da te e ti lascerà solo, perché tu gli impedisci di manifestare la sua potenza». E ancora, citando san Paolo nell’incontro nell’areopago di Atene quando non si rivolse ai sapienti greci con «O scellerati e del tutto abominevoli...» ma disse: «Uomini di Atene, io vedo che siete gente molto religiosa da tutti i punti di vista...». Si tratta per Giovanni Crisostomo di prendere il pagano per mano per condurlo alla verità evangelica e insegna: «Può darsi che la conversione si faccia attendere. non te ne stupire, non precipitare le cose per ottenere tutto in una volta, lascia che il fratello rifletta sulle sue impressioni: dopo la lode verrà l’amore e, dopo l’amore a poco a poco, la conversione». E se questa non arriva, «interrogheranno almeno se stessi». Certamente il Crisostomo esorta i cristiani ad essere coraggiosi, a non lasciarsi impressionare dai pagani, ma non ad essere violenti.

    Abbiamo abbondato in citazioni patristiche per evidenziare i due poli tra i quali si muove il pensiero cristiano nei primi secoli: la chiesa ora madre benigna e condiscendente, ora maestra severa e lontana (almeno questa è l’impressione) dalla mitezza evangelica. La storia della chiesa ci presenta questo moto pendolare: da una parte la convinzione che l’adesione alla fede deve essere libera e affidata alla coscienza, dall’altra sembra prevalere l’idea che la fede vada difesa, anche con mezzi discutibili perché ha un valore infinito che travalica il breve momento dell’esistenza terrena di un individuo e lo abilita alla esistenza eterna con Dio e che tutto quello che si oppone a questa fede vada assolutamente eliminato e che i diritti dell’individuo devono cedere ai diritti della verità evangelica. Il cammino è molto lungo ed è ancora aperto: libertà di coscienza, di espressione religiosa, laicità dello Stato e diritto di vivere collettivamente la fede religiosa ecc.. vedere, per esempio la dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae del Vaticano II.

    Un’ultima considerazione: la chiesa è chiamata a riflettere sulla propria storia e anche sui propri errori in rapporto alla fedeltà al suo Signore. Un documento della Commissione Teologica Internazionale «Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato» in preparazione al grande giubileo del 2000 mette in relazione il giudizio storico e il giudizio teologico evidenziando le ragioni dell’uno e dell’altro, la loro distinzione, ma anche la loro inseparabilità: «Perciò occorre metterlo in atto senza prevaricazioni da una parte o dall’altra: ciò che bisogna evitare è l’apologetica che tutto voglia giustificare quanto una indebita colpevolizzazione fondata sulla attribuzione di responsabilità storicamente insostenibili». Questo per poter purificare la memoria, purificazione necessaria perché certe vicende sono estranee alla logica evangelica.

    Questa purificazione «consiste nel processo volto a liberare la coscienza personale e collettiva da tutte le forme di risentimento e di violenza che l’eredità di colpe del passato può avervi lasciato mediante una rinnovata valutazione storica e teologica degli eventi implicati che conduce - se risulti giusto - ad un corrispondente riconoscimento di colpa e contribuisca ad un reale cammino di riconciliazione. Un simile processo può incidere in maniera significativa sul presente proprio perché le colpe passate spesso fanno sentire ancora il peso delle loro conseguenze e permangono come altrettante tentazioni anche per l’oggi».

    Giovanni Roncari https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/...re-popolazioni

    Hai sempre ripetuto la solita cantilena all'infinito, senza portare nessuna prova ma solo pettegolezzi.

    Il fatto che la chiesa perseguiti pure dei cristiani che sono un po' diversi da loro, dimostra quanto fa schifo, visto che non accetta discussioni.
    Faccio notare questo.

    Come ho detto, la Chiesa tentò di usare la predicazione e poi la violenza obbligò a questo.
    Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale

  4. #1034
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da Geralt di Rivia Visualizza Messaggio
    Infatti hai detto una cazzata, perchè gli scopi dei Veneziani con la Quarta Crociata era anche diffondere la religione cristiana, come facevano le altre crociate del resto.

    Non ricordo nessuna fonte degli eretici violenti, in ogni caso mi dici quanti eretici violenti c'erano che andavano a distruggere le chiese, visto che le chiese erano sempre intatte nel medioevo?

