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Il programma del centrodestra «Per l’Italia», in vista delle elezioni del 25 settembre, è noto da metà agosto, ma ieri Fratelli d’Italia ha pubblicato i suoi punti specifici, 25, in 40 pagine di documento. Giorgia Meloni aveva spesso risposto alle critiche di vari personaggi dello spettacolo, da Elodie a Giorgia, sostenendo che i programmi a cui facevano riferimento erano quelli passati. In effetti a una prima lettura del documento, che nelle intenzioni di Meloni serve ad «affrontare il viaggio che il movimento dei patrioti e dei conservatori italiani compirà una volta al governo della Nazione», alcune cose sono cambiate: soprattutto il capitolo che riguarda la politica estera e l'Europa, molto più morbida rispetto al passato. Ma vediamo, nel dettaglio, le principali promesse elettorali.
Famiglia e natalità
Il primo punto del programma di Fratelli d'Italia si occupa della famiglia e della natalità. La famiglia viene così definita, citando Wojtyla: «elemento fondante della società e ciò che rende “una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte” (Giovanni Paolo II)». Si parla poi di un «quoziente familiare», cioè un sistema di tassazione progressivo a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, dell'aumento degli importi nell'assegno unico (260 euro massimo al mese fino a 18 anni, e poi come l’attuale fino ai 21: adesso è di 250 fino ai 21 anni), del sostegno ai comuni per allungare gli orari degli asili nido e della promozione di nidi aziendali, degli asili condominiali e delle Tagesmutter. Si pensa di ridurre l’aliquota Iva sui prodotti per la prima infanzia quali pannolini, biberon, latte artificiale e altri. Si chiede di «destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari, con zero tasse sui primi 100 mila euro per l’acquisto della prima casa». Si parla di «sostegni concreti alle famiglie con disabili a carico», e di «sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica», non entrando nel dettaglio.
Aborto
Circa la legge sull’aborto Meloni si dichiara per la «piena applicazione della Legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza», aggiungendo «a partire dalla prevenzione» e puntando sull’«istituzione di un fondo per aiutare le donne sole e in difficoltà economica a portare a termine la gravidanza».
Pnrr e fondi europei
Il programma prevede un «mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall'aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del "Fondo complementare e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall'art.21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu». Insomma liberare l'Europa dalla dipendenza dal gas russo rivolgendosi al Nord Africa, come da Agenda Draghi, e «mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e aumenti dei prezzi».
Tasse
Il programma prevede la riduzione della pressione fiscale, oltre al «quoziente familiare» già citato e l'estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato. Si prevede lo stop a tutti i bonus fiscali attuali, mentre si va a fare una «revisione e razionalizzazione del sistema di detrazioni, deduzioni e agevolazioni». Si parla di «saldo e stralcio fino a 3mila euro delle cartelle esattoriali per le persone in difficoltà e, per importi superiori, pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, e rateizzazione automatica in 10 anni». Infine c’è anche il capitolo dedicato alla lotta all’evasione fiscale: «a partire da evasori totali, grandi imprese, banche e grandi frodi sull’Iva». Tuttavia più sotto si legge: «Nessun obbligo per le piccole attività di accettare pagamenti elettronici».
Aziende
Si parla di crescita economica da liberare e «restituire all’Italia una strategia industriale», si insiste molto sul «Made in Italy» e sull’«economia blu»: ossia «sull’eccezionale collocazione geografica dell’Italia, vera e propria piattaforma naturale nel Mediterraneo, mettendo a sistema tutte le filiere economiche connesse ai nostri mari, dalle attività portuali, alla logistica, alla nautica, alla pesca». Si vuole contrastare il fenomeno della delocalizzazione delle aziende all’estero, e «favorire il ricambio generazionale dei Consigli d’Amministrazione delle aziende familiari».
Made in Italy
Circa il Made in Italy si insiste sull’«orgoglio italiano», sul contrasto all’Italian sounding e a ogni forma di falsificazione e sulla creazione di una grande piattaforma online quale vetrina dei «prodotti Made in Italy certificati e promozione del turismo commerciale di chi viene in Italia per acquistare direttamente i nostri prodotti». Si pensa all’istituzione del “Liceo del Made in Italy” «formando gli studenti - anche con tirocini e scambi culturali all’estero, tramite le nostre rappresentanze diplomatiche - sia dal punto di vista della conoscenza della produzione italiana di alto livello sia della promozione delle attività di business orientate verso il mercato estero». Ma anche la «valorizzazione della lingua italiana all’estero, difesa dell’italianità, della cultura e dei simboli italiani nel mondo».
Lavoro
Si prevede di ridurre le tasse sul lavoro sempre attraverso il taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, e di «razionalizzare le decine di diverse tipologie di agevolazioni di incentivo alle assunzioni attualmente esistenti e accorpamento delle stesse in poche efficaci misure». Anche il Reddito di cittadinanza si abolisce, «introducendo un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico». Sono previste deduzioni per le imprese secondo il principio del «più assumi meno tasse paghi» e tipologie di assunzioni «flessibili ma che tutelino i lavoratori», ma non è spiegato come. Si salvano i «voucher lavoro», soprattutto in ambito agricolo, turistico e del lavoro domestico. Per il lavoro dei giovani è previsto il rilancio del contratto di apprendistato e dei tirocini e la promozione della formazione nell’ambito delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Circa le donne si parla di «sostegno al lavoro femminile e superamento del gender pay gap attraverso misure che migliorino la trasparenza retributiva e l’istituzione di una autorità garante». Circa le pensioni si propone un «innalzamento delle pensioni minime e sociali», senza specificare numeri.
