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  1. #1
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    Predefinito Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.
    https://ilfattoalimentare.it/wurstel...-wudy-aia.html
    La notizia di sei persone morte in Italia a per avere mangiato würstel crudi contaminati da Listeria monocytogenes è passata quasi inosservata, anche se è scattato l’allarme in molte catene di supermercati. Il Fatto Alimentare è l’unico sito che ne parlato in un articolo che abbiamo pubblicato il 26 settembre dopo avere visionato documenti del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff).


    Un numero di vittime e di persone coinvolte così elevato è da collegare alla cattiva abitudine molto diffusa di mangiare i würstel crudi. Sulle confezioni è scritto “Da consumarsi previa accurata cottura”, ma la gente legge poco, è distratta e non sa che bisogna cuocere i würstel prima di metterli a tavola. Basta pensare a quante insalate riso si preparano in estate, aggiungendo würstel tagliati a pezzetti senza averli sottoposti a cottura. Fare bollire è invece assolutamente necessario per neutralizzare i batteri ancora presenti. È vero che la linea di produzione prevede la pastorizzazione dei würstel, ma in questo caso la contaminazione è presumibilmente avvenuta dopo il trattamento termico nella fase di confezionamento (il report Rasff parla di contaminazione ambientale).

    La stessa Aia riporta sulla confezione fra le modalità d’uso la frase “Preparazione: cuocere in padella o alla piastra rigirando per 3/4 minuti oppure lessare in acqua bollente per 3/4 minuti”. Per questo motivo l’azienda non ha fatto direttamente il richiamo dei würstel dando l’annuncio, ma la comunicazione è stata diffusa dal produttore ai supermercati. Se i consumatori avessero seguito in modo scrupoloso le indicazioni non ci sarebbero state sei vittime e 61 persone coinvolte.
    Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
    Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...

  2. #2
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Citazione Originariamente Scritto da Giulio962 Visualizza Messaggio
    Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.
    https://ilfattoalimentare.it/wurstel...-wudy-aia.html
    La notizia di sei persone morte in Italia a per avere mangiato würstel crudi contaminati da Listeria monocytogenes è passata quasi inosservata, anche se è scattato l’allarme in molte catene di supermercati. Il Fatto Alimentare è l’unico sito che ne parlato in un articolo che abbiamo pubblicato il 26 settembre dopo avere visionato documenti del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff).


    Un numero di vittime e di persone coinvolte così elevato è da collegare alla cattiva abitudine molto diffusa di mangiare i würstel crudi. Sulle confezioni è scritto “Da consumarsi previa accurata cottura”, ma la gente legge poco, è distratta e non sa che bisogna cuocere i würstel prima di metterli a tavola. Basta pensare a quante insalate riso si preparano in estate, aggiungendo würstel tagliati a pezzetti senza averli sottoposti a cottura. Fare bollire è invece assolutamente necessario per neutralizzare i batteri ancora presenti. È vero che la linea di produzione prevede la pastorizzazione dei würstel, ma in questo caso la contaminazione è presumibilmente avvenuta dopo il trattamento termico nella fase di confezionamento (il report Rasff parla di contaminazione ambientale).

    La stessa Aia riporta sulla confezione fra le modalità d’uso la frase “Preparazione: cuocere in padella o alla piastra rigirando per 3/4 minuti oppure lessare in acqua bollente per 3/4 minuti”. Per questo motivo l’azienda non ha fatto direttamente il richiamo dei würstel dando l’annuncio, ma la comunicazione è stata diffusa dal produttore ai supermercati. Se i consumatori avessero seguito in modo scrupoloso le indicazioni non ci sarebbero state sei vittime e 61 persone coinvolte.
    Erano per l'appunto contaminati dal batterio, ma in genere non si muore mangiando i wurstel, sennò sarei già polvere da molto tempo. Ad ogni caso la prossima volta che dovrò mangiarli li farò bollire per sicurezza. Ovviamente i giornaloni tutti in modalità silenzio.
    Uno Stato che si definisce democratico dovrebbe permettere che la libera opinione possa circolare legittimamente senza contrastarla con mezzi di forza maggiore - Pazzoide.

  3. #3
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Diramato un comunicato di allerta anche qui in Spagna, dove vengono importati...