    Tu sei uno schifoso bugiardo, perchè io ti ho citato link in tutti i messaggi che ti ho scritto, l'ultimo l'ho postato anche in questa stessa pagina se non te sei accorto.
    Per la verità, i Veneziani volevano farsi pagare per mandare i Crociati in Terrasanta, ma siccome i Crociati non avevano abbastanza denaro, furono costretti a ripagarli con diversi favori, come aiutarli a reprimere la rivolta di Zara, un possedimento che si era da poco ribellato alla Serenissima. Oltretutto i veneziani avevano interessi economici in oriente e non erano molto entusiasti di questa spedizione. Quando i crociati attaccarono Zara, una città cristiana cattolica, inorridito, il Papa scomunicò i baroni.
    Le Crociate in Terrasanta erano state fatte per aiutare i cristiani locali oppressi dai Turchi Selgiuchidi e aiutare i Bizantini contro gli stessi.

    Ho riportato al fonte.

    Io intendo libri, link, testi, fonti scritte che affermano quanto dici, vuoi fornirmele si o no?
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  5. #1035
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Ehh??' ma cosa dovrei affermare? Ma dove la Chiesa avrebbe ordinato spedizioni armate per attaccare altri popoli e costringerli a convertirsi?
    La differenza esiste invece, l'eretico era un "cristiano" che rifiutava una o più verità di fede, il pagano era semplicemente il non cristiano.

    Ecco un pezzo: Humbert Vicaire, in una monumentale storia di San Domenico, rievoca la drammaticità del momento in cui soldati di ventura conniventi con l’eresia compivano ogni scempio: “La violenza era ovunque così profondamente radicata e diffusa da non rispettare nemmeno le tregue: colpi di mano, confische di beni, soprusi e brigantaggio si moltiplicavano anche nei giorni di pace.
    L’inconsistenza e l’incertezza del vincolo di vassallaggio, riducendo pressoché a nulla la potenza militare dei signori feudali, li costringeva al reclutamento di mercenari per portare a termine le loro imprese; e ciò forniva occasione alle masnade di venturieri – aragonesi, navarresi, guasconi e persino brabantini – di esibirsi in quelle gesta brutali di cui parlano abbondantemente i documenti del tempo. Guidati dal principe che li assoldava o abbandonati a se stessi quando erano licenziati, questi soldati di ventura non ponevano limiti alle loro bravate: «Essi compiono tali crudeltà nei confronti dei cristiani dichiarava il III Concilio Lateranense – che non rispettano né chiese né monasteri; non risparmiano né vedove, né orfani, né vecchi, né bambini; non badano né a età né a sesso. Come orde di pagani tutto distruggono e devastano».
    Insieme alla povera gente, di cui prendeva le difese, la Chiesa veniva così ad essere la prima vittima di questa soldataglia che nel sacrilegio trovava un gusto sadico e un incitamento alle proprie efferate ribalderie. L’odio cordiale verso il clero la rendeva solidale in questo con gli eretici. La Chiesa con una medesima azione li osteggiava entrambi illudendosi che, strappata di mano ai feudatari l’arma mercenaria, li avrebbe costretti alla pace mettendoli in condizioni favorevoli per meglio assolvere alle loro funzioni di autorità cristiane a favore della fede.
    Ma la Chiesa parlava a vuoto. Al principio del secolo XIII i feudatari continuano ad assoldare bande di ventura, a cominciare dallo stesso Raimondo VI, il quale non si accontentava di trasgredire la proibizione della Chiesa, ma era il primo a servirsene contro di essa. Quando egli entrò nella provincia di Arles alla testa dei suoi Aragonesi distruggendo tutto ciò che incontrava sul suo cammino, vide farglisi incontro il vescovo di Orange che lo scongiurava di risparmiare i monasteri e di astenersi dal devastare il territorio almeno nei tempi riservati e nei giorni festivi. «Raimondo, prendendo allora la destra del vescovo, giurò per quella mano che non avrebbe rispettato né tempi riservati, né domeniche, né avrebbe risparmiato luoghi santi, né membri della Chiesa. E questo giuramento o piuttosto questo spergiuro – soggiunge Innocenzo III – egli lo osservò con una scrupolosità che non aveva mai avuto quando si trattava di una causa giusta». Saccheggi e devastazioni, terre e diritti usurpati, chiese derubate, bruciate o trasformate in fortezze, monaci e chierici molestati, un vescovo spogliato e scacciato dalla sua sede, un altro imprigionato col proprio clero mentre venivano demoliti il suo palazzo e la sede del capitolo: ecco le violenze contro la Chiesa di cui nel 1209 egli doveva sentirsi colpevole; del resto ne aveva compiute molte altre” (H. Vicaire, Storia di san Domenico, pp, 140-141).
    Dovresti affermare la verità dei fatti, e non difendere la chiesa spudoratamente negato i suoi crimini altrimenti sei complice, la chiesa ha sempre fatto guerra a chiunque rifiutava di farsi convertire dai missionari.
    In entrambi i casi, chiunque cercava di rifiutare gli insegnamenti della chiesa, veniva considerato un nemico da perseguitare, il resto sono distinzioni che cerchi di fare tu, ma anche i pagani sono chiamati eretici perchè rifiutano di farsi convertire dai missionari, ancora non hai il fegato dire cosa facevano i cristiani a tutti i pagani che non si convertivano.
    Che poi tu citi soltanto altri cristiani che facevano guerra ad altri cristiani, non citi certo popoli più tolleranti che venivano perseguitati per le loro idee.

