Non me ne frega niente di cosa significa laico, se la chiesa è tollerante come dici tu, allora deve accettare tutti quanti, sia i fedeli sia gli ordinati. E se la chiesa accettava altre culture o dei, come cazzo li vuoi chiamare, non ci sarebbero mai stati scontri tra monoteisti e pagani, visto che i popoli antichi non cercavano mai di eliminare le altre culture, gli eretici nell'antichità non sono mai esistiti, perchè ognuno era libero di seguire la propria religione come minchia volea lui, gli eretici sono una categoria negativa inventata da voi fanatici bigotti, appunto per disprezzare chiunque non si sottomette alla chiesa.
Allora, Diagora di Milo era uno schiavo, e per questo motivo dopo che fu liberato, molti greci si schieravano contro di lui, e appunto l'accusa di ateismo era perchè dava fastidio al sistema politico, ma di certo non c'erano persecuzioni nei confronti di atei come lui, Anassagora venne soltanto esiliato, ma di certo non è mai stato torturato e bruciato vivo al rogo come facevate voi preti con gli eretici, quindi mi pare molto meno grave come cosa, e cmq lui continuò a esprimere le sue idee liberamente in altre città, perchè solo una parte dei greci era contro le sue idee, Socrate venne condannato per le sue idee politiche e accusato di ateismo per accelerare il processo. Poi certo, l'ateismo non veniva ben visto, ma tu stai cirtando solo pochissimi casi isolati, non ci sono migliaia e migliaia di perseguitati per le loro idee, come con la santa inquisizione, che cmq l'ateismo veniva usato come semplice scusa nell'antichità. https://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo#Storia_dell'ateismo
La chiesa non aiutava mai le persone povere dicendo che dovevano avere fede in dio, e il matrimonio era obbligatorio, perchè due persone non potevano stare insieme senza sposarsi.
La perfezione di dio sarebbe nel fatto che punisce le persone che non vogliono essere sottomessi a lui, quindi per te un dio che si comporta da dittatore e ti comanda a bacchetta per non lasciarti libero sarebbe perfetto, ma sei ubriaco?
Difatti gli altri dei non vogliono il potere assoluto, se lo spartiscono, mentre lui non usa il suo potere per creare il mondo perfetto, quindi neanche lui è perfetto. https://it.aleteia.org/2018/01/11/cl...diario-dolore/
Allora ricominciamo
Bisogna distinguere anzitutto tra il peccato originale commesso dai nostri progenitori (Adamo ed Eva) e il peccato originale che abbiamo ereditato noi.
Il primo è chiamato peccato originale originante e il secondo peccato originale originato. https://www.amicidomenicani.it/che-c...ato-originale/
In noi il peccato originale non è un peccato personale.
Consiste nell’aver ereditato una natura priva della santità e della giustizia originali e inclinata anche al male.
Sebbene noi siamo soliti dire che nasciamo col peccato originale, tuttavia bisogna riconoscere il peccato originale non è in noi nello stesso modo in cui vi fu in Adamo ed Eva.
Nei nostri progenitori si è trattato di un peccato commesso.
Il nostro, invece, non è un peccato commesso, ma un peccato contratto, avendo ereditata una natura inquinata.
In noi il peccato originale è uno stato. Mentre in Adamo ed Eva fu un atto.
Il peccato originale si trasmette per propagazione nel senso che i nostri progenitori ormai contaminati dal peccato non hanno potuto che comunicare ai loro discendenti una natura priva della santità e giustizia originali e inclinata al male.
Un esempio: se la sorgente del Po contenesse acqua inquinata, in tutto il prosieguo del suo corso non potremo trovare altro che acqua inquinata.https://www.amicidomenicani.it/in-ch...-si-trasmette/
Poi diciamo ancora cosa è stato il cosiddetto Peccato originale:
Il peccato originale compiuto da Adamo ed Eva è stato un atto di superbia, per il quale i nostri due, suggestionati, da Satana, hanno preteso di mettersi al posto di Dio e di segnare con la loro volontà ciò che è bene e ciò che è male.
Dio aveva vietato all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male: “Perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen 2,17).
“L’albero della conoscenza del bene e del male” (Gen 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà.
Il primo peccato dell’uomo è consistito in una disobbedienza al comandamento di Dio e in una mancanza di fiducia nella sua bontà.
Ogni peccato porterà in sé questo dupliche marchio: disobbedienza a Dio e mancanza di fiducia nella sua bontà.
Quali sono state le conseguenze del Peccato Originale?
Le conseguenze del peccato originale sono state molte:
Adamo ed Eva, diventati ribelli a Dio, hanno perso la sua amicizia, la grazia, che costituiva il loro splendore e li rendeva particolarmente somiglianti a Dio.
Ribelli a Dio, sono diventati anche ribelli a se stesso e nei rapporti con gli altri.
Hanno perso infatti la padronanza delle facoltà spirituali dell’anima sul corpo: si scoprono nudi e sentono il bisogno di difendere la loro dignità con un rudimentale vestito.
L’unione dell’uomo e della donna è sottoposta a tensioni, tanto che cominciano subito a incolparsi a vicenda.
I loro rapporti sono segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all’asservimento reciproco.
Persa la comunione con Dio, sorgente della vita, sono destinati alla morte e a tutte quelle condizioni (sofferenze e disagi) che la preparano. E così la morte entra nella storia dell’umanità.
