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  1. #31
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Nordreich75 Visualizza Messaggio
    Ricerca e sviluppo italiani: importare gommoni a tutto spiano per raccogliere pomodori.
    Le macchine non possono lavorare in nero. Non si può nasconderle e richiedono soldi da tirare fuori. Sono tracciate. Lo scopo dell'imprenditore è guadagnare il più possibile coi soldi e lavoro degli altri, non con la propria ricerca.
    Fondatore e Presidente onorario di Italia Morta. Pro Italexit e Unione Terroni d'Europa (UTE).
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  2. #32
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Vanno rivisti tutti i comparti ovviamente.

    Attenzione quando si parla di produttività non significa che e' colpa del operaio ecc. ecc. significa che l' imprenditore ha organizzato male la sua impresa.

    I nostri imprenditori nascono quasi tutti "imparati" e quelli anziani "so io come si fa, sono quaranta anni che faccio questo lavoro, si è sempre fatto così da quaranta anni !"

    Un mio vicino di capannone produce infissi, con un fatturato di circa 20 milioni di euro e circa 200 dipendenti, circa cinque anni fa era disperato, perche lui e i suoi soci erano tutti dei bravi ragazzi, ma si erano fatti da soli lavorando duro e ingrandendosi sempre di piu' nel tempo ma senza una organizzazione aziendale. Pertanto avevano tempi morti, alti costi, rindondanze di ogni tipo e il personale faceva un sacco di ore di lavoro per produrre quanto richiesto. Al che si decise di assumere un tizio che appunto aveva studiato come organizzare e rendere produttiva un azienda. Risultato in un anno la produzione e' aumentata, il personale e' sempre lo stesso, ma fa meno straordinari in quanto il lavoro e' ben gestito e disrtribuito nella maniera corretta. Quindi piu' produzione, meno spese e di conseguenza la possibilità di mettere sul mercato un prodotto ad un prezzo piu' competitivo e concorrenziale. Pertanto sono aumentate anche le vendite e il fatturato.
    Esatto.
    L'aumento di produttività, con mantenimento della qualità è legato a diverse dinamiche.

    Interessa l'imprenditore come il dipendente ; la diatriba è ovvia, ma porta lontano dalla risoluzione di produttività.
    « Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
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  3. #33
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Tiresia Visualizza Messaggio
    La produttività si aumenta con ricerca e sviluppo
    Ovviamente si.
    Questo è uno dei fattori chiave.
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  4. #34
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da CapitanFracassa Visualizza Messaggio
    Per i liberisti si aumenta tornando al 1700. Meno salari e più ore di lavoro. Qui infatti c'è un utente meloniano che dice che va data la minima sindacale, perchè è giusto che l'impresa si prenda tutto. Finchè ci saranno quegli elettori sarà sempre peggio.
    E qui arriviamo al discorso a "fine anni 90", dove le beghe sono saltate fuori.

    Parlando di industria, la maggior parte sono fallite a causa del voler "produrre" in modo maggiore per competere con aziende estere che presentavano prodotti di qualità infima.
    Sono passate dal produrre "il giusto e bene" a "troppo e male" : risultato, i committenti seri che chiedevano qualità sono andati altrove.
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  5. #35
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Bilbo Visualizza Messaggio
    Si lavoro poco e si produce poco....
    Se parli per te stesso (dato che sei un imprenditore) mi dispiace (seriamente) ; viceversa il punto è che si lavora MOLTO (vista la situazione contrattuale che ha virato verso un'ottica liberista in cui il dipendente è maggiormente ricattabile) ma MALE.Questa è una delle cause per cui la produzione è andata in picchiata.

    Certo, se parliamo sempre di industriale/manufatturiero (giriamoci intorno ma si parla comunque di "fabbrica") , allora parliamo di una situazione in cui va tenuto conto, che tale realtà che ci vedeva in ottime posizioni fino ai 90, si è trasformata in "secondaria", privilegiando "servizi".