    Inizialmente il Cristianesimo si confrontò principalmente con le pratiche allora correnti del Giudaismo, ma iniziò rapidamente a rivaleggiare anche con le esistenti religioni romane, greche ed egizie, allora predominanti nel Mediterraneo. Ben presto incontrò però proprio al suo interno i principali ostacoli, con le numerose "eresie" di Paolo di Samosata, dei montanisti, dei novazianisti, dei marcioniti, dei valentiniani, dei manichei e, soprattutto, degli ariani, che per un certo periodo rivaleggiarono pesantemente con la Chiesa di Roma e, durante il regno di Costanzo II, ne ebbero il sopravvento (complici le intimidazioni dello stesso imperatore nei confronti dei vescovi "romani" in occasione del concilio di Rimini del 359-360). L'opera di demolizione delle "eresie" venne perseguita anche facendo ricorso a norme penali riprese dagli editti anticristiani di Diocleziano, con l'approvazione degli stessi vescovi che pochi anni prima quelle stesse norme avevano subito[9].

    La situazione imponeva degli interventi autorevoli. Galerio fu il primo imperatore a emanare un editto di tolleranza per tutte le religioni, incluso il Cristianesimo. Costantino I, spesso menzionato come il primo imperatore a convertirsi al nuovo credo, ne continuò la politica di tolleranza, e l'Editto di Milano, emanato nel 313, stabilendo la libertà di culto per tutte le religioni pose fine alle persecuzioni contro i cristiani nell'Impero romano; a partire da questo momento la posizione del Cristianesimo si andò sempre più consolidando fino a divenire religione ufficiale dello Stato, in quanto religione degli imperatori. Quella stessa libertà di culto concessa da Galerio e poi da Costantino, privilegiando di fatto il Cristianesimo, opprimeva però le altre espressioni religiose; l'imperatore infatti, convinto sostenitore della nuova fede, si persuase che gli "eretici" si opponevano ai suoi ordini e mettevano in discussione le sue opinioni, e che pertanto era necessario ricorrere a qualche deterrente per salvare costoro dalla dannazione eterna (e lo Stato dai dissidenti). Il clero non cristiano venne inizialmente privato delle ricompense e immunità abbondantemente elargite ai cristiani, ma poi si arrivò a proibire le riunioni degli "eretici" ed a confiscare i loro beni in favore dello Stato e della Chiesa cristiana[10].