    N.B "Salsicha" in spagnolo non signfica "salsiccia" (che in spagnolo si dice "butifarra"), ma è proprio il termine con quale vengono chiamati i wurstel, li chiamano anche "frankfurt"...

    https://www.aesan.gob.es/AECOSAN/web...n/2022_270.htm

  4. #4
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    wurst vuol dire salsiccia in tedesco, che io sappia.
    crudi fanno schifo.

  5. #5
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    wurst vuol dire salsiccia in tedesco, che io sappia.
    crudi fanno schifo.
    Mi riferivo al significato della parola "salsicha" in castigliano che potrebbe essere erroneamente confusa con "salsiccia" in italiano.

  6. #6
    duca di rivoli
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    luganega?

  7. #7
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Cos’è questa storia dei würstel e della listeriosi
    Si sospetta una contaminazione batterica di alcuni prodotti, ma per ridurre i rischi basta ricordarsi di cuocerli bene prima di mangiarli
    (Sean Gallup/Getty Images)

    Negli ultimi mesi in Italia è stato rilevato un aumento dei casi di listeriosi alimentare, una malattia causata dal consumo di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Se ne è parlato molto sui giornali, soprattutto in seguito alla notizia del ritiro dal mercato di alcuni lotti di würstel prodotti in Veneto, con articoli talvolta allarmistici sui decessi causati dalla malattia. Inizialmente erano infatti circolate informazioni su sei morti, poi la notizia era stata ridimensionata parlando di tre persone decedute e di 66 casi riscontrati in tutta Italia, con verifiche ancora in corso da parte del ministero della Salute.

    Secondo alcune fonti interne al ministero consultate dall’ANSA, i tre decessi sarebbero avvenuti rispettivamente a dicembre 2021 e a marzo e giugno di quest’anno, quindi in un arco temporale piuttosto ampio e con cause difficili da ricondurre a un’unica fonte, come i würstel molto citati negli ultimi giorni. Le tre morti da listeriosi erano state riscontrate in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna e avevano riguardato persone fragili o con problemi al sistema immunitario.

    L’Italia aveva aggiornato la Commissione europea sui casi di listeriosi a inizio agosto, pubblicando sul Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF) europeo una notifica che indicava un focolaio della malattia con almeno 29 casi riscontrati e due decessi. Nel frattempo, l’Istituto superiore di sanità (ISS) aveva avviato proprie indagini per ricostruire le cause del contagio. Poche settimane dopo, sul RASFF il ministero della Salute aveva segnalato di avere scoperto almeno altri 32 casi e di avere ricondotto una delle probabili cause al consumo di alcuni marchi di würstel.

    Le analisi avevano portato a sospettare un possibile legame con confezioni di questi alimenti prodotte da Agricola Tre Valli, una cooperativa di Verona che produce würstel per conto di alcuni importanti marchi, come Aia. Il 23 settembre la cooperativa aveva annunciato il ritiro precauzionale di alcuni prodotti, con comunicazioni che erano state poi affisse nei supermercati con l’invito ai clienti a non consumarli.

    Le confezioni interessate erano identificate dalla sigla IT 04 M CE, ma nelle comunicazioni non erano citati espressamente i marchi che vendevano quei tipi di würstel, rendendo difficile la loro identificazione per i consumatori. Sulle confezioni di Aia e delle altre aziende che li vendono non compare del resto il nome Agricola Tre Valli, ma al massimo un riferimento geografico allo stabilimento di produzione.

    Il Fatto Alimentare ha segnalato che il ritiro ha riguardato almeno tre tipi di würstel Wudy Aia nelle versioni “Classico”, “Formaggio” e “Classico snack”, la cui data di scadenza è compresa tra il 20 settembre e il 5 dicembre di quest’anno, a seconda del periodo di produzione. La segnalazione a livello europeo ha interessato diversi altri marchi come Salumeo (Lidl), Töbias (Eurospin), Pavo e Wür. Alcuni di questi prodotti erano già stati ritirati nell’estate da parte dei distributori, con avvisi alla clientela.

    Considerato il periodo piuttosto ampio in cui sono stati riscontrati i casi e verificati i decessi da listeriosi, è difficile stabilire con certezza se il focolaio sia stato causato unicamente dai würstel. Nella loro fase di produzione, questi alimenti vengono pastorizzati proprio per ridurre i rischi di presenza di batteri, ma le contaminazioni si possono verificare in altre fasi del processo produttivo, come il confezionamento. Per questo motivo i würstel devono essere consumati dopo essere stati cotti in padella per 4-5 minuti, oppure lessati in acqua bollente per lo stesso periodo di tempo. La pratica è indicata sulle confezioni, ma non sempre viene seguita, con un conseguente rischio per la salute.