Sul serpente:
La risposta la fornisce lo stesso testo sacro: “Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?» (Gen 3,1).
Questo serpente è lo strumento di uno spirito malvagio, chiamata satana, o serpente antico (Ap 12,9), del quale è scritto che è il padre della menzogna, e che fu omicida fin dal principio (Gv 8,44). Per la sua invidia la morte entrò nel mondo (Sap 2,24).
Qui si suppone manifestamente la caduta degli angeli ribelli, benché non se ne parli qui esplicitamente. https://www.amicidomenicani.it/simbo...-nella-genesi/
Il serpente non è stato sincero, giacchè Dio li aveva avvertiti.
"3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete».
Come ho spiegato addietro, il castigo è insito nel peccato stesso, Adamo ed Eva si sono puniti da soli subendo le conseguenze del peccato.
Per nulla, hanno fatto male, il Signore li aveva avvertiti e loro non lo hanno ascoltato.
Sulla nudità:
Prima del peccato originale tutto era ben armonizzato nell’uomo.
Le tendenze dei sensi erano perfettamente subordinate alla ragione e la ragione era subordinata a Dio.
Dopo il peccato originale si è rotto l’equilibrio.
Diventato ribelle a Dio, l’uomo ha cominciato a sperimentare la ribellione anche in se stesso.
I sensi hanno iniziato a voler essere soddisfatti per proprio contro e la volontà dell’uomo ha cominciato a ribellarsi alla ragione, dalla quale dovrebbe essere diretta.
Il fondamento biblico di tale esenzione è stato trovato nel fatto che i nostri progenitori prima del peccato originale erano nudi e non ne provavano vergogna (Gn 2,25).
Tutto dunque era perfettamente rettificato nell’uomo.
“«L’albero della conoscenza del bene e del male» (Gen 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà” (CCC 396).
3. “L’uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio. In ciò è consistito il primo peccato dell’uomo.
In seguito, ogni peccato sarà una disobbedienza a Dio e una mancanza di fiducia nella sua bontà” (CCC 397).
4. “Costituito in uno stato di santità, l’uomo era destinato ad essere pienamente «divinizzato» da Dio nella gloria. Sedotto dal diavolo, ha voluto diventare «come Dio», ma «senza Dio e anteponendosi a Dio, non secondo Dio» (CCC 398). https://www.amicidomenicani.it/conos...stato-un-bene/
Il Signore ha rispettato la loro libertà e ne è venuto fuori un disastro, che però è stato permesso da Dio in vista di un bene ancora più grande, quello della Redenzione e dei meriti infiniti di Cristo che, messi nelle nostre mani, sono il nostro tesoro preziosissimo per il tempo e soprattutto per l’eternità.
La nudità vuol dire anche la perdita della grazia, della Comunione con Dio.
Dio, creando l'uomo a propria immagine e somiglianza, gli ha dato l'intelligenza e con essa il desiderio di sapere https://www.amicidomenicani.it/per-p...ne-e-del-male/
Non esiste nessun frutto della creazione e ti ho risposto abbondantemente, se avrai la pazienza di leggerlo.
Nella Genesi con Eden viene identificato il paradiso terrestre.
Per paradiso terrestre s’intende un luogo verdeggiante, come molte piante, alberi da frutto e in particolare l’albero della vita. Mangiando di quel frutto l’uomo rimaneva immortale.
Ciò non significa però che l’uomo sarebbe stato sempre nel paradiso terrestre, perché Dio lo aveva creato per dargli un’altra abitazione, nel cuore di Dio stesso.
E questa abitazione è il paradiso celeste, di cui quello terreste era solo una prefigurazione e un richiamo.
3. Pertanto, sebbene nell’immortalità, il paradiso terrestre non sarebbe stato l’abitazione eterna dell’uomo.
L’abitazione eterna si identifica solo col Paradiso celeste.
Sicché se non ci fosse stata la caduta, dopo aver soggiornato nel paradiso terrestre dove potevano conoscere e amare Dio, gli uomini sarebbero passati nel paradiso celeste dove avrebbero goduto dell’intimità di Dio. https://www.amicidomenicani.it/se-l-...-del-paradiso/
Il mormonismo non c'entra nulla, atteniamoci ai testi canonici, per cortesia.
Il Signore ha rispettato la loro libertà e ne è venuto fuori un disastro, che però è stato permesso da Dio in vista di un bene ancora più grande, quello della Redenzione e dei meriti infiniti di Cristo che, messi nelle nostre mani, sono il nostro tesoro preziosissimo per il tempo e soprattutto per l’eternità. https://www.amicidomenicani.it/conos...stato-un-bene/
Al contrario, il Signore ha istituito i Sacramenti del Battesimo e della Riconciliazione per la remissione del Peccato originale nel primo e la remissione dei peccati personali nel secondo.
Inoltre ho scritto che Dio può ottenere il bene anche dal male, ma non ho detto che per forza si deve ricavare il bene dal male, il male colpa rimane sempre una colpa.
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Il peccato è male e chi lo compie danneggia se stesso. Il castigo è insito nella colpa, ovvero le conseguenze del peccato stesso e il cadere in balia dei demoni. Certo, Dio può trarre il bene anche dal male, ma il peccato in se stesso è male e non giustificabile.
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