    Ad ogni modo Costantino, pur esortando i sudditi a seguire la religione del loro signore, consentiva a coloro che ancora si ostinavano a non abbracciare la sua fede di continuare a professare le loro credenze nei loro templi. Ma mentre professava una liberalità religiosa, si adoperava per demolire il paganesimo con una sorta di violenza psicologica fatta soprattutto di parzialità in favore della Chiesa cristiana, mascherate di motivazioni di giustizia e bene pubblico[11]. Avendo infatti interiorizzato la verità della Chiesa come ispiratrice delle sue leggi e dei suoi atti, qualunque opinione divergente e qualsiasi rifiuto dell'autorità del clero si configurava come una minaccia all'autorità stessa dell'imperatore, che dunque aveva il diritto e l'obbligo di intervenire anche duramente contro quelle che in tal modo si configuravano come eresie. Di fatto, la libertà religiosa stabilita nell'Editto di Milano era tacitamente abolita[12]. Non va poi sottovalutato il fatto che, a parere di Costantino, una totale diffusione del Cristianesimo era diventata molto utile per la salvezza economica dell'Impero: a causa del comandamento della carità, infatti, i cristiani avevano creato una fitta rete di orfanotrofi, mense dei poveri, assistenza agli anziani, insomma una vera e propria "economia della carità" che era diventata indispensabile per la sussistenza delle persone più povere, alle quali il sistema statale non riusciva più ad arrivare[13].

    Insomma questo nuovo Dio pretendeva dal suo popolo un impegno globale in difesa della verità che si rivelava nella sua Chiesa, e chi non avesse condiviso questa regola era passibile della sua ira, che si concretizzava nella giustizia dell'imperatore: al posto di quella conclusa di recente, stava nascendo una persecuzione altrettanto terribile, ma che si rivelò molto più duratura[14].

    Nel 320 o 321 un editto proibì i sacrifici cruenti e le pratiche divinatorie private[15]: i culti magici erano da tempo visti con sospetto da parte degli imperatori, a causa della possibilità di appoggiare, con una presunta legittimazione divina, le pretese al trono di possibili rivali, e leggi contro la pratica privata della divinazione erano state già emesse ai tempi dell'imperatore Tiberio. Vari episodi confermano però la continuazione della divinazione pubblica[Nota 2]: per alcune circostanze la prosecuzione delle pratiche pagane venne esplicitamente autorizzata[16] e furono emanate leggi che confermavano le funzioni dei flamini, dei sacerdoti e dei duumviri[17].

  6. #1036
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Il Paradiso era chiuso, Gesù lo ha aperto.
    Il paradiso lo ha chiuso dio, ma nessuno lo costringeva perchè è onnipotente, e gesù non poteva farlo senza il suo permesso, quindi lo poteva fare prima.

  7. #1037
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    . Rivelandosi agli ebrei e parlando per mezzo di Mosé, Dio dice: “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze” (Dt 6,4-5).
    Ugualmente attraverso Isaia dice: “Così dice il Signore, il re d’Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: Io sono il primo e io l’ultimo; fuori di me non vi sono dèi” (Is 44,6).

    3. Nel Nuovo Testamento Gesù stesso dice: “Questa è la vita eterna: che conoscano te,l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv17,3).
    San Giacomo: “Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! “(Gc 2,19).
    Tra gli antichi scrittori cristiani, Tertulliano dice: “Se Dio non è unico, non è neppure Dio” (Contra Marcionem 1,3).

    4. Certo, nella Sacra Scrittura non troviamo l’espressione: “Dio è trinità”. Ma le tre persone divine sono ben attestate nei Vangeli.
    Parlare esplicitamente di Trinità divina sarebbe stato per tanti suoi uditori l’equivalente che introdurre il politeismo.
    Sappiamo bene che Gesù fu condannato a morte proprio a motivo dell’affermazione della sua identità divina: “Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio»” (Gv 10,33) e: “Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio” (Gv 5,19).
    Lo attesta anche l’evangelista San Matteo quando riferisce il motivo della condanna morte di Gesù: “Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù -; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo». Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!»” (Mt 26,63-66).

    5. Ciò non significa che i vangeli e Gesù non abbiano parlato esplicitamente delle tre persone divine.
    La prima ad apprendere questa verità deve essere stata la Madonna perché l’angelo le dice: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,35).
    La verrà a sapere anche Giovanni battista, testimone di quanto avvenne al momento del battesimo di Gesù: “Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento»” (Mt 3,16-17).
    Al momento del congedo dagli apostoli e sul punto di ascendere in cielo Gesù svela apertamente i nomi delle tre persone divine: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19).

    6. Nel frattempo, più precisamente nell’ultima cena, Gesù promette lo Spirito Santo che avrebbe condotto i suoi a comprendere la verità tutta intera: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (Gv 16,13).
    Per cui poco per volta si parlerà sempre più apertamente della Trinità divina.


