Muore in custodia della polizia religiosa la ragazza iraniana che non indossava bene

[gameover71]

Qui in Spagna la stragrande maggioranza delle donne di religione musulmana porta il velo, indipendentemente dal fatto che vengano, per esempio, dal Marocco o dal Pakistan, la cosa davvero curiosa è che a domanda diretta tutte rispondono che "portano il velo per scelta personale e non per imposizione", però mi risulta di difficile comprensione una realtà dove la donna musulmana porti il velo per "costrizione" nel suo Paese natale e poi una volta emigrata in Occidente continui ad indossarlo ma questa volta "per scelta", qualcosa mi sfugge, non mi sembra un ragionamento "congruo"...

[don Peppe]

E' difficile che si venga a sapere, con ragionevole affidamento, come siano andate realmente le cose dopo l'arresto. Quello che penso io è che è davvero difficile che, anche in un regime illiberale e fortemente islamico, una persona venga arrestata semplicemente perché porta male l'obbligatorio copricapo femminile. Per questo penso che quella povera ragazza fosse già conosciuta come oppositrice al regime, che la controllava strettamente e che ha (se fosse affidabilmente confermata la tesi della morte per torture) trovato il pretesto del copricapo per sottoporla a forti maltrattamenti -magari per ottenere informazioni- che hanno condotto la ragazza alla morte.

@Salvo nel video preso da una telecamera di videosorveglianza, che ho postato e che adesso riposto si vede chiaramente come sono andate le cose.

https://www.facebook.com/1329262837/...4369708706021/

Mahsa Amini non ha subito alcun maltrattamento e non è stata sottoposta ad arresto, è andata a discutere con una poliziotta che stava avendo una questione con una sua amica, la poliziotta non l'ha neppure sfiorata, Mahsa Amini si è accasciata al suolo non a causa di maltrattamenti, ma di una crisi epitettica, dopo non è stata arrestata ma portata all'ospedale dove è morta per cause naturali, che nulla hanno a che fare con i fantomatici maltrattamenti.


Io l'Iran lo conosco bene, ed i tempi di Komeini in cui regnava il fanatismo religioso, sono finiti da molti anni, oggi l'aspetto religioso è molto meno presente e più formale nella società, ch è molto simile all'Italia degli anni settanta, anche se con molta meno violenza sia comune che politica, le donne che indossano male il velo a addirittura non lo indossano, nel peggiore dei casi se la cavano con una multa ed una ramanzina da parte delle poliziotte, anche se la severità della polizia morale varia a seconda delle città e delle regioni, in grandi città come Tehran e Shiraz, la maggioranza delle donne ha quasi tutti i capelli scoperti, a Tehran addirittura è abbastanza frequente vedere i giovani fidanzati che vanno in giro mano nella mano e si baciano sulla bocca in pubblico, possibile vedere anche se raramente donne con il capo completamente scoperto, nelle città pià conservatrici come Mashad e Yazd sono molto più rigorosi nel fare rispettare l'obbligo del velo, in quanto le regioni a maggioranza curda, con buona pace della propaganda occidentale che dipinge i curdi come il popolo più laico, femminista e progressista del medio oriente, sono le regioni dove la mentalità media è la più reazionaria di tutto l'Iran, e le zone rurali delle regioni a maggioranza curda, insieme a quelle al sud a maggioranza araba sono le uniche in Iran dove si pratica la mutilazione genitale femminile, che nelle altre regioni dell'Iran è punita penalmente, per cui rasenta il ridicolo il fatto che siano proprio i curdi iraniani, che si stanno rivoltano con la scusa della lotta contro l'obbligo del velo, invece di pensare alle mutilazioni genitali praticati dai loro corregionali curdi ai danni delle loro figlie

[Generale gothic]

@Salvo nel video preso da una telecamera di videosorveglianza, che ho postato e che adesso riposto si vede chiaramente come sono andate le cose.

https://www.facebook.com/1329262837/...4369708706021/

Mahsa Amini non ha subito alcun maltrattamento e non è stata sottoposta ad arresto, è andata a discutere con una poliziotta che stava avendo una questione con una sua amica, la poliziotta non l'ha neppure sfiorata, Mahsa Amini si è accasciata al suolo non a causa di maltrattamenti, ma di una crisi epitettica, dopo non è stata arrestata ma portata all'ospedale dove è morta per cause naturali, che nulla hanno a che fare con i fantomatici maltrattamenti.