    E sinceramente è stata la nostra tomba.
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  6. #36
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    La cosa "strana", è che nel 1990/91 (ma anche dopo, posso parlare anche del 2000 e qualcosa), di pause caffè e tempo mensa, ce ne era di più...ma stranamente, al report annuale che teneva conto di "cosa si era fatto e cosa si doveva fare" (proprio per il computo dei premi di produzione) , risultava che si era andati sempre oltre la quota ordini (che comprendeva" X di %" magazzino) e per l'anno a venire, la cifra era sempre sovrastimata in tonnellate.

    Questo era perchè si mantenevano sia gli ordini in modo puntuale, e le commissioni aumentavano (o comunque a parte ovvie oscillazioni venivano mantenute) grazie alla qualità del prodotto.

    Lascerei quindi stare "le pause del caffè" ed il fancazzismo dei dipendenti...perchè in epoche in cui era maggiormente possibile, non si spiegherebbe come mai già non era tutto chiuso e sbarrato, ma anzi, si cresceva e prosperava.
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  7. #37
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Max72 Visualizza Messaggio
    Se parli per te stesso (dato che sei un imprenditore) mi dispiace (seriamente) ; viceversa il punto è che si lavora MOLTO (vista la situazione contrattuale che ha virato verso un'ottica liberista in cui il dipendente è maggiormente ricattabile) ma MALE.Questa è una delle cause per cui la produzione è andata in picchiata.

    Certo, se parliamo sempre di industriale/manufatturiero (giriamoci intorno ma si parla comunque di "fabbrica") , allora parliamo di una situazione in cui va tenuto conto, che tale realtà che ci vedeva in ottime posizioni fino ai 90, si è trasformata in "secondaria", privilegiando "servizi".

    E sinceramente è stata la nostra tomba.
    Semmai sono i servizi il futuro, che creano più ricchezza e valore aggiunto. Infatti l'italia è un paese post industriale, che non può competere con le manifatture cinesi e dell'est, se non riducendo il salario oppure proteggendo con dazi.

    Il turismo, bar, ristoranti e alberghi sono il male. Non è vero che creano ricchezza. Ricchezza solo per il padrone. Fanno lavorare troppo, e troppi schiavi. Tutti i bar, ristoranti e alberghi devono essere dello stato, tanto non servono brevetti e geni per gestirli. Così tutta la ricchezza verrà distribuita con più lavoro e più tasse alte pagate dalle aziende di stato.

    Infatti l'italia si è impoverita perchè ha investito poco sui servizi a valore aggiunto, sulle aziende ad alto uso di capitale, e si è impuntata a foraggiare le vecchie manifatture che usano tanto lavoro e poco capitale. Questo perchè l'imprenditoria italiana ha un basso livello di istruzione, mediamente burbera, schiavista e stracciona, e quindi non ha interesse nella scuola o nelle mansioni intellettive.

    Non bisogna finanziare come dice la meloni chi assume di più, perchè quelle aziende producono poco. Bisogna finanziare chi assume poco per produrre tanti soldi, e poi obbligarli a redistribuirli per legge assumendo persone che lavorano poco. Poche ore per tanti lavoratori.

    Il lavoro non produce, o produce poco. Il lavoro è un peso all'economia capitalistica. E' la macchina che produce, non il lavoro umano. Basta obbligare il proprietario della macchina ad assumere e far lavorare meno.
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  8. #38
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da Max72 Visualizza Messaggio
    La cosa "strana", è che nel 1990/91 (ma anche dopo, posso parlare anche del 2000 e qualcosa), di pause caffè e tempo mensa, ce ne era di più...ma stranamente, al report annuale che teneva conto di "cosa si era fatto e cosa si doveva fare" (proprio per il computo dei premi di produzione) , risultava che si era andati sempre oltre la quota ordini (che comprendeva" X di %" magazzino) e per l'anno a venire, la cifra era sempre sovrastimata in tonnellate.

    Questo era perchè si mantenevano sia gli ordini in modo puntuale, e le commissioni aumentavano (o comunque a parte ovvie oscillazioni venivano mantenute) grazie alla qualità del prodotto.

