In passato si diceva che i bambini morti senza battesimo andavano al limbo, luogo di felicità naturale, ma non di sofferenza e di pena.
Oggi la Chiesa stessa invita a pensare alle vie straordinarie della grazia che Dio offre a tutti perché la sua volontà salvifica è universale, e cioè vuole che tutti si salvino.
https://www.amicidomenicani.it/sul-p...sul-battesimo/
Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale
Per la verità, i Veneziani volevano farsi pagare per mandare i Crociati in Terrasanta, ma siccome i Crociati non avevano abbastanza denaro, furono costretti a ripagarli con diversi favori, come aiutarli a reprimere la rivolta di Zara, un possedimento che si era da poco ribellato alla Serenissima. Oltretutto i veneziani avevano interessi economici in oriente e non erano molto entusiasti di questa spedizione. Quando i crociati attaccarono Zara, una città cristiana cattolica, inorridito, il Papa scomunicò i baroni.
Le Crociate in Terrasanta erano state fatte per aiutare i cristiani locali oppressi dai Turchi Selgiuchidi e aiutare i Bizantini contro gli stessi.
Ho riportato al fonte.
Io intendo libri, link, testi, fonti scritte che affermano quanto dici, vuoi fornirmele si o no?
Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale
Dovresti affermare la verità dei fatti, e non difendere la chiesa spudoratamente negato i suoi crimini altrimenti sei complice, la chiesa ha sempre fatto guerra a chiunque rifiutava di farsi convertire dai missionari.
In entrambi i casi, chiunque cercava di rifiutare gli insegnamenti della chiesa, veniva considerato un nemico da perseguitare, il resto sono distinzioni che cerchi di fare tu, ma anche i pagani sono chiamati eretici perchè rifiutano di farsi convertire dai missionari, ancora non hai il fegato dire cosa facevano i cristiani a tutti i pagani che non si convertivano.
Che poi tu citi soltanto altri cristiani che facevano guerra ad altri cristiani, non citi certo popoli più tolleranti che venivano perseguitati per le loro idee.
Inizialmente il Cristianesimo si confrontò principalmente con le pratiche allora correnti del Giudaismo, ma iniziò rapidamente a rivaleggiare anche con le esistenti religioni romane, greche ed egizie, allora predominanti nel Mediterraneo. Ben presto incontrò però proprio al suo interno i principali ostacoli, con le numerose "eresie" di Paolo di Samosata, dei montanisti, dei novazianisti, dei marcioniti, dei valentiniani, dei manichei e, soprattutto, degli ariani, che per un certo periodo rivaleggiarono pesantemente con la Chiesa di Roma e, durante il regno di Costanzo II, ne ebbero il sopravvento (complici le intimidazioni dello stesso imperatore nei confronti dei vescovi "romani" in occasione del concilio di Rimini del 359-360). L'opera di demolizione delle "eresie" venne perseguita anche facendo ricorso a norme penali riprese dagli editti anticristiani di Diocleziano, con l'approvazione degli stessi vescovi che pochi anni prima quelle stesse norme avevano subito[9].
La situazione imponeva degli interventi autorevoli. Galerio fu il primo imperatore a emanare un editto di tolleranza per tutte le religioni, incluso il Cristianesimo. Costantino I, spesso menzionato come il primo imperatore a convertirsi al nuovo credo, ne continuò la politica di tolleranza, e l'Editto di Milano, emanato nel 313, stabilendo la libertà di culto per tutte le religioni pose fine alle persecuzioni contro i cristiani nell'Impero romano; a partire da questo momento la posizione del Cristianesimo si andò sempre più consolidando fino a divenire religione ufficiale dello Stato, in quanto religione degli imperatori. Quella stessa libertà di culto concessa da Galerio e poi da Costantino, privilegiando di fatto il Cristianesimo, opprimeva però le altre espressioni religiose; l'imperatore infatti, convinto sostenitore della nuova fede, si persuase che gli "eretici" si opponevano ai suoi ordini e mettevano in discussione le sue opinioni, e che pertanto era necessario ricorrere a qualche deterrente per salvare costoro dalla dannazione eterna (e lo Stato dai dissidenti). Il clero non cristiano venne inizialmente privato delle ricompense e immunità abbondantemente elargite ai cristiani, ma poi si arrivò a proibire le riunioni degli "eretici" ed a confiscare i loro beni in favore dello Stato e della Chiesa cristiana[10].