Giovani
Il programma parte dalla promozione del «diritto allo sport, all’arte e alla cultura» con scuole che restano aperte di pomeriggio «in sinergia con gli enti del Terzo settore per ampliare l’offerta culturale e sportiva», «più sport nelle scuole, con nuovi impianti, piscine e palestre» e borse di studio per meriti sportivi e artistici. Si fa riferimento agli stili di vita sani «per contrastare il disagio e le devianze giovanili, come droga, alcolismo, gioco d’azzardo patologico, bullismo e la diffusione delle baby gang. Lotta senza quartiere ai trafficanti e agli spacciatori di sostanze stupefacenti. Campagna di informazione e prevenzione sul consumo di alcol e droghe e sulle malattie sessualmente trasmissibili». Per «debellare la piaga della disoccupazione giovanile» si prevedono «zero tasse per i primi tre anni per i giovani under 30 che si mettono in proprio e incentivi alle aziende che assumono i ragazzi».
Scuola
Si prevede «l’aggiornamento dei programmi scolastici, tutela delle materie classiche e potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche in tutti gli istituti, a partire dalla matematica». Si parla anche della piena padronanza della lingua inglese per gli studenti, anche incentivando una parte del percorso di formazione all’estero. A tendere si vuole «ridurre di un anno il percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 17-18 anni», per accedere prima all’università o al lavoro.Per gli insegnanti si prevede «il progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea», e per gli scolari meno compiti a casa. Per gli universitari si prevede l’istituzione del «Fondo affitti post-Covid per il rientro in presenza degli studenti».
Sanità e vaccini
Contro la malasanità si prevede la creazione di un’«autorità Garante della Salute, indipendente a livello amministrativo, con poteri ispettivi e di segnalazione alle autorità competenti, a cui ogni cittadino possa rivolgersi per carenze di qualità o mancato accesso ai servizi». Circa il Covid-19 come più volte annunciato si propone «nessun obbligo di vaccinazione contro il Covid-19» e «nessuna reintroduzione del green pass» e anche «l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19 nonché sulle reazioni avverse da vaccino».
Social Network
«Contrasto alla censura arbitraria dei social network e garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione».
LGBTQ+
Contrasto a ogni discriminazione basata sulle scelte sessuali e sentimentali delle persone, mantenimento della legge sulle unioni civili, ribadendo al contempo il divieto di adozioni omogenitoriali e la lotta ad ogni forma di maternità surrogata, nell’interesse supremo del minore.
Ambiente e energia
Il programma si propone di «aggiornare e rendere operativo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici», combattere la siccità e l’inquinamento delle acque, proteggere le coste dall’erosione e bonificarle da «rifiuti ed ecomostri». «Realizzare gli obiettivi della transizione ambientale ed ecologica del Pnrr salvaguardando il sistema produttivo colpito da anni di crisi, con particolare attenzione alle filiere industriali di difficile riconversione (ad esempio, l’automotive)». Anche circa il pacchetto «Fit for 55», si pone l’obiettivo di «difendere e tutelare gli interessi del sistema industriale e produttivo nazionale». Si ribadisce l’intenzione di «piantare alberi per realizzare vere e proprie “cinture verdi” nelle città».
Circa l’energia si parla de «tetto europeo» al prezzo del gas e «introduzione delle “utenze di sussistenza” per situazioni di difficoltà economica: livello minimo di energia elettrica e gas garantito anche in caso di morosità». Creazione di nuovi gasdotti, e rigassificatori previsti, come da Agenda Draghi, ma anche investimento nella ricerca sul nucleare di ultima generazione.
Treni, Uber e ponte sullo Stretto
Si fa riferimento alla cosiddetta «cura del ferro» ossia «dare maggiore slancio all’ammodernamento di treni, ferrovie e stazioni. Estensione delle reti Alta Velocità e Alta Capacità. Recupero del ritardo infrastrutturale del Sud Italia. Effettiva connessione delle realtà territoriali locali per eliminare i disagi dei pendolari, garantire la vivibilità dei grandi centri urbani e ripopolare le aree interne». Circa il trasporto pubblico locale si parla di «una chiara distinzione tra i servizi taxi e Ncc e una nuova disciplina sulle app tecnologiche operanti nel settore». Si torna a proporre la costruzione del «ponte sullo Stretto di Messina, opera simbolo e strategica per lo sviluppo del sistema trasportistico italiano».
Migranti
Fratelli d’Italia vuole contrastare l’immigrazione irregolare e favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. Circa i migranti punta alla difesa dei confini nazionali «come previsto dal Trattato di Schengen e richiesto dall’Ue, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del Nord Africa, la tratta degli esseri umani; creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Ue, per valutare le richieste d’asilo e distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri (c.d. blocco navale)». Si prevede anche il «contrasto alle attività delle Ong che favoriscono l’immigrazione clandestina».
Presidenzialismo
Nel documento c’è anche il presidenzialismo: «Riforma presidenziale dello Stato, al fine di assicurare la stabilità governativa e un rapporto diretto tra cittadini e chi guida il governo». Inoltre si prevede un «trasferimento dei poteri a Roma Capitale, con risorse, competenze e status giuridico in linea con le principali capitali europee».
Politica estera
Sugli esteri si chiude il documento programmatico: si parla di «pieno rispetto delle nostre alleanze internazionali, anche adeguando gli stanziamenti per la Difesa ai parametri concordati in sede di Alleanza Atlantica. Al fianco dei nostri alleati internazionali nel sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione della Federazione Russa». Si ribadisce la «Difesa delle radici classiche e giudaico-cristiane dell’Europa» e il sostegno«alle nostre Forze Armate, nessun taglio all’organico e superamento del precariato».