    L’aumento di casi di listeriosi viene seguito con attenzione ed è uno dei più significativi degli ultimi anni. L’attenzione è più alta del solito e questo può trasmettere una sensazione di grave emergenza, anche se in realtà le attività di verifica e controllo sono attuate per fare prevenzione ed evitare che aumentino i casi.

    Il batterio Listeria monocytogenes è presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare numerosi alimenti, come latte, verdura, formaggi molli, insaccati poco stagionati e carni poco cotte. Nella maggior parte dei casi le infezioni non hanno particolari conseguenze e passano spesso inosservate, ma nei soggetti a rischio l’infezione può portare a sintomi anche gravi. Si va da forme della malattia simili a un’influenza e a problemi gastrointestinali, fino a febbre alta e meningiti. Il batterio resiste facilmente alle temperature a cui conserviamo gli alimenti freschi, intorno ai 4 °C, mentre è molto sensibile alle temperature della cottura.

    Oltre a cuocere bene gli alimenti che potrebbero essere contaminati, il ministero della Salute consiglia di lavare spesso le mani e le superfici che si utilizzano per cucinare (compresi i taglieri), di conservare gli alimenti in frigorifero in contenitori separati e di prestare sempre attenzione alle date di scadenza e alle indicazioni di consumo riportate sulle etichette
    https://www.ilpost.it/2022/09/29/wur...ontaminazione/
    Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
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  8. #8
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    E' stato il caso di un giovane finito in ospedale a luglio con una forma di listeria a permettere di risolvere, almeno in parte, un giallo che andava avanti da quasi due anni. Cioè da quando i casi della malattia di origine alimentare normalmente rilevati sono iniziati a crescere a causa di un cluster provocato da un unico ceppo, l'St 155. Si è così risaliti ai wurstel dell'azienda veneta Tre Valli, che un mese fa ha disposoto il ritiro di ben 4 milioni di confezioni. Tre sono già rientrati nei suoi magazzini, un altro arriverà la prossima settimana ma comunque non è più sugli scaffali di negozi e supermercati.

    Il cluster italiano

    Dal ministero alla Salute e dall'Istituto superiore di sanità fanno sapere che il primo caso di Listeria St 155 si è visto nel 2017. Bisogna chiarire subito che le infezioni vengono accertate quando si fanno le analisi di ricerca dei batteri, cioè quando un malato arriva in ospedale. Quindi i casi di cui si parla sono tutti di persone che hanno avuto sintomi importanti. L'St 155 si è ripresentato con un caso nel 2020, poi nel 2021 ne ha provocati 12 (su 70 totali di Listeria in Italia) e quest'anno ben 57 (su 116). Il totale quindi è di 71 casi, salito rispetto ai 66 comunicati dal ministero alla Salute nei giorni scorsi. I decessi sono stati tre, come spiegato sempre dal ministero hanno riguardato persone fragili. Ma ci sarebbero anche donne in gravidanza che hanno avuto problemi. Il batterio è infatti molto pericoloso per chi aspetta un figlio e può addirittura portare all'aborto.

    La caccia alla fonte delle infezioni

    Quando sono iniziati a capitare i primi casi, le autorità sanitarie si sono messe alla ricerca dei motivi delle infezioni. In Italia da anni esiste un sistema di segnalazione dei casi di Listeria, con i campioni prelevati negli ospedali che vengono analizzati dall'Istituto superiore di sanità, dove viene fatto il genoma del batterio. Tutti i malati sono stati intervistati dalle Asl per capire cosa avevano mangiato nei giorni precedenti. Si tratta di un lavoro complesso. Spesso i pazienti sono anziani, in tanti non ricordano tutti gli alimenti. E infatti per molto tempo non si è riusciti a trovare traccia del batterio. Comunque sia, la prevalenza di persone che ha raccontato di aver mangiato un formaggio, talvolta nelle insalate di riso, ha portato a una segnalazione alle autorità per la sicurezza alimentare europee in questo senso.