Ad ogni modo Costantino, pur esortando i sudditi a seguire la religione del loro signore, consentiva a coloro che ancora si ostinavano a non abbracciare la sua fede di continuare a professare le loro credenze nei loro templi. Ma mentre professava una liberalità religiosa, si adoperava per demolire il paganesimo con una sorta di violenza psicologica fatta soprattutto di parzialità in favore della Chiesa cristiana, mascherate di motivazioni di giustizia e bene pubblico[11]. Avendo infatti interiorizzato la verità della Chiesa come ispiratrice delle sue leggi e dei suoi atti, qualunque opinione divergente e qualsiasi rifiuto dell'autorità del clero si configurava come una minaccia all'autorità stessa dell'imperatore, che dunque aveva il diritto e l'obbligo di intervenire anche duramente contro quelle che in tal modo si configuravano come eresie. Di fatto, la libertà religiosa stabilita nell'Editto di Milano era tacitamente abolita[12]. Non va poi sottovalutato il fatto che, a parere di Costantino, una totale diffusione del Cristianesimo era diventata molto utile per la salvezza economica dell'Impero: a causa del comandamento della carità, infatti, i cristiani avevano creato una fitta rete di orfanotrofi, mense dei poveri, assistenza agli anziani, insomma una vera e propria "economia della carità" che era diventata indispensabile per la sussistenza delle persone più povere, alle quali il sistema statale non riusciva più ad arrivare[13].
Insomma questo nuovo Dio pretendeva dal suo popolo un impegno globale in difesa della verità che si rivelava nella sua Chiesa, e chi non avesse condiviso questa regola era passibile della sua ira, che si concretizzava nella giustizia dell'imperatore: al posto di quella conclusa di recente, stava nascendo una persecuzione altrettanto terribile, ma che si rivelò molto più duratura[14].
Nel 320 o 321 un editto proibì i sacrifici cruenti e le pratiche divinatorie private[15]: i culti magici erano da tempo visti con sospetto da parte degli imperatori, a causa della possibilità di appoggiare, con una presunta legittimazione divina, le pretese al trono di possibili rivali, e leggi contro la pratica privata della divinazione erano state già emesse ai tempi dell'imperatore Tiberio. Vari episodi confermano però la continuazione della divinazione pubblica[Nota 2]: per alcune circostanze la prosecuzione delle pratiche pagane venne esplicitamente autorizzata[16] e furono emanate leggi che confermavano le funzioni dei flamini, dei sacerdoti e dei duumviri[17].
UN FALSO DIO: LA TRINITA'
La Trinità è un’eresia molto estesa e profonda, una piaga della cattiva informazione e il frutto della manomissione di testi Biblici antichi che hanno usurpato la vera essenza di Dio.
Geremia profetizzò intorno all’uso improprio della traduzione della Sacra Scrittura. "Come potete dire “Noi siamo saggi e la Legge dell’Eterno è con noi?” La penna bugiarda degli scribi l’ha convertito in una menzogna" Geremia 8: 8.
La falsa dottrina della Trinità si basa sui versetti di Matteo 28:19 e su quelli di 1° Giovanni 5:7, 8.
"Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" Matteo 28: 19.
Questo versetto è il cavallo di battaglia dei trinitari cattolici e non solo, ma gli studiosi e gli stessi cattolici affermano che le sacre pagine originali della Scrittura non riportano questa formula.
”La formula battesimale è stata cambiata da “nel nome di Gesù Cristo” alle parole “Padre, Figlio e Spirito Santo” dalla Chiesa cattolica nel 2° secolo” Encyclopedia Britannica, Edizione XI. Vol. 3, Pagine 365-366.
Nei testi originali, quindi ‘Battezzate nel nome del Padre, Figlio e Spirito Santo’ non esiste, ma <<Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni battezzandoli nel nome di Gesù Cristo>>.
