Il fascismo (che non c'è più)

[emv]

Hai preso una strada sbagliata

La Costituzione prevedeva che il legislatore stabilisse limitazioni al diritto di voto e all'eleggibilità dei membri del PNF (limitazioni che non potevano durare per più di 5 anni cmq)

Non prevedeva che spettasse al legislatore decidere se rendere o meno lecita la ricostituzione del PNF che era già vietata

Tra l'altro non so nemmeno se poi il legislatore, quelle limitazioni al diritto di voto e all'eleggibilità le ha effettivamente stabilite, ma in ogni caso non c'entra nulla col divieto di ricostituzione

Sì, ma a me pare che il divieto andava completato.

Come una legge che abbisogna di un decreto attuativo. Dovevano per forza farla la Scelba, perchè senza restava vietata la ricostituzione, sì, ma non era punibile.

[Gianluca C.]

Sì, ma a me pare che il divieto andava completato.

Come una legge che abbisogna di un decreto attuativo. Dovevano per forza farla la Scelba, perchè senza restava vietata la ricostituzione, sì, ma non era punibile.

Non tutti i comportamenti "vietati" sono anche "puniti"

Qualora non ci fosse stata la Scelba un redivivo PNF sarebbe stato sciolto lo stesso anche senza punire penalmente i promotori

Al limite poteva sorgere un conflitto d'attribuzione su quale organo dello Stato doveva pronunciarsi sullo scioglimento, in mancanza di disciplina specifica, ma il divieto di ricostituzione restava

[cimad5]

Guarda che te sei già soggiogata dallo spauracchio.

Non sono soggiogata da alcunché, ho tentato solo qualche riflessione.

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[cimad5]

Anche se volessimo porla in questi termini, non credo che l'apparenza del M5S fosse la democrazia diretta e la sostanza fosse uno Stato etico, organico e gerarchico a partito unico e dotato di un ordinamento sindacale corporativo.

No certo quello no, ma anche il Fascismo, come ogni grande ideologia, ha scoperto se stesso nel tempo.

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[cimad5]

Non è il tema del 3d, ma queste somiglianze 5S - fascismo proprio non le vedo.

Io le vedo. L'abbruttimento delle masse di fronte al verbo del capo. Le tendenze socialisticheggianti. La menzogna fatta sistema. Il rifiuto del realismo geopolitico (almeno verbalmente). Etc.

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[Triangolo nero]

Penso che non bisogna farsi prendere dai desideri che portano a leggere le cose come si vorrebbe.

La soluzione sta nel termine "transitorio" che sono andato a verificare, pensavo di saperlo e invece non significa "destinato ad esaurirsi per tornare allo stato precedente" ma vuol dire "Provvisorio, in previsione di un passaggio ad altro stato". In effetti il concetto di transito e quello di un "trasporto", avendo comune etimologia.

Allora si capisce che il nuovo stato delle cose venne definito 5 anni dopo, secondo il termine indicato, con la Legge Scelba votata dal Parlamento. Il senso credo che sia che i padri costituenti abbiano voluto che fosse il Parlamento a stabilire ciò che poi ha stabilito.

Le questione di mera opportunità per cui la Costituzione non ha inserito il divieto di ricostituzione del PNF tra i principi fondamentali, aggiungendolo come 13°, ma ha rimandato al Parlamento deve essere stata per non esacerbare gli animi rischiando una guerra civile (o il proseguimento di quella che c'era stata).

Dimentichi l'art. 21 della Costituzione.... per questo Cassazione e Corte Costituzionale assolvono partiti e movimenti "di chiara ispirazione fascista" dal reato di "apologia del fascismo"... la Costituzione è la legge primaria.
Dovresti leggerti le sentenze assolutorie del Movimento Fascismo e Libertà (sono riportate nel sito del movimento), se non c'è violenza, è legale qualsiasi movimento che si ispiri al fascismo o che si dichiari espressamente fascista... la Scelba viene tranquillamente bypassata perché meno importante della Costituzione.
Ergo: a meno che non si dimostri che un partito o un movimento scelgano di usare la violenza come sistema di lotta politica, un partito anche esplicitamente fascista è legale, nonostante la Scelba..... e infatti il "Movimento FASCISMO e Libertà" è perfettamente legale.... un movimento certamente fascista, che si richiama al fascismo e con il fascio littorio nel simbolo, come il PNF.

[Triangolo nero]

Dimentichi l'art. 21 della Costituzione.... per questo Cassazione e Corte Costituzionale assolvono partiti e movimenti "di chiara ispirazione fascista" dal reato di "apologia del fascismo"... la Costituzione è la legge primaria.
Dovresti leggerti le sentenze assolutorie del Movimento Fascismo e Libertà (sono riportate nel sito del movimento), se non c'è violenza, è legale qualsiasi movimento che si ispiri al fascismo o che si dichiari espressamente fascista... la Scelba viene tranquillamente bypassata perché meno importante della Costituzione.
Ergo: a meno che non si dimostri che un partito o un movimento scelgano di usare la violenza come sistema di lotta politica, un partito anche esplicitamente fascista è legale, nonostante la Scelba..... e infatti il "Movimento FASCISMO e Libertà" è perfettamente legale.... un movimento certamente fascista, che si richiama al fascismo e con il fascio littorio nel simbolo, come il PNF.

https://fascismoeliberta.info/legalita-del-m-f-l-p-s-n/

[cimad5]

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[Vladimir Ilyich]

Cerchiamo per una volta di sgombrare il campo - in maniera sistematica - da un paio di malintesi.

1) il contratto sociale implica lo stabilirsi di norme volte ad usare la forza della collettività a difesa dei cosiddetti “beni giuridicamente tutelati” dei singoli. Questo da una parte implica la rinuncia da parte del singolo ad una parole della sua piena libertà, ma dall’altra lo ricompensa con un livello di protezione che da solo non sarebbe in grado di garantirsi.