    Stimolata dall’eresia di Ario, che negava la divinità di Cristo e pertanto anche la Trinità divina, la Chiesa nel concilio di Nicea nel 325 sancisce in termini dogmatici l’esistenza dell’unico Dio, sussistente in tre Persone.
    Atanasio, che fu grande artefice in quel concilio nel combattere Ario, nella prima parte del suo Simbolo, si esprime così:
    “La fede cattolica è questa: che veneriamo un unico Dio nella Trinità e la Trinità nell’unità.
    Senza confondere le persone, e senza separare la sostanza.
    Una è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio, ed altra quella dello Spirito Santo.
    Ma Padre, Figlio e Spirito Santo sono una sola divinità, con uguale gloria e coeterna maestà.
    Quale è il Padre, tale è il Figlio, tale lo Spirito Santo.
    Increato il Padre, increato il Figlio, increato lo Spirito Santo.
    Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo.
    Eterno il Padre, eterno il Figlio, eterno lo Spirito Santo
    E tuttavia non vi sono tre eterni, ma un solo eterno.
    Come pure non vi sono tre increati, né tre immensi, ma un solo increato e un solo immenso.
    Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, onnipotente lo Spirito Santo.
    E tuttavia non vi sono tre onnipotenti, ma un solo onnipotente.
    Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio.
    E tuttavia non vi sono tre dei, ma un solo Dio.
    Signore è il Padre, Signore è il Figlio, Signore è lo Spirito Santo.
    E tuttavia non vi sono tre Signori, ma un solo Signore”.


    Pertanto è falsa l'attestazione che ci siano tre dei, perche le tre Persone Divine sono l'Unico Dio.

    https://www.amicidomenicani.it/perch...aintendimento/
    UN FALSO DIO: LA TRINITA'

    La Trinità è un’eresia molto estesa e profonda, una piaga della cattiva informazione e il frutto della manomissione di testi Biblici antichi che hanno usurpato la vera essenza di Dio.

    Geremia profetizzò intorno all’uso improprio della traduzione della Sacra Scrittura. "Come potete dire “Noi siamo saggi e la Legge dell’Eterno è con noi?” La penna bugiarda degli scribi l’ha convertito in una menzogna" Geremia 8: 8.
    La falsa dottrina della Trinità si basa sui versetti di Matteo 28:19 e su quelli di 1° Giovanni 5:7, 8.
    "Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" Matteo 28: 19.
    Questo versetto è il cavallo di battaglia dei trinitari cattolici e non solo, ma gli studiosi e gli stessi cattolici affermano che le sacre pagine originali della Scrittura non riportano questa formula.

    ”La formula battesimale è stata cambiata da “nel nome di Gesù Cristo” alle parole “Padre, Figlio e Spirito Santo” dalla Chiesa cattolica nel 2° secolo” Encyclopedia Britannica, Edizione XI. Vol. 3, Pagine 365-366.
    Nei testi originali, quindi ‘Battezzate nel nome del Padre, Figlio e Spirito Santo’ non esiste, ma <<Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni battezzandoli nel nome di Gesù Cristo>>.
    Un altro testo che appoggia il credo trinitario è il seguente:
    <<Perciocché tre son quelli che testimoniano nel cielo: il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa. Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra: lo Spirito, l’acqua, e il sangue; e questi tre si riferiscono a quell’una cosa>> 1° Giovanni 5: 7,8.

    Paulus PP. VI, Lettera enciclica Mysterium fidei de doctrina et cultu ss. Eucharistiae, 3 septembris 1965, in AAS 57 (1965) 753-774. Cf. EV 2, 406-443.

    Un Commentario Cattolico scrive: “Si afferma generalmente che questo passaggio (1°Giovanni 5:7,8), chiamato ‘comma Giovanneo’ [parte sottosezione o minore del periodo di Giovanni], è una postilla che è stata introdotta molto tempo fa nel testo dell'antica Vulgata Latina, che arrivò al testo greco solo nei secoli XV e XVI". A Catholic Commentary on Holy Scripture, Thomas Nelson e Figli, 1951, p. 1186- CBA 693.
    “L’evidenza testuale stabilisce l’omissione della fine del verso 7 e l’inizio del verso 8. Non appaiono le parole (nell’originale): “Nel cielo: il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. E tre sono quelli che danno testimonianza sulla terra”. Il testo autentico dei versi 7 e 8 è il seguente: <<Perché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre concordano>>. Il testo dei versi 7, 8 come appare nella RVR (Bibbia Reina-Valera), non si incontrano in nessun manoscritto greco precedente ai secoli XV e XVI” CBA V.7, p.693.