Un altro testo che appoggia il credo trinitario è il seguente:
<<Perciocché tre son quelli che testimoniano nel cielo: il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa. Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra: lo Spirito, l’acqua, e il sangue; e questi tre si riferiscono a quell’una cosa>> 1° Giovanni 5: 7,8.
Paulus PP. VI, Lettera enciclica Mysterium fidei de doctrina et cultu ss. Eucharistiae, 3 septembris 1965, in AAS 57 (1965) 753-774. Cf. EV 2, 406-443.
Un Commentario Cattolico scrive: “Si afferma generalmente che questo passaggio (1°Giovanni 5:7,8), chiamato ‘comma Giovanneo’ [parte sottosezione o minore del periodo di Giovanni], è una postilla che è stata introdotta molto tempo fa nel testo dell'antica Vulgata Latina, che arrivò al testo greco solo nei secoli XV e XVI". A Catholic Commentary on Holy Scripture, Thomas Nelson e Figli, 1951, p. 1186- CBA 693.
“L’evidenza testuale stabilisce l’omissione della fine del verso 7 e l’inizio del verso 8. Non appaiono le parole (nell’originale): “Nel cielo: il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. E tre sono quelli che danno testimonianza sulla terra”. Il testo autentico dei versi 7 e 8 è il seguente: <<Perché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre concordano>>. Il testo dei versi 7, 8 come appare nella RVR (Bibbia Reina-Valera), non si incontrano in nessun manoscritto greco precedente ai secoli XV e XVI” CBA V.7, p.693.
Nel versetto originale, quindi, si citano lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre concordano tra loro.
CHI SONO?
"Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è Colui che è venuto con ACQUA E SANGUE, cioè GESU’ CRISTO; non con acqua soltanto, ma con acqua e sangue. E lo SPIRITO è Colui che rende testimonianza, perché lo Spirito è la VERITA’"1° Giovanni 5, 6.
L’acqua, il sangue e lo Spirito sono GESU’.
Si applica alla Trinità anche Genesi 18: 1,2 "Poi l’Eterno apparve ad Abramo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Abramo alzò gli occhi e guardò, ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse… Poi quegli uomini si allontanarono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abramo rimase ancora davanti all’Eterno" Genesi 18: 1, 2,16,22,33.
La presenza di tre uomini è considerata come un riferimento della Trinità. Bisogna notare che l’Eterno rimase a parlare con Abramo (verso 22 e 23) mentre "DUE ANGELI giunsero a Sodoma" (19:1). L’Eterno rimase presso Abramo, ma i Suoi due angeli portarono a termine la distruzione di Sodoma e Gomorra.
La Trinità è stata un’invenzione della Chiesa Cattolica. Quando operò questi cambiamenti si appressava al dominio come potere religioso (Daniele 8: 9-14)[veda Daniele e le 4 Visioni; Terza Visione]. Nel Medio Evo il papato fece più di 60 milioni di morti tacciati di “eresia” solo perché i veri cristiani volevano restare fedeli a Dio (Daniele 7:25).
Il Dr. Ekkehardt Mueller è un direttore di ricerca dell’Istituto Biblico della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno. http://www.adventistbiblicalresearch.org/aboutus.htm. Egli dichiara che "si tratta, in buona maniera, che la Chiesa Cattolica controlla la Scrittura, e non viceversa"
Qual'è l'origine della Trinità?
Il concetto pagano della Trinità è quello di tre dèi che sono simbolo della famiglia: padre, madre e figlio. La Trinità cattolica nasce in quella pagana, ma aggiunge l'abominio di considerare Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo tre persone indistinte e nello stesso tempo una sola persona INDIVISA, come dire un'assemblaggio ibrido.