2) Quali sono questi “beni giuridicamente tutelati”? Al di là dell’eterna diatriba tra jusnaturalismo e juspositivismo, é la società stessa a definire - attraverso processi e metodi condivisi - ciò che é un bene meritevole di tutela. La vita, la proprietà, l’onore… ma anche la libertà, la democrazia e la pace.

3) Sorge dunque il concetto di reato - comportamento lesivo di un bene giuridicamente tutelato - con rispettivo divieto e correlata pena. In poche parole una società definisce un insieme di beni meritevoli di tutela e vieta i comportamenti che potrebbero metterli a rischio.

4) Spesso assistiamo però a situazioni di conflitto dialettico tra beni meritevoli di tutela. Prendiamo ad esempio la libertà di esprimere il proprio pensiero ed il diritto di non vedere infangata la propria reputazione. Il corpus giuridico risolve l’antinomia tentando un bilanciamento tra i beni in questione e procedendo alla soluzione attraverso la costituzione di “eccezioni”. Ad esempio, nel caso di cui sopra, la legge potrebbe affermare - ed in effetti lo fa - che ogni persona é libera di esprimere il proprio pensiero, tranne quando quest’espressione finisse per ledere il diritto di un’altra persona a non veder infangata la propria reputazione.

5) Ora fu specifica convinzione dei padri costituenti il fatto che il pensiero fascista - inteso come partito politico determinato ma anche come ideologia e persino come forma antropologica - sia qualcosa di intrinsecamente lesivo di una serie di beni giuridicamente meritevoli di tutela: la libertà, la democrazia, i diritti civili etcetera.

6) Non bisogna qui cadere nella trappola - in cui purtroppo cadde anche il legislatore penale - di ritenere che il pensiero fascista sua lesivo di beni giuridicamente meritevoli di tutela solo se attuato attraverso forme che comportino l’uso della violenza.
Il fascismo é, da un punto di vista liberale, un disvalore assoluto, così come lo é il furto anche se compiuto senza l’uso della violenza, la violenza divenendo semmai una mera aggravante della fattispecie delittuosa.

7) Ecco quindi che si spiegano le parole dei padri costituenti “ È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”: si intende che ogni forma, mezzo, processo o pratica (siano essi violenti oppure no) che intenda riportare in vita il fascismo, all’interno del quadro sociale e politico italiano, é da considerarsi proibita. In poche parole, é il fascismo ad essere ritenuto incompatibile con l’assetto generale della repubblica italiana, il partito fascista costituendo tuttalpiù un mero mezzo di attuazione del fascismo.

8) E la legge Scelba? E la legge Mancino? E le frequenti sentenze di assoluzione e proscioglimento, nonché il mancato scioglimento - di persone e soggetti politici che - come per esempio fascismo è libertà, forza nuova, MSI ma anche attualmente FdI - si ispirano chiaramente, seppur con gradazioni diverse - ad un’ideologia ed a un’antropologia fascista?

La risposta é semplice, e si chiama “realpolitik”: la legge penale, fingendo di accogliere il dettato costituzionale, attraverso dettagli, cavilli e impalpabili distinguo, in realtà lo snatura per renderlo compatibile con le esigenze politiche nazionali - nel nostro caso per garantire agli USA il permanere dell’Italia nello spazio politico Atlantico attraverso la “cooptazione mascherata” della frazione, costantemente cospicua - di funzionari, politici, magistrati, militari e poliziotti intimamente appartenenti al mondo del fascismo.

9) E come la libertà di espressione non può essere opposta al diritto del singolo di tutelare il suo onore, così la stessa non può essere opposta al diritto della società, intesa come comunità di cittadini, di essere mantenuta libera da condotte portatrici di disvalore sociale. Ed ecco nascere il delitto di “apologia di reato”, ovvero di una condotta che, pur senza compiere formalmente gli atti inquadrati come reato, ne auspica in effetti la commissione.

10) Finalmente, se, come visto sopra, la costituzione italiana riconosce nel fascismo in ogni sua forma un importante disvalore sociale, giungendo a proibirlo attraverso una disposizione costituzionale, qualunque tipo di condotta che invece ne auspichi non solo il ritorno (in ogni sua forma) ma addirittura la “non proibizione” é da considerarsi non come legittima espressione del proprio pensiero ma come mera apologia di reato, più o meno ipocritamente mascherata sotto plurimi veli di causidici distinguo e maliziosi appelli a quelle libertà che, nascostamente, ci si propone di abbattere.

Con buona pace di quei magistrati che, vuoi in quanti fascisti essi stessi vuoi in quanto accecati da un formalismo deviato, vuoi in quanto troppo ligi alla “ragion di stato”, continuano non solo a mandare assolti degli elementi il cui habitat naturale sarebbero le patrie galere, ma gli consentono addirittura di partecipare all’agone politico ed ambire a quel potere che inevitabilmente utilizzerebbero per distruggere la repubblica liberale dall’interno.

NB: questa é l’analisi da un punto di vista liberale. L’analisi marxista - quella in cui io credo - conduce alle medesime conclusioni “siberiane” ma attraverso tutt’altro percorso… ma come tutti sappiamo, non importa di che colore é il gatto, purché uccida i topi.

[Vladimir Ilyich]

Il punto di vista marxista: il fascismo é uno degli strumenti che il capitalismo globale finanziario adotta nelle situazioni di crisi per poter governare una nazione in cui la rabbia e la frustrazione per la macelleria sociale sono giunte ad un punto di non ritorno.

Uno strumento brutale e semplicistico e, perciò, particolarmente temibile. Uno strumento da distruggere senza pietà.