Io l'Iran lo conosco bene, ed i tempi di Komeini in cui regnava il fanatismo religioso, sono finiti da molti anni, oggi l'aspetto religioso è molto meno presente e più formale nella società, ch è molto simile all'Italia degli anni settanta, anche se con molta meno violenza sia comune che politica, le donne che indossano male il velo a addirittura non lo indossano, nel peggiore dei casi se la cavano con una multa ed una ramanzina da parte delle poliziotte, anche se la severità della polizia morale varia a seconda delle città e delle regioni, in grandi città come Tehran e Shiraz, la maggioranza delle donne ha quasi tutti i capelli scoperti, a Tehran addirittura è abbastanza frequente vedere i giovani fidanzati che vanno in giro mano nella mano e si baciano sulla bocca in pubblico, possibile vedere anche se raramente donne con il capo completamente scoperto, nelle città pià conservatrici come Mashad e Yazd sono molto più rigorosi nel fare rispettare l'obbligo del velo, in quanto le regioni a maggioranza curda, con buona pace della propaganda occidentale che dipinge i curdi come il popolo più laico, femminista e progressista del medio oriente, sono le regioni dove la mentalità media è la più reazionaria di tutto l'Iran, e le zone rurali delle regioni a maggioranza curda, insieme a quelle al sud a maggioranza araba sono le uniche in Iran dove si pratica la mutilazione genitale femminile, che nelle altre regioni dell'Iran è punita penalmente, per cui rasenta il ridicolo il fatto che siano proprio i curdi iraniani, che si stanno rivoltano con la scusa della lotta contro l'obbligo del velo, invece di pensare alle mutilazioni genitali praticati dai loro corregionali curdi ai danni delle loro figlie

Se vabbè, già il fatto che ci sia una polizia religiosa che ti blocca se hai il velo fuori posto...
Ci fosse in Italia una polizia simile composta da integralisti cristiani, cosa diresti?

[don Peppe]

Se vabbè, già il fatto che ci sia una polizia religiosa che ti blocca se hai il velo fuori posto...
Ci fosse in Italia una polizia simile composta da integralisti cristiani, cosa diresti?

non ho detto che sia giusto che ci sia una polizia religiosa che caca il cazzo alle donne che non indossano bene il velo, e spero che in futuro l'Iran cambi, ma solo che la notizia dell'assassiono di Mahsa Amini è una delle tantissime menzogne inventate dalla propaganda dei paesi nato, e che i curdi che in questo momento si stanno rivoltando violentamente, con la scusa di difendere il diritto a non portare il velo, fanno finta di non essere a conoscenza della pratica delle mutilazioni genitali femminili, che nel resto dell'Iran è punita penalmente ed è tollerata solo nelle regioni a maggioranza curda del nord ovest e quelle a maggioranza araba del sud

[massena]

Chi ancora sostiene che le donne islamiche VOGLIONO indossare il velo, dovrebbe fare mente locale all'IRAN, dove le donne indossano il velo solo a mezza testa, e lasciano uscire in vista i capelli sulla fronte e sulle tempie, e molte in sovrappiù, quelle più giovani, ci piazzano sopra un bel paio di occhiali da sole. Sono truccate e portano il rossetto.

Le donne, di tutto il mondo, vogliono sentirsi libere di vestirsi e truccarsi come gli pare! E sono mooOOOoolto più esibizioniste degli uomini. Lo dimostrano i tanti tipi di vestiario che indossano, con tanti colori e tante fogge, contro i vestiti degli uomini, molto più conformisti e poco fantasiosi. Inoltre le donne, nel vestirsi, tendono a scoprire le parti del proprio corpo che ritengono attraenti per gli uomini: gambe, piedi, braccia, spalle, collo, seno, schiena, ombelico, cosce... Ormai noi ci siamo abituati, ma se ci si fa caso, la differenza si nota. Sulle spiagge sono quasi nude ormai.

Eppure questi islamici sostengono che la donna vuole essere protetta dagli sguardi impuri degli estranei...!

Roba che neanche i trogloditi delle caverne !

speriamo che questa triste vicenda porti i persiani a cambiare le cose.
in egitto, dove una volta era vietato, adesso il velo è "consigliato". potenza del denaro dei sauditi e delle loro scuole coraniche del piffero.
le giovani se lo mettono praticamente sulla nuca e se lo tirano su di fronte ai vecchi o agli invasati religiosi. una mia interlocutrice mi ha detto che se lo metteva per strada per evitare di essere apostrofata in male parole, ma poi a casa sua o in presenza di amici se lo toglieva.
ci vuole pazienza con i trogloditi.