    Nel versetto originale, quindi, si citano lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre concordano tra loro.

    CHI SONO?

    "Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è Colui che è venuto con ACQUA E SANGUE, cioè GESU’ CRISTO; non con acqua soltanto, ma con acqua e sangue. E lo SPIRITO è Colui che rende testimonianza, perché lo Spirito è la VERITA’"1° Giovanni 5, 6.
    L’acqua, il sangue e lo Spirito sono GESU’.
    Si applica alla Trinità anche Genesi 18: 1,2 "Poi l’Eterno apparve ad Abramo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Abramo alzò gli occhi e guardò, ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse… Poi quegli uomini si allontanarono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abramo rimase ancora davanti all’Eterno" Genesi 18: 1, 2,16,22,33.
    La presenza di tre uomini è considerata come un riferimento della Trinità. Bisogna notare che l’Eterno rimase a parlare con Abramo (verso 22 e 23) mentre "DUE ANGELI giunsero a Sodoma" (19:1). L’Eterno rimase presso Abramo, ma i Suoi due angeli portarono a termine la distruzione di Sodoma e Gomorra.

    La Trinità è stata un’invenzione della Chiesa Cattolica. Quando operò questi cambiamenti si appressava al dominio come potere religioso (Daniele 8: 9-14)[veda Daniele e le 4 Visioni; Terza Visione]. Nel Medio Evo il papato fece più di 60 milioni di morti tacciati di “eresia” solo perché i veri cristiani volevano restare fedeli a Dio (Daniele 7:25).

    Il Dr. Ekkehardt Mueller è un direttore di ricerca dell’Istituto Biblico della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno. http://www.adventistbiblicalresearch.org/aboutus.htm. Egli dichiara che "si tratta, in buona maniera, che la Chiesa Cattolica controlla la Scrittura, e non viceversa"

    Qual'è l'origine della Trinità?

    Il concetto pagano della Trinità è quello di tre dèi che sono simbolo della famiglia: padre, madre e figlio. La Trinità cattolica nasce in quella pagana, ma aggiunge l'abominio di considerare Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo tre persone indistinte e nello stesso tempo una sola persona INDIVISA, come dire un'assemblaggio ibrido.

    Il Concilio di Nicea nel 325 d.C. esprime l’essenza della dottrina della trinità, ecco un estratto di tale Concilio: "Chi vuole essere salvato, deve, sopra ogni altra cosa, osservare la fede cattolica. Quello che non mantenga la sua fede integra, si perderà, senza dubbio, per sempre. Questa è quella che la fede cattolica insegna: Adoriamo ad un Dio nella Trinità e la Trinità è unità. Distinguiamo le persone, ma non dividiamo la sostanza. Il Padre è una persona; il Figlio è una Persona; e lo Spirito Santo è una Persona. Ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno una divinità, gloria uguale e maestà coeterna. Quella che è il Padre, lo è il Figlio e lo è lo Spirito Santo. Il Padre non è creato, il Figlio non è creato e lo Spirito Santo non è creato. Il Padre è illimitato, il Figlio è illimitato e lo Spirito Santo è illimitato. Il Padre è eterno, il Figlio è eterno e lo Spirito Santo è eterno. Tuttavia, non ci sono tre esseri eterni, bensì uno solo. Pertanto, non ci sono tre esseri non creati, non ci sono tre esseri illimitati, ma c'è solo un essere non creato ed un essere illimitato. Dello stesso modo, il Padre è onnipotente, il Figlio è onnipotente e lo Spirito Santo è onnipotente. Tuttavia, non ci sono tre esseri onnipotenti, ma c'è n'è solo uno. In questo modo, il Padre è Dio, il Figlio è Dio e lo Spirito Santo è Dio. Ma non ci sono tre dei, bensì un solo Dio. Il Padre è il Signore, il Figlio è il Signore e lo Spirito Santo è il Signore. Non ci sono tre signori, bensì un solo Signore. Secondo la verità cristiana, sosteniamo che ognuna delle persone, individualmente, è Dio; e secondo la religione cristiana, ci è proibito dire che ci sono tre dei o signori... Ma le tre persone sono coeterne ed uguali le une alle altre... cosicché, come dicemmo, adoriamo un'unità completa nella Trinità, e la Trinità è unità. Per questo, allora, quello che desidera essere salvato deve credere nella Trinità...”.