    Il caso accerta della svolta

    La svolta arriva a luglio, quando un ragazzo ricoverato racconta di aver mangiato dei wurstel crudi nei giorni precedenti. A casa sua c'è ancora una confezione chiusa della carne. Vengono fatte le analisi e si trova la Listeria. "Si tratta di una correlazione importante - dice Umberto Agrimi, direttore della Sicurezza alimentare dall'Istituto superiore di sanità - Non è mai facile risalire alle cause delle infezioni in campo alimentare. Ci aspettavamo che potesse essere un alimento di largo consumo, vista l'ampiezza del cluster". Va ricordato che se i casi che vengono scoperti sono quelli di coloro che sono stati male o malissimo a causa dell'infezione, ci sono tantissime persone che hanno forme leggere e non finiscono in ospedale. La malattia quindi è molto più diffusa di quello che dicono i dati ufficiali.

    I maxi controlli nell'azienda

    Si risale così all'azienda Tre Valli, tra le più grandi in Italia nel campo della lavorazione di carne suina e carni avicole. Si tratta di un colosso con sede in Veneto e stabilimenti anche in altre regioni che produce, tra l'altro, wurstel per molte catene della grande distribuzione e per altre ditte private. Secondo l'azienda stessa vengono fatti centinaia di controlli in estate e si trova un traccia di contaminazione batterica in un impianto. Teoricamente non ci sarebbero gli estremi per imporre il richiamo da parte del ministero alla Salute ma l'azienda decide comunque di ritirare i suoi prodotti "in via precauzionale e su base volontaria".

    Le quattro milioni di confezioni di wurstel ritirate

    Sono due i lotti da togliere dagli scaffali in base agli accertamenti. Rispettivamente si tratta di 57 mila e 38 mila confezioni. "Abbiamo però deciso di fare di più - spiegano da Tre Valli - Abbiamo ritirato tutta la produzione di wurstel rimasta in commercio, identificabile con il bollo CE IT 04 M e con data di scadenza fino al 5 dicembre 2022". Sono già state ritirate ben quattro milioni di confezioni in Italia. "Siamo partiti ai primi di settempre e abbiamo concluso, tanto che tutto quello che si trova oggi sugli scaffali è perfettamente a norma".

    "Cuocete la carne"

    Dal ministero alla Salute ma anche da Tre Valli, sottolineano come cuocendo la carne si eliminino tutti i rischi di contaminazione. "Chiediamo a tutti i consumatori di seguire le regole scritte sulla cofezione dei wurstel e cioè li cuociano", dicono dall'azienda veneta

    https://www.repubblica.it/cronaca/20...ati-367716975/
    Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
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  9. #9
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    wurst vuol dire salsiccia in tedesco, che io sappia.
    crudi fanno schifo.
    Aspè, quindi tu non hai mai mangiato, che ne so alcuni di questi?



    L'immagine usata è solo raffigurativa (nonostante sia il marchio incriminato), ma possono essere postate altre foto di altre marche più o meno ottime (anche discount). Questi sono i wurstel normali (non grandi), cioè tu non hai mai mangiato neanche questi di "crudi"?
    Uno Stato che si definisce democratico dovrebbe permettere che la libera opinione possa circolare legittimamente senza contrastarla con mezzi di forza maggiore - Pazzoide.

  10. #10
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    Predefinito Re: Würstel mangiati crudi: 6 morti e 61 persone colpite. È allerta nei supermercati.

    Dopo il ritiro dei würstel Wudy Aia, adesso nella lista c’è Negroni Golosino

    Notizia datata 30 settembre.

    I supermercati Cadoro e Carrefour hanno segnalato il ritiro precauzionale dagli scaffali di altri würstel a marchio Wudy Aia, sia di pollo e tacchino che di suino, e anche dei würstel di suino a marchio Golosino Negroni per la possibile presenza di contaminazione microbica da Listeria monocytogenes. I prodotti in questione sono:

    Würstel di suino Golosino Negroni, in confezioni da 100 grammi, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 14/11/2022;
    Würstel Wudy Aia Classico snack, in confezioni da 4×100 grammi, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 05/12/2022;
    Würstel Wudy Aia Classico tris, in confezioni da 3×250 grammi, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 05/12/2022;
    Würstel Wudy Aia Bavaria di suino, in confezioni da 250 grammi, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 05/12/2022;
    Würstel Wudy Aia Grill di suino, in confezioni da 250 grammi, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 05/12/2022;
    Würstel Wudy Aia Classico multipack, in confezioni da 1 kg, con le date di scadenza dal 20/09/2022 al 05/12/2022.


    C'è una "moria" di wurstel!
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