[massena]

Qui in Spagna la stragrande maggioranza delle donne di religione musulmana porta il velo, indipendentemente dal fatto che vengano, per esempio, dal Marocco o dal Pakistan, la cosa davvero curiosa è che a domanda diretta tutte rispondono che "portano il velo per scelta personale e non per imposizione", però mi risulta di difficile comprensione una realtà dove la donna musulmana porti il velo per "costrizione" nel suo Paese natale e poi una volta emigrata in Occidente continui ad indossarlo ma questa volta "per scelta", qualcosa mi sfugge, non mi sembra un ragionamento "congruo"...

da noi le suore portano il velo tranquillamente.
se una musulmana lo vuole portare affari suoi, va combattuta l'imposizione. comunque il volto lo fai vedere, se no ci sono un bel po' di paesi dive puoi stare dove la cosa è apprezzata.
se poi i leghisti ci fanno una crociata per le loro strampalate idee di umiliare costantemente gli islamici è un altro discorso, ma non è che il loro torto diventa una ragione dei barbuti permalosi.

[Forrest Gump]

@Salvo nel video preso da una telecamera di videosorveglianza, che ho postato e che adesso riposto si vede chiaramente come sono andate le cose.

https://www.facebook.com/1329262837/...4369708706021/

Mahsa Amini non ha subito alcun maltrattamento e non è stata sottoposta ad arresto, è andata a discutere con una poliziotta che stava avendo una questione con una sua amica, la poliziotta non l'ha neppure sfiorata, Mahsa Amini si è accasciata al suolo non a causa di maltrattamenti, ma di una crisi epitettica, dopo non è stata arrestata ma portata all'ospedale dove è morta per cause naturali, che nulla hanno a che fare con i fantomatici maltrattamenti.


Io l'Iran lo conosco bene, ed i tempi di Komeini in cui regnava il fanatismo religioso, sono finiti da molti anni, oggi l'aspetto religioso è molto meno presente e più formale nella società, ch è molto simile all'Italia degli anni settanta, anche se con molta meno violenza sia comune che politica, le donne che indossano male il velo a addirittura non lo indossano, nel peggiore dei casi se la cavano con una multa ed una ramanzina da parte delle poliziotte, anche se la severità della polizia morale varia a seconda delle città e delle regioni, in grandi città come Tehran e Shiraz, la maggioranza delle donne ha quasi tutti i capelli scoperti, a Tehran addirittura è abbastanza frequente vedere i giovani fidanzati che vanno in giro mano nella mano e si baciano sulla bocca in pubblico, possibile vedere anche se raramente donne con il capo completamente scoperto, nelle città pià conservatrici come Mashad e Yazd sono molto più rigorosi nel fare rispettare l'obbligo del velo, in quanto le regioni a maggioranza curda, con buona pace della propaganda occidentale che dipinge i curdi come il popolo più laico, femminista e progressista del medio oriente, sono le regioni dove la mentalità media è la più reazionaria di tutto l'Iran, e le zone rurali delle regioni a maggioranza curda, insieme a quelle al sud a maggioranza araba sono le uniche in Iran dove si pratica la mutilazione genitale femminile, che nelle altre regioni dell'Iran è punita penalmente, per cui rasenta il ridicolo il fatto che siano proprio i curdi iraniani, che si stanno rivoltano con la scusa della lotta contro l'obbligo del velo, invece di pensare alle mutilazioni genitali praticati dai loro corregionali curdi ai danni delle loro figlie

Ma le proteste non ti preoccupano? Per te non sono indizio che qualcosa va cambiato? Togliere il velo per te deve rimanere rimanere una trasgressione tollerata, oppure è venuto il momento di fare un passo verso la civiltà? Da quando una religione basata sulla dicriminazione delle donne e sulle imposizioni è una religione giusta?

[gameover71]

da noi le suore portano il velo tranquillamente.
se una musulmana lo vuole portare affari suoi, va combattuta l'imposizione. comunque il volto lo fai vedere, se no ci sono un bel po' di paesi dive puoi stare dove la cosa è apprezzata.
se poi i leghisti ci fanno una crociata per le loro strampalate idee di umiliare costantemente gli islamici è un altro discorso, ma non è che il loro torto diventa una ragione dei barbuti permalosi.

Ho detto un'altra cosa, è quantomeno buffo pensare che tutte le donne che portino il velo nei paesi islamici lo facciano per imposizione mentre tutte le donne che portano il velo in occidente (ossia la grande maggioranza) lo facciano "per scelta", non è possibile che da quei Paesi emigrino solo donne che lo portavano per scelta anche prima, spero di essermi spiegato...