    Nella lettera cattolica dell’Enciclica Mysterium fidei leggiamo: “Chi mai potrebbe tollerare che le formule dogmatiche usate dai concili ecumenici per i misteri della ss. Trinità e dell’incarnazione siano giudicate non più adatte agli uomini del nostro tempo e altre siano ad esse temerariamente surrogate? Allo stesso modo, non si può tollerare che un privato qualunque possa attentare di proprio arbitrio alle formule con cui il concilio tridentino ha proposto a credere il mistero eucaristico. Poiché quelle formule, come le altre di cui la chiesa si serve per enunciare i dogmi di fede, esprimono concetti che non sono legati a una certa forma di cultura, non a una determinata fase di progresso scientifico, non all’una o all’altra scuola teologica, ma presentano ciò che l’umana mente percepisce della realtà nell’universale e necessaria esperienza: e però tali formule sono intelligibili per gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi” Paulus PPVI , Lettera enciclica Mysterium fidei de doctrina et cultu ss.Eucharistiae, 3 septembris 1965, in AAS 57 (1965) 753-774. Cf. EV 2, 414.

    L’Enciclica Cattolica, II, p. 263 dice: “La base della nostra professione di fede, ha preso forma nel corso del secondo e terzo secolo in connessione con la cerimonia del battesimo. Per quanto riguarda il suo luogo d'origine, il testo [Matteo 28,19] proviene dalla città di Roma. Il battesimo trinitario e il testo di Matteo 28:19, pertanto non hanno avuto origine nella Chiesa originale che ebbe inizio a Gerusalemme intorno all'anno 33. Esso è stato piuttosto, come la prova dimostra, una creazione successiva del cattolicesimo romano. Pochissimi sanno di questi fatti storici”.

    L’attuale papa Joseph Ratzinger (quando era ancora cardinale) afferma: «Il patrimonio greco è una parte integrante della fede cristiana», e ha spiegato i motivi per cui, a suo vedere, la religione cristiana poté conciliarsi con la filosofia greca: « La razionalità poteva diventare religione perché il Dio della razionalità era entrato egli stesso nella religione. In fin dei conti, l'elemento che rivendicava la fede, la Parola storica di Dio, non costituiva forse il presupposto perché la religione potesse volgersi oramai verso il Dio filosofico, che non era un Dio puramente filosofico e che nondimeno non respingeva la filosofia, ma anzi la assumeva?Qui si manifestava una cosa stupefacente: i due principi fondamentali apparentemente contrari del cristianesimo – legame con la metafisica e il legame con la storia – si condizionavano e si rapportavano reciprocamente; insieme formavano l'apologia del cristianesimo come religione vera. Si può dunque dire che la vittoria del cristianesimo sulle religioni pagane fu resa possibile fondamentalmente dalla sua pretesa di intelligibilità. » (Dalla conferenza “Verità del cristianesimo?”, pronunciata dal cardinal Joseph Ratzinger il 27 novembre 1999 presso l'Università della Sorbona di Parigi, tradotta e pubblicata da “Il Regno-Documenti”, vol. XLV, 2000, n. 854, pp. 190-195.)

    Con queste parole si giustifica il connubio tra paganesimo e cristianesimo (trinità pagana = trinità cristiana) e quello tra la falsa scienza umana-cristiana (evoluzionismo Darwin = evoluzionismo Teistico). Mentre la trinità pagana e cristiana aggiunge un terzo falso Dio(Satana); l'evoluzionismo scientifico - Teistico, usurpa l'autorità di Dio che crea dal nulla, in 7 giorni, la terra e tutto quello che è in essa (anche l'uomo), per accettare il principio della trasformazione evolutiva per mezzo di una lenta trasformazione (la scimmia si evolve e diventa uomo). Si abbassa così la potenza Creatrice di Dio assoggettandola al principio evolutivo della falsa scienza sponsorizzata da creature limitate e con una natura contaminata dal peccato.

