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Putin ordina la mobilitazione parziale: 300mila riservisti al fronte. E minaccia la guerra nucleare: “Useremo tutti i mezzi per difenderci”. La chiamata alle armi riguarda chi ha già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni, mentre sono esclusi (per ora) i militari di leva. Il capo del Cremlino annuncia, come atteso, il sostegno della Russia ai referendum indipendentisti delle amministrazioni filorusse nei territori occupati. E agita lo spettro nucleare: "Non sto bluffando". Il ministro della Difesa Shoigu: "Combattiamo contro la Nato e tutto l'Occidente"
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L'attuale escalation bellica mette sul tavolo l'uso di armi atomiche. Che si tratti o meno di un bluff è un rischio che persone ragionevoli non dovrebbero correre. L'Occidente, dal canto suo, come si è visto ieri all'Onu, non arretra di un millimetro nella sua enfasi della guerra contro la Russia. Tutto questo rende ancor più urgente chiedersi, da parte nostra, di noi europei, il perché di questa guerra dell'Occidente contro la Russia. La balla che se non si fermava Putin in Ucraina si sarebbe presa l'Europa era talmente grossa che non è durata molto ed oggi nessuno ha più la sfrontatezza di riproporla. Dato che non sono state inventate altre ragioni di tipo 'pratico', resta allora l'altra motivazione, di tipo etico, valoriale, di principio. Non è necessario controbattere che questi principi non valgono sempre e soprattutto non valgono mai contro l'America perché si propone un altro quesito, più inquietante, ed è se sia lecito, giusto, ragionevole, realistico, rischiare la fine dell'umanità per l'affermazione di un principio. Il quesito riguarda l'Occidente, ed in particolare l'Europa, autentica fucina di principi. Può esistere un principio che sia talmente imprescindibile da giustificare, se necessario, l'estinzione del genere umano? Il principio in esame è quello che non si deve tollerare la sopraffazione di uno Stato su un altro. Ora, posto che nessuno Stato europeo o occidentale è vittima di questa sopraffazione -che riguarda soltanto l'Ucraina- mi chiedo cosa saremmo disposti a rischiare di più, al di là ed al di sopra dell'estinzione del genere umano, per l'affermazione di questo principio se la sopraffazione avesse riguardato un paese europeo o occidentale. Siccome non esiste nulla oltre l'estinzione del genere umano bisogna concludere che questa estinzione vale l'affermazione del principio, assoluto, di non-aggressione, sia che riguardi un paese occidentale sia che riguardi un paese extra-occidentale. Il principio etico di non aggressione vale quindi, di per sé solo, in senso assoluto, l'estinzione del genere umano. Ma se i principi etici vengono ricercati ed affermati per migliorare il genere umano, può esistere un principio etico superiore al valore del genere umano? In altre parole: la smettiamo una volta per tutte e prima che sia troppo tardi di prenderci per i fondelli con la questione etica della guerra di aggressione?