Sono sempre stato un po' 'ingegnere', nel senso che mi sono sempre piaciute le situazioni visualizzabili, mentre ho sempre manifestato un po' di idiosincrasia verso quelle 'fumose' o non riconducibili ad una situazione pratica.
Detto questo, c'è una domanda che mi è sempre frullata in testa: Com'è la vera essenza del mondo che ci circonda?
Una volta si pensava che l'essenza ultima delle cose fosse l'atomo (dal greco àtomos: indivisibile), e quindi la gente si immaginava probabilmente questi 'cosi' che erano come dei mattoncini Lego, che uniti in varie maniere formava il tutto.
Poi sono stati scoperti gli elettroni ed il nucleo, a sua volta composto da protoni e neutroni, e con Bohr ogni singolo atomo è diventato una sorta di piccolissimo sistema solare in miniatura, dove gli elettroni giravano all'impazzata attorno ad un nucleo graniticamente fermo.
Ma poi si è scoperto che anche i protoni ed i neutroni sono fatti da altre particelle ancora più elementari, ovvero i Quark.
Però non bastava: queste particelle, di loro natura puntiformi, creavano non pochi disagi (e divisioni per zero, che procurano non poche emicranie) alla fisica classica, che era così messa alla frusta.
Sono arrivate quindi in aiuto teorie quali quella delle stringhe (a dire la verità non ce n'è una sola, ma molte), che portano però nuove domande, visto che se seguissimo la Teoria 'M' (la teoria M è una teoria che unifica tutte le teorie delle superstringhe coerenti), ed in particolare la versione 'I' (quella con meno dissonanze con la realtà) ci dovrebbero essere comunque 10 dimensioni (e non 3 + 1), di cui 6 strettamente arrotolate tra di loro in spazi piccolissimi, così piccoli da non poter essere rilevati neppure con gli acceleratori di particelle più potenti che abbiamo oggi a disposizione, in quelli che vengono chiamati spazi di Calabi-Yau.
Questi spazi, a seconda di come sono strutturati, definirebbero tutte le regole a livello microscopico, in così tante combinazioni posibili che solo a scriverne il numero non ti passa più
In questo contesto, sarebbero quindi presenti le stringhe, minuscole cordicelle con lunghezza infinitesima, che possono essere o chiuse (come un anello) o aperte (come uno spaghetto), e che vibrano: ogni vibrazione corrisponderebbe ad una determinata particella elementare; inoltre, i calcoli indicano l'energia che servirebbe per creare ognuna di queste particelle sembrerebbe al di fuori di ogni logica, mentre la pratica suggerisce altrimenti.
A complicare il tutto, c'è il fatto che, a grandezze piccolissime (dell'ordine della Lunghezza di Planck) lo spazio non sarebbe 'liscio', ma ribollirebbe creando continuamente particelle virtuali che scomparirebbero dopo una piccolissima frazione di secondo, complicando il tutto.
Ci sono poi altri problemi quali il Principio di indeterminazione di Heisenberg, l'Entanglement quantistico, come gestire i vari campi e le varie forze, la dimensione temporale, e via avanti con sciocchezze del genere.
Ecco, IO non riesco proprio ad immaginare NULLA che possa anche lontanamente avvicinarsi al macello che c'è a livello microscopico, e questo mi provoca non poca frustrazione.
Mi piacerebbe arrivarci, visualizzare mentalmente quanto succede, ma proprio non ho idea di come affrontare la questione.
Qualcun altro si diverte con analoghe pippe mentali?