    Un’altra dichiarazione di Ratzinger afferma: “Il Catechismo della Chiesa Cattolica ammette che la Chiesa, non la Bibbia, dovette estrarre termini di origine "filosofica", (pagani / greci), per spiegarla: "Per la formulazione del dogma della Trinità, la Chiesa dovette creare una terminologia propria con l'aiuto di nozioni di origine filosofica: "Sostanza", "persona" o "ipostasi", "relazione", etc. facendo questo, non sottometteva la fede ad una saggezza umana, ma dava un senso nuovo, sorprendente a questi termini destinati anche a significare d'ora in poi un Ministero ineffabile, "infinitamente oltre tutto quello che possiamo concepire secondo la misura umana" Catechismo della Chiesa Cattolica. Imprimatur Potest +Joseph Cardinal Ratzinger 1995, p. 74

    https://www.avventismoprofetico.it/m...owpage&pid=102

  8. #1038
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Per la verità, i Veneziani volevano farsi pagare per mandare i Crociati in Terrasanta, ma siccome i Crociati non avevano abbastanza denaro, furono costretti a ripagarli con diversi favori, come aiutarli a reprimere la rivolta di Zara, un possedimento che si era da poco ribellato alla Serenissima. Oltretutto i veneziani avevano interessi economici in oriente e non erano molto entusiasti di questa spedizione. Quando i crociati attaccarono Zara, una città cristiana cattolica, inorridito, il Papa scomunicò i baroni.
    Le Crociate in Terrasanta erano state fatte per aiutare i cristiani locali oppressi dai Turchi Selgiuchidi e aiutare i Bizantini contro gli stessi.

    Ho riportato al fonte.

    Io intendo libri, link, testi, fonti scritte che affermano quanto dici, vuoi fornirmele si o no?
    Ma se ti ho citato un casino di link e fonti storiche nei messaggi precedenti, a chi vuoi prendere per il culo?

    Tu stai citando una sola crociata tra le tante che vennero fatte, ma anche in questo caso, non fa nessuna differenza, perchè le crociate anche se fatte per motivi religiosi, hanno bisogno di soldi per essere finanziate, perchè dio non ti fa miracoli che fanno comparire quello di cui hai bisogno, quindi la chiesa per fare guerre, doveva per forza chiedere soldi, ma il fatto che li prendesse non cambia il fatto che le crociate furono fatte sempre per motivi religiosi, per cambiare la religione dei popoli che non volevano essere cristiani.
    Le crociate in terrasanta sono fatti per gli stessi motivi di convertire a tutti i costi le persone a un'unica religione, il cristianesimo, perchè non rispettano le altre culture.

    Poi ovviamente non è che ebrei e musulmani fossero diversi da loro eh, sempre fanatici sono.

    Il cristianesimo, non è nient'altro che la versione modificata dell'ebraismo, esattamente come l'islam, non è un'altra religione.

  9. #1039
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Faccio notare questo.

    Come ho detto, la Chiesa tentò di usare la predicazione e poi la violenza obbligò a questo.
    Faccio notare che sono cazzate.

    Ovviamente la chiesa prima tenta la predicazione, poi se le persone si rifiutavano allora usa la violenza.

  10. #1040
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    Predefinito Re: Stati Uniti, l'Indiana vieta l'aborto fin dal concepimento

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    In passato si diceva che i bambini morti senza battesimo andavano al limbo, luogo di felicità naturale, ma non di sofferenza e di pena.
    Oggi la Chiesa stessa invita a pensare alle vie straordinarie della grazia che Dio offre a tutti perché la sua volontà salvifica è universale, e cioè vuole che tutti si salvino.
    https://www.amicidomenicani.it/sul-p...sul-battesimo/
    E io ti ripeto che sono cazzate, perchè nessuno poteva impedire a dio di accettare subito le anime benedette che non fanno male a nessuno, quello è stato un suo capircio personale e basta.
    La chiesa vuole soltanto tornare a comandare a bacchetta le persone, come faceva nel medioevo, non glie ne frega un cazzo di salvare nessuno.
    https://www.treccani.it/vocabolario/.../oscurantismo/

 

 
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