Originariamente Scritto da
gladiator82ct
Proviamo a fare un confronto tra Bonaccini e Schlein, molto probabilmente uno dei due diventerà segretario del PD. Chi la spunterà avrà il compito di fare opposizione in questa legislatura e di costruire alleanze future per poi cercare di andare a governare una volta finita la legislatura attuale.
Schelein è figlia di due accademici, è cresciuta a pane e politica, è laureata in giurisprudenza, è bisessuale. Ha 37 anni ed ha alle spalle un curriculum politico di tutto rispetto. Eletta Eurodeputata col PD, lascia il partito durante la segreteria Renzi, condannando lo spostamento del PD verso il centrodestra. Dopo l'esperienza da europarlamentare si candida alle Regionali in Emilia-Romagna in una lista retta da Articolo 1, Sinistra Italiana e movimenti politici locali, risulta essere la candidata con più preferenze nella storia della regione. Bonaccini la nomina vice-presidente della regione. Adesso è appena entrata in parlamento col PD, allo stato attuale non risulta iscritta al partito, la sua candidatura è ufficialmente da "indipendente".
Con un PD a guida Schlein il partito si sposterebbe decisamente a sinistra. In termini di alleanze, sarebbe scontata l'alleanza con Sinistra Italiana e Verdi. Probabilmente anche con parte della sinistra extraparlamentare (De Magistris per capirci). Con l'attuale Movimento 5 Stelle (e sottolineo "con l'attuale M5S", perchè in futuro chissà cosa diventerà) non dovrebbero esserci problemi a trovare punti in comune. Con Calenda e Renzi invece non solo sarebbe praticamente impossibile trovare punti di contatto e ipotizzare una futura alleanza, ma probabilmente Schlein spingerebbe il terzo polo (o quarto polo, fate voi) ad accordarsi con la destra (anche perchè il governo Meloni probabilmente risulterà meno anti-sistema di quanto si pensa).
Bonaccini è figlio di un camionista e di un'operaia. I suoi genitori erano iscritti al PCI e anche lui fin da giovanissimo entra nel Partito Comunista. Da lì a poco il PCI si trasforma in DS, PDS, ecc. ecc. Bonaccini inizia la sua scalata politica a livello locale, fino a diventare uno dei politici più influenti della regione più rossa d'Italia. Bonaccini durante il suo percorso politico (iniziato da comunista) si è piano piano spostato verso il centro. Le ultime mutazioni si sono viste negli anni recenti, in cui da bersaniano è diventato renziano. Dopo lo strappo di Renzi, Bonaccini è rimasto nel PD miltando nella corrente degli ex renziani. Un PD a guida Bonaccini ovviamente avrebbe come primi alleati Renzi e Calenda. Da Presidente dell'Emilia-Romagna ha una maggioranza in cui stanno dentro anche formazioni di sinistra, forse dopo un estenuante lavoro diplomatico potrebbe riuscire a tenere unite liste di sinistra e Calenda (ma la vedo davvero durissima). Un accordo con i 5 Stelle invece lo vedo molto difficile, fare entrare nella stessa maggioranza Calenda, Renzi e 5 Stelle sembra una missione praticamente impossibile. E questo sarebbe un problema. I 5 Stelle hanno mantenuto la loro base anche dopo i disastri di questa legislatura, dopo una legislatura all'opposizione questi potrebbero tornare altissimi (specialmente correndo da soli).
Quindi con Schlein verosimilmente avremmo un'alleanza PD-Sinistra-M5S.
Con Bonaccini invece l'allenza sarebbe PD-Calenda/Renzi.
Ovviamente è impossibile riuscire a ipotizzare come saranno i rapporti di forza dei singoli partiti dopo questa legislatura (che deve ancora iniziare). Così come è decisamente azzardato escludere totalmente una grande ammucchiata per battere la destra. Però il PD il segretario lo deve decidere a breve e quel segretario dovrà fin da subito rigorganizzare partito e alleanze per fare opposizione adesso, ma anche per tornare al governo dopo la destra. Pensando a lungo termine, come ha fatto la Meloni nella scorsa legislatura, si ha il tempo per pianificare una strategia vincente.
Tornando a Schlein e Bonaccini, Bonaccini ha sicuramente più carisma di Letta e Zingaretti (grazie al cazzo, anche un bradibo ha più carisma se è per questo) ma non è sicuramente un leader capace di dare la scossa. Idee vecchie, poco coraggio. Bonaccini è il solito PD, con le stesse facce e con alleati odiatissimi dalla base.
Schlein invece è un grandissimo azzardo. Una giovane (per gli standard del nostro paese) donna bisessuale alla guida del PD, in un paese che ha comunque una base fortemente conservatrice, rappresenterebbe un punto di rottura col passato (nel bene e anche nel male). Un PD a guida Schlein punterebbe a formare il governo più di sinistra di sempre.