    Lascerei quindi stare "le pause del caffè" ed il fancazzismo dei dipendenti...perchè in epoche in cui era maggiormente possibile, non si spiegherebbe come mai già non era tutto chiuso e sbarrato, ma anzi, si cresceva e prosperava.
    Perchè c'erano i dazi, i mercati erano protetti, c'erano aziende di stato che calmieravano i profitti con più lavoro, le norme sul lavoro garantivano diritti e non c'era la globalizzazione. Adesso quelle produzioni con lavoro fisico sono della cina e paesi dell'est. Agli altri paesi spettano settori dove si usa la mente e si fa meno fatica.

    In pratica perchè c'era meno profitto. Se si vuole dare libertà di circolazione e profitto allora non bisogna produrre nei settori dove si fa fatica fisica, altrimenti la cina sarà sempre più efficiente a pagare meno.
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  9. #39
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da CapitanFracassa Visualizza Messaggio
    Semmai sono i servizi il futuro, che creano più ricchezza e valore aggiunto. Infatti l'italia è un paese post industriale, che non può competere con le manifatture cinesi e dell'est, se non riducendo il salario oppure proteggendo con dazi.

    Il turismo, bar, ristoranti e alberghi sono il male. Non è vero che creano ricchezza. Ricchezza solo per il padrone. Fanno lavorare troppo, e troppi schiavi. Tutti i bar, ristoranti e alberghi devono essere dello stato, tanto non servono brevetti e geni per gestirli. Così tutta la ricchezza verrà distribuita con più lavoro e più tasse alte pagate dalle aziende di stato.

    Infatti l'italia si è impoverita perchè ha investito poco sui servizi a valore aggiunto, sulle aziende ad alto uso di capitale, e si è impuntata a foraggiare le vecchie manifatture che usano tanto lavoro e poco capitale. Questo perchè l'imprenditoria italiana ha un basso livello di istruzione, mediamente burbera, schiavista e stracciona, e quindi non ha interesse nella scuola o nelle mansioni intellettive.

    Non bisogna finanziare come dice la meloni chi assume di più, perchè quelle aziende producono poco. Bisogna finanziare chi assume poco per produrre tanti soldi, e poi obbligarli a redistribuirli per legge assumendo persone che lavorano poco. Poche ore per tanti lavoratori.

    Il lavoro non produce, o produce poco. Il lavoro è un peso all'economia capitalistica. E' la macchina che produce, non il lavoro umano. Basta obbligare il proprietario della macchina ad assumere e far lavorare meno.
    Mica tanto, dato che altri paesi nell'area euro, hanno sia servizi maggiormente eccellenti, ed hanno mantenuto (ed acquisito anche da noi) industria e manifatturiero ; non hanno chiuso tutti, ma quelli che sono rimasti aperti (e combattono con la globalmerdizzazione), hanno standard di produzione elevati in qualità.
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  10. #40
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    Predefinito Re: Orari di lavoro e produttività: in Italia si lavora molto e si produce poco

    Citazione Originariamente Scritto da CapitanFracassa Visualizza Messaggio
    Perchè c'erano i dazi, i mercati erano protetti, c'erano aziende di stato che calmieravano i profitti con più lavoro, le norme sul lavoro garantivano diritti e non c'era la globalizzazione. Adesso quelle produzioni con lavoro fisico sono della cina e paesi dell'est. Agli altri paesi spettano settori dove si usa la mente e si fa meno fatica.

    In pratica perchè c'era meno profitto. Se si vuole dare libertà di circolazione e profitto allora non bisogna produrre nei settori dove si fa fatica fisica, altrimenti la cina sarà sempre più efficiente a pagare meno.
    Vedi post precedente.
    Se l'hanno voluta la globalizzazione, vista come "grossa oppurtunità", è perchè gli conveniva....non tutti ovviamente, quelli rimasti aperti ed in ordine, operativi tutt'ora, stranamente se ne sono lamentati peggio dei dipendenti.
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