Ultimamente ho questo pensiero fisso, non riesco a mandarlo via.
È da un po’ che penso di ritornare in Austria.
Non è che l’Italia mi faccia schifo, per certi versi sto bene anche qui, ma per altri versi per niente.
Secondo me in Austria starei meglio, sia psicologicamente che in generale.
Pro: vedrei mia figlia, potrei aiutarle psicologicamente, fisicamente e forse anche economicamente.
Credo che riuscirei a trovare un lavoro, forse anche due, mi basta riuscire a arrivare molto modestamente a fine mese senza avere debiti.
Forse potrei anche trovare i lavoretti saltuari, tipo due o tre ore a settimana, tutto fa brodo.
Sono disposta a rinunciare ad alcune comodità: riscaldamento, potrei razionare acqua, risparmiare sul cibo, hobby ecc.
I prodotti che vendono in Austria mi piacciono di più, c’è più scelta, i prezzi sono più competitivi, il biologico costa meno e ci sono più controlli, li trovo più sani in generale.
L’acqua viennese è buonissima.
La sanità è gratuita, eccezioni a parte, non ci sono lunghissime attese di mesi per fare una visita specialistica, gli studi dei medici sono in ogni dove.
Non serve avere la macchina, i mezzi pubblici sono tanti e di solito puntuali.
Se trovassi un lavoro regolare forse avrei anche qualche bonus dallo stato.
Potrei studiare tedesco, da sola non ci riesco, ho bisogno di chiedere e di conversare.
Forse troverei anche gli amici, ho bisogno di socializzare, discutere, imparare.
Contro: ho paura di sbagliare.
Ho sempre paura di sbagliare, poi piangere sul latte versato e di non poter correggere gli errori.
Se avessi 30 o anche 40 anni, mi direi che non ho nulla da perdere, invece adesso ho qualcosa da perdere.
Questa casa, ad esempio.
È l’unico tetto che ho.
Se la perdessi per qualunque motivo, non saprei proprio cosa fare.
Ho paura di non arrivare a fine mese e so che nessuno mi potrebbe aiutare.
Dovrei contare solo sulle mie forze.
Ho paura di non trovare il lavoro, anche se questa paura non è così forte come altre paure.
Ma ho anche paura di trovarlo e di poi perderlo per motivi non dipendenti da me, mi è già successo e sono rimasta senza paga per circa tre settimane.
Ho paura di sentirmi sola anche là e di soffrire per questo.
Ho un piccolissimo lavoro e ho paura di perderlo, perché non è stato facile a trovarlo.
Non ho un posto dove dormire in Austria, ma ci sto pensando come fare, sto leggendo annunci e mi informo sulle Genossenschaftwonunghen.
Leggo anche annunci di lavoro con l’alloggio, ma sono pochi e non mi vanno bene.
Perché vorrei andarmene dall’Italia?
Per mia figlia in primis, ma anche per me, l’ultimo anno è stato molto difficile, ho perso fiducia in questo paese, sono stufa di balle che ci hanno raccontato, di come sono stati trattati cittadini, di diritti negati, non riesco ad accertare la difficoltà di trovare un lavoro, il doppiopesismo galoppante.
C’è da dire che anche il periodo mi spaventa abbastanza, non siamo più nel 2019, quando alcune - molte - cose erano chiare e sicure, ora come ora nulla è sicuro.
Ho tutti questi pensieri e non so cosa fare e come agire.