Originariamente Scritto da
m96m
Appoggiandosi su questo dato, molti teologi del passato hanno pensato che i bambini morti senza il battesimo prima di giungere all’uso di ragione andassero al Limbo, che è uno stato di felicità naturale, ma non ancora di visione beatifica di Dio.
Essendo privi della grazia non potevano entrare in Paradiso. E poiché il peccato originale non è un peccato personale, non potevano essere puniti per questo.
Era una conclusione che aveva la sua logicità.
Tuttavia l’esistenza del Limbo per i bambini non è mai stata oggetto di fede, e cioè dogma di fede sancito dal Magistero della Chiesa.
Era opinione teologica, larghissimamente condivisa e riportata come comune nel Catechismo di Pio X.
7. Oggi invece piace pensare che – stante la volontà salvifica di Dio – a tutti venga offerta la grazia attraverso vie a noi sconosciute.
È legittimo pensare che Dio faccia così anche con i bambini morti prima di aver ricevuto il battesimo.
E che ad essi – rivestiti dell’abito nuziale della grazia – siano così spalancate le porte del Paradiso.
8. Con questo la tesi del Limbo attuale non viene abolita né è proibito sostenerla.
Continua a rimanere un’opinione teologica, sebbene sia meglio pensare che i bambini morti prima di aver raggiunto l’uso di ragione e non battezzati – una volta accolta la grazia (perché è sempre necessario l’assenso personale) – entrino in Paradiso.
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