[taxydriver]

Iran, uccisa anche Hadis, "la ragazza con la coda"

Legava i suoi bei capelli biondi con l'elastico e manifestava senza il velo. Hadis Najafi aveva vent'anni ed è stata raggiunta da sei colpi di proiettile, al petto, al viso, al collo. È morta sabato sera, nella città di Karaj, vicino a Teheran, durante le manifestazioni seguite alla morte di Mahsa Amini. Un gesto comune a tante ragazze, fatto ogni giorno, quello di legarsi i capelli, ma che in Iran si può pagare con la vita. La giovane era diventata una delle ragazze simbolo delle proteste: quando affrontava la polizia, era senza velo perché contraria all'hijab obbligatorio e alle leggi discriminatorie della Repubblica islamica. In un video che era circolato sui social, si vedeva chiaramente la giovane legarsi i capelli con l'elastico prima di unirsi ai manifestanti.

La battaglia per le strade continua ancora. Sempre dai social, in particolare quello dell'attivista Masih Alinejad, arrivano notizie di rappresaglie e centinaia di arresti preventivi da parte della polizia morale iraniana, oltre 700, tra loro ovviamente molte donne che sfidano con grande coraggio la repressione. Il pugno duro è stato richiesto dal presidente Ebrahim Raisi e la polizia starebbe sparando ad altezza d'uomo. Non ci sono solo le donne, ci sono anche molti uomini, e studenti, che reagiscono all'oppressione tagliandosi barba e capelli in segno di solidarietà alle loro compagne arrabbiate in piazza.

[taxydriver]

Iran, il cugino di Mahsa Amini: "Torturata e insultata"


Mahsa Amini, la giovane donna la cui morte dopo l'arresto della polizia iraniana ha scatenato le maggiori proteste in Iran da anni, è stata "torturata e insultata": parla a Sky News Uk, per la prima volta con un media occidentale, il cugino, Erfan Mortezaei, e racconta cosa è successo alla ragazza e come sia diventata la "voce della rabbia del popolo iraniano". Mortezaei, attivista politico e combattente Peshmerga che vive in Iraq vicino al confine iraniano, ha raccontato le ore precedenti la morte e innanzituttol'arresto.

La 22enne è stata arrestata dalla Polizia per la Morale perché indossava l'hijab in modo non adeguato, era evidentemente troppo allentato. Parlando a Sky News da Sulaymaniyah, nella regione curda dell'Iraq settentrionale, il cugino ha raccontato che la giovane era andata a fare shopping a Teheran con alcuni parenti, tra i quali c'era suo fratello Ashkan. Il gruppo è stato fermato dalla Polizia per la Morale: "Quando hanno visto Mahsa e altri hanno deciso che il suo hijab non era corretto". "Ashkan ha cercato di spiegare loro che non si trovavano nella loro città natale, non conoscevano Teheran, ha chiesto che fosse tenuto in considerazione e implorato che (la ragazza) non fosse portata via.

Nel confronto, gli agenti di polizia hanno spruzzato in faccia ad Ashkan lo spray al peperoncino e hanno costretto Mahsa a salire sul furgone per portarla al commissariato della Polizia della moralità". Mortezaei ha spiegato che è stato un testimone che era nel furgone a raccontare alla famiglia cosa è successo dopo: "Durante il viaggio verso il commissariato è stata torturata e insultata". Quando è arrivata, Amini ha iniziato a perdere la vista ed è svenuta; ma ci sono voluti 30 minuti prima che l'ambulanza la raggiungesse e un'ora e mezza prima che arrivasse in ospedale.

"C'è un referto dell'ospedale di Kasra (a Teheran) che dice che quando è giunta in ospedale era già morta dal punto di vista medico: ha avuto una commozione cerebrale da un colpo alla testa". Mortezaei ha aggiunto che ci sono state pressioni sulla famiglia da parte delle autorità affinché apparissero alla TV iraniana e comunque per impedire che i genitori e il fratello parlassero apertamente; il giovane ha infine tenuto a sottolineare che, contrariamente a quanto scritto da alcuni media vicini al governo degli ayatollah, Amini non aveva alcun coinvolgimento in politica.
"Ma la morte di Mahsa è diventata una scintilla per questo movimento di protesta in Iran e Kurdistan". La protesta per la morte della giovane è sfociata infatti nelle proteste più gravi mai registrate nel Paese da anni, decine di persone uccise e le autorità che cercano, finora senza successo, di reprimere i disordini.