patetici ... esiste la prescrizione ... altrimenti siano loro a pagare i danni di guerra alla Ucraini ed altri paesi confinanti per le guerre del passato .. incluso la Lituania
È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
Deficienti!!! <-- è un link
Mi sa che le nuove produzioni di armi tedesche rimarrano tutte in cruccolandia e più saranno più i polacchi abbasseranno la cresta, Zelensky può mettersi l'anima in pace che non vedrà neanche una pallottola tedesca...
La storia è maestra di vita ma non ha allievi. (A. Gramsci)
La Polonia è stata compensata con territorio tedesco.
ma chi è quel mona ....
Ricordi, fratello, come avevamo schiacciato la feccia elfa per far risplendere la pietra bianca del Mordor.
https://www.limesonline.com/notizie-...-italia/129452
La Germania ha rigettato le richieste di risarcimento (1,3 trilioni di dollari) del governo di Varsavia per l’occupazione nazista della Polonia durante la seconda guerra mondiale. In una conferenza congiunta con il suo omologo polacco Zbigniew Rau, il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha affermato che dal punto di vista del governo tedesco «la questione è chiusa». Il leader del partito di maggioranza Diritto e Giustizia e vice premier Jarosław Kaczyński ha sbottato: «La prima risposta tedesca è un tentativo di costruire una barricata; ora dovremo forzare questa barricata. Solleveremo la questione sia in Germania sia in un forum internazionale su scala globale, poiché questa risposta è insoddisfacente e completamente infondata». Secondo Rau, la posizione tedesca può cambiare.
Perché conta: La Polonia sfrutta il momento di grave affanno economico (rischio recessione) ed energetico (sabotaggi a Nord Stream) della Germania per spuntare dividendi geopolitici e avvalorare il proprio imprescindibile ruolo di perno della Nato.
Sebbene il mandante e l’esecutore non siano stati acclarati, gli attacchi coordinati ai due gasdotti del consorzio Nord Stream Ag nel Baltico aumentano sensibilmente il peso negoziale di Varsavia. Soprattutto nei confronti di Berlino, che di punto in bianco si ritrova a dover diversificare le forniture di gas per sostenere il proprio apparato industriale alle porte dell’inverno. L’alternativa a Nord Stream è il tubo Jamal-Europe che passa proprio per il suolo polacco. Le autorità di Varsavia hanno dunque la possibilità di negare l’approvvigionamento gasiero a Berlino o di aumentare considerevolmente le royalties per il suo transito. Proprio per evitare quei pedaggi le cancellerie tedesche approvarono a suo tempo le interconnessioni energetiche dirette con la Federazione Russa, principale spauracchio polacco.
La contestuale attivazione del Baltic Pipe che porta gas norvegese sulle coste della Pomerania polacca dona un’ulteriore leva politica al governo sovranista di Mateusz Morawiecki, desideroso di rivalsa verso i nemici storici della Polonia: Russia e, appunto, Germania. Il nuovo ruolo di hub energetico che sta assumendo Varsavia le permette di alzare le richieste – come nel caso di un tardivo risarcimento di guerra – o addirittura di cercare di spostare il baricentro decisionale dell’Europa più a est. Con ulteriori investimenti futuri, la Polonia potrebbe decidere di rifornire di gas, anziché la Germania, i paesi a ridosso dell’istmo d’Europa attualmente dipendenti dalle fonti energetiche provenienti dalla Russia. Recidendo dunque l’ultimo potente legame tra le capitali dei paesi B9 (fronte est della Nato) e Mosca. Ciò potrebbe danneggiare l’apparato industriale della locomotiva d’Europa, ma una Germania rimpicciolita economicamente non pare turbare i sonni delle élite polacche. Per le quali la potenza teutonica resta un vicino scomodo.
Intanto, forte del partenariato strategico con gli Stati Uniti, il presidente della Polonia Andrzej Duda ha rivelato che il governo di Varsavia ha avviato negoziati con Washington per entrare nel programma di condivisione nucleare della Nato. Dunque aggiungendo il paese ospite dello scudo missilistico Aegis Ashore ai paesi già destinatari delle bombe nucleari americane in Europa: Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia e Turchia. La capacità di doppio impiego difensivo-offensivo dei lanciatori verticali Mk-41 installati nella base di Redzikowo (gli altri sono nella base di Deveselu in Romania) si tramuterebbe per la Russia in quella minaccia esistenziale che il presidente Vladimir Putin paventa da anni. Gli ordigni atomici potrebbero essere ospitati anche nella base aerea di Łask a pertinenza Usa, destinata a ospitare cacciabombardieri a capacità nucleare F-35 Lightning II.
concorso cimad 2022