Sulla base delle diverse ricerche che sono state valutate è possibile sintetizzare alcuni dati che possiamo considerare come consolidati:
- Gli stranieri sono i responsabili del 31% circa dei reati commessi in Italia. Questo dato, se confrontato con la presenza degli stranieri in Italia, indica un tasso di criminalità degli stranieri superiore a quello dei nativi;
la percentuale dei reati commessi dagli stranieri, negli ultimi 10 anni, è in costante riduzione nonostante aumenti la percentuale degli stranieri presenti in Italia;
- Il tasso di criminalità degli stranieri è molto più elevato dei nativi. Tutte le ricerche sono concordi. Si passa da un tasso di criminalità degli stranieri imputati che è di 2,5 volte superiore (2013-2015) a quello degli imputati italiani nella ricerca di Solivetti (2018) fino ad arrivare ad un tasso di criminalità degli stranieri (imputati e detenuti) che è di 6,3 volte superiore (2013-2015) quello degli italiani (imputati e detenuti) nella ricerca di Cima ed altri (2016). L’indice di criminalità calcolato da Solivetti (2018) solo sui condannati degli anni 2013-2015 è di 3,3 volte quello degli italiani. Ci sono differenze legate ai diversi criteri utilizzati, alle diverse fonti e ai diversi anni di riferimento ma la sostanza è che gli immigrati commettono reati in misura che è 3-4 volte quella dei nativi.
- Questo dato non deve stupire perché il tasso di criminalità relativo degli stranieri è superiore a quello della popolazione autoctona in quasi tutti i paesi europei salvo l’Irlanda e la Lettonia. In media, considerando tutti i 28 stati membri, gli stranieri contribuiscono alla delittuosità ben 4 volte più dei nativi.
La riduzione dei reati che si è costantemente registrata negli anni scorsi non è dovuta alla riduzione del tasso di criminalità degli italiani che è rimasto sostanzialmente stabile (Cfr. Tab.2) e non è dovuta neanche all’aumento del numero degli stranieri il cui tasso di criminalità continua ad essere superiore a quello dei nativi.
La riduzione complessiva dei reati in Italia è invece dovuta al forte e costante abbassamento del tasso di criminalità degli stranieri che annulla e supera gli effetti dell’aumento della popolazione straniera.