Il Concilio di Nicea nel 325 d.C. esprime l’essenza della dottrina della trinità, ecco un estratto di tale Concilio: "Chi vuole essere salvato, deve, sopra ogni altra cosa, osservare la fede cattolica. Quello che non mantenga la sua fede integra, si perderà, senza dubbio, per sempre. Questa è quella che la fede cattolica insegna: Adoriamo ad un Dio nella Trinità e la Trinità è unità. Distinguiamo le persone, ma non dividiamo la sostanza. Il Padre è una persona; il Figlio è una Persona; e lo Spirito Santo è una Persona. Ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno una divinità, gloria uguale e maestà coeterna. Quella che è il Padre, lo è il Figlio e lo è lo Spirito Santo. Il Padre non è creato, il Figlio non è creato e lo Spirito Santo non è creato. Il Padre è illimitato, il Figlio è illimitato e lo Spirito Santo è illimitato. Il Padre è eterno, il Figlio è eterno e lo Spirito Santo è eterno. Tuttavia, non ci sono tre esseri eterni, bensì uno solo. Pertanto, non ci sono tre esseri non creati, non ci sono tre esseri illimitati, ma c'è solo un essere non creato ed un essere illimitato. Dello stesso modo, il Padre è onnipotente, il Figlio è onnipotente e lo Spirito Santo è onnipotente. Tuttavia, non ci sono tre esseri onnipotenti, ma c'è n'è solo uno. In questo modo, il Padre è Dio, il Figlio è Dio e lo Spirito Santo è Dio. Ma non ci sono tre dei, bensì un solo Dio. Il Padre è il Signore, il Figlio è il Signore e lo Spirito Santo è il Signore. Non ci sono tre signori, bensì un solo Signore. Secondo la verità cristiana, sosteniamo che ognuna delle persone, individualmente, è Dio; e secondo la religione cristiana, ci è proibito dire che ci sono tre dei o signori... Ma le tre persone sono coeterne ed uguali le une alle altre... cosicché, come dicemmo, adoriamo un'unità completa nella Trinità, e la Trinità è unità. Per questo, allora, quello che desidera essere salvato deve credere nella Trinità...”.
Nella lettera cattolica dell’Enciclica Mysterium fidei leggiamo: “Chi mai potrebbe tollerare che le formule dogmatiche usate dai concili ecumenici per i misteri della ss. Trinità e dell’incarnazione siano giudicate non più adatte agli uomini del nostro tempo e altre siano ad esse temerariamente surrogate? Allo stesso modo, non si può tollerare che un privato qualunque possa attentare di proprio arbitrio alle formule con cui il concilio tridentino ha proposto a credere il mistero eucaristico. Poiché quelle formule, come le altre di cui la chiesa si serve per enunciare i dogmi di fede, esprimono concetti che non sono legati a una certa forma di cultura, non a una determinata fase di progresso scientifico, non all’una o all’altra scuola teologica, ma presentano ciò che l’umana mente percepisce della realtà nell’universale e necessaria esperienza: e però tali formule sono intelligibili per gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi” Paulus PPVI , Lettera enciclica Mysterium fidei de doctrina et cultu ss.Eucharistiae, 3 septembris 1965, in AAS 57 (1965) 753-774. Cf. EV 2, 414.
L’Enciclica Cattolica, II, p. 263 dice: “La base della nostra professione di fede, ha preso forma nel corso del secondo e terzo secolo in connessione con la cerimonia del battesimo. Per quanto riguarda il suo luogo d'origine, il testo [Matteo 28,19] proviene dalla città di Roma. Il battesimo trinitario e il testo di Matteo 28:19, pertanto non hanno avuto origine nella Chiesa originale che ebbe inizio a Gerusalemme intorno all'anno 33. Esso è stato piuttosto, come la prova dimostra, una creazione successiva del cattolicesimo romano. Pochissimi sanno di questi fatti storici”.
