Il Ministero della Difesa russo chiede di produrre nuovamente il BMP-2




In una lunga intervista pubblicata sulla TASS, Petr Alexandrovich, Direttore Esecutivo della KMZ, ha evidenziato la richiesta da parte dell’apparato militare russo di riaprire la linea di produzione di “veicoli da combattimento fanteria di precedente generazione”.

Attualmente la KMZ produce BMP-3 e BMD-4 quindi a meno che il Ministero russo non voglia produrre i BMP-1 di fine anni 60′ è verosimile pensare che l’interessa sia verso il BPM-2 la cui produzione per l’Esercito è terminata sedici anni fa, nel 2006.

Lo stesso Direttore Esecutivo Petr Alexandrovich ha però sottolineato come “bisogna capire che il prezzo per produrre questi mezzi (BPM-2) sia più elevato di produrre veicoli come il BMP-3 e il BMD-4 che sono nella fase di produzione in serie”.

Un chiaro messaggio che non lascia campo a molte interpretazioni se non che per KMZ è un suicidio economico tornare a produrre il BMP-2 dirottando magari i fondi destinati alla produzione in serie del BMP-3.

Il motivo di tale interesse verso il BMP-2 potrebbe essere legato ad una serie di ragioni sia economiche che prettamente militari.

La produzione annuale di BMP-3 è di circa 250 veicoli/anno e secondo alcune stime le Forze Russe hanno perso circa 130 BMP-3 dall’inizio della guerra in Ucraina (pari al 20% della flotta complessiva).

A queste perdite è però necessario sommare quelle del BMP-2 che il BMP-3 è chiamato a sostituire: le stime riportano circa 400 BMP-2 persi tra distrutti e catturati.

Diventa dunque difficile poter rimpiazzare in poco tempo gli IFV persi ed inoltre non è nemmeno facile sostituire i BMP-2.

Il BMP-3 è infatti un mezzo molto più avanzato dal punto di vista tecnologico del BMP-2, è dotato di una altra tipologia di armamento e richiede una più frequente manutenzione oltre ad avere costi molto più importanti. Bisognerebbe avere infatti il tempo di aggiornare la linea logistica dei reparti ed addestrare il personale.

L’idea del Ministero della Difesa russo sarebbe quindi quella di preferire “nuovi” BMP-2 invece di completare il programma di produzione del BMP-3 per tutto l’Esercito.