L’attuale papa Joseph Ratzinger (quando era ancora cardinale) afferma: «Il patrimonio greco è una parte integrante della fede cristiana», e ha spiegato i motivi per cui, a suo vedere, la religione cristiana poté conciliarsi con la filosofia greca: « La razionalità poteva diventare religione perché il Dio della razionalità era entrato egli stesso nella religione. In fin dei conti, l'elemento che rivendicava la fede, la Parola storica di Dio, non costituiva forse il presupposto perché la religione potesse volgersi oramai verso il Dio filosofico, che non era un Dio puramente filosofico e che nondimeno non respingeva la filosofia, ma anzi la assumeva?Qui si manifestava una cosa stupefacente: i due principi fondamentali apparentemente contrari del cristianesimo – legame con la metafisica e il legame con la storia – si condizionavano e si rapportavano reciprocamente; insieme formavano l'apologia del cristianesimo come religione vera. Si può dunque dire che la vittoria del cristianesimo sulle religioni pagane fu resa possibile fondamentalmente dalla sua pretesa di intelligibilità. » (Dalla conferenza “Verità del cristianesimo?”, pronunciata dal cardinal Joseph Ratzinger il 27 novembre 1999 presso l'Università della Sorbona di Parigi, tradotta e pubblicata da “Il Regno-Documenti”, vol. XLV, 2000, n. 854, pp. 190-195.)
Con queste parole si giustifica il connubio tra paganesimo e cristianesimo (trinità pagana = trinità cristiana) e quello tra la falsa scienza umana-cristiana (evoluzionismo Darwin = evoluzionismo Teistico). Mentre la trinità pagana e cristiana aggiunge un terzo falso Dio(Satana); l'evoluzionismo scientifico - Teistico, usurpa l'autorità di Dio che crea dal nulla, in 7 giorni, la terra e tutto quello che è in essa (anche l'uomo), per accettare il principio della trasformazione evolutiva per mezzo di una lenta trasformazione (la scimmia si evolve e diventa uomo). Si abbassa così la potenza Creatrice di Dio assoggettandola al principio evolutivo della falsa scienza sponsorizzata da creature limitate e con una natura contaminata dal peccato.
Un’altra dichiarazione di Ratzinger afferma: “Il Catechismo della Chiesa Cattolica ammette che la Chiesa, non la Bibbia, dovette estrarre termini di origine "filosofica", (pagani / greci), per spiegarla: "Per la formulazione del dogma della Trinità, la Chiesa dovette creare una terminologia propria con l'aiuto di nozioni di origine filosofica: "Sostanza", "persona" o "ipostasi", "relazione", etc. facendo questo, non sottometteva la fede ad una saggezza umana, ma dava un senso nuovo, sorprendente a questi termini destinati anche a significare d'ora in poi un Ministero ineffabile, "infinitamente oltre tutto quello che possiamo concepire secondo la misura umana" Catechismo della Chiesa Cattolica. Imprimatur Potest +Joseph Cardinal Ratzinger 1995, p. 74
https://www.avventismoprofetico.it/m...owpage&pid=102
Ma se ti ho citato un casino di link e fonti storiche nei messaggi precedenti, a chi vuoi prendere per il culo?
Tu stai citando una sola crociata tra le tante che vennero fatte, ma anche in questo caso, non fa nessuna differenza, perchè le crociate anche se fatte per motivi religiosi, hanno bisogno di soldi per essere finanziate, perchè dio non ti fa miracoli che fanno comparire quello di cui hai bisogno, quindi la chiesa per fare guerre, doveva per forza chiedere soldi, ma il fatto che li prendesse non cambia il fatto che le crociate furono fatte sempre per motivi religiosi, per cambiare la religione dei popoli che non volevano essere cristiani.
Le crociate in terrasanta sono fatti per gli stessi motivi di convertire a tutti i costi le persone a un'unica religione, il cristianesimo, perchè non rispettano le altre culture.
Poi ovviamente non è che ebrei e musulmani fossero diversi da loro eh, sempre fanatici sono.
Il cristianesimo, non è nient'altro che la versione modificata dell'ebraismo, esattamente come l'islam, non è un'altra religione.
E io ti ripeto che sono cazzate, perchè nessuno poteva impedire a dio di accettare subito le anime benedette che non fanno male a nessuno, quello è stato un suo capircio personale e basta.
La chiesa vuole soltanto tornare a comandare a bacchetta le persone, come faceva nel medioevo, non glie ne frega un cazzo di salvare nessuno.
https://www.treccani.it/vocabolario/.../oscurantismo/