aver puntato tutto sul metano
aver puntato tutto sul metano
NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!
Le puttanate le dici te , come al solito.
Il tuo cretino, che viene da Parigi e che ci rimanga a parigi, ci ha portato al 50% di dipendenza dalla Russia nello stesso momento in cui la russia era in fibrillazione per questioni geopolitiche.
Un cretino pari a chi lo vota.
E poi vi lamentate perchè la gente ha votato Giorgia Meloni...
DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO
L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.
Letta ha fatto la cosa più ovvia in quel periodo, ha comprato il gas dove costava meno. Quello algerino era molto più caro. In quel periodo, l'anno prima che Putin invadesse la Crimea, ha fatto ciò che era più conveniente per gli italiani.
Comunque quel 19% di cui blateri, era in realtà quasi il 20% perché il picco minimo si è attestato sul 19,9%. Tu devi essere quelli che quando vedono una cosa in vendita a 9,99 € sono convinti di pagarla 9 € e poi sei qui a dare agli altri dei cretini
Tutto sembra facile a parole e demagogia, mentre i numeri sono spietati e rivelano una verità ai più sconosciuta.
Parliamo delle rinnovabili;
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Lo storico dei dati statistici sull'energia elettrica e l’ultimo bilancio elettrico
In questa sezione è disponibile lo storico dei Dati Statistici sull'energia elettrica, la pubblicazione elaborata ogni anno da Terna. Curata fino al 1998 dall'Enel e in seguito dal GRTN, raccoglie i dati sulle principali grandezze del settore elettrico nazionale.
Dal 2000 i "Dati Statistici" sono articolati in nove sezioni:
Dati generali: contiene una sintesi dei principali dati statistici dell’anno confrontati con i dati analoghi dell’anno precedente.
Rete elettrica: mostra la consistenza della rete di alta e altissima tensione al termine dell’anno di riferimento.
Impianti di generazione: riporta la consistenza degli impianti idroelettrici, termoelettrici e da fonti rinnovabili.
Tutti i dati sulla capacità degli impianti per ogni regione e provincia, in versione interattiva
Carichi orari: analizza i carichi orari con particolare riferimento al terzo mercoledì di ogni mese.
Produzione: indica le produzioni idroelettriche, termoelettriche e da fonti rinnovabili, disaggregate sia per tipologia di impianto che per regione.
Tutti i dati sulla produzione di energia elettrica per ogni regione e provincia, in versione interattiva
Consumi: analizza i consumi secondo i parametri Istat delle attività economiche e secondo le diverse tipologie di utenti.
Tutti i dati sul consumo di energia elettrica per ogni regione e provincia, in versione interattiva
Confronti internazionali: fornisce – a livello internazionale - un quadro sintetico della potenza installata e della produzione elettrica, nonché di alcuni indicatori socioeconomici ed energetici.
Dati storici: riporta, per quanto disponibili, alcuni parametri elettrici italiani, a partire dal 1883.
Elettricità nelle regioni: presenta in due schede per ciascuna regione i principali parametri elettrici e un bilancio regionale dell’energia elettrica.
Tutti i dati sulla domanda di energia elettrica per ogni regione, in versione interattiva
DATI STATISTICI 2021
Di seguito una sintesi dei dati 2021 a cura dell’Ufficio Statistico di Terna:
Domanda di energia elettrica 2021: +6,2% rispetto al 2020
La domanda di energia elettrica nel 2021 è stata pari a 319,9 TWh, registrando un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente.
Il fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto per l’86,6% da produzione nazionale destinata al consumo, per un valore di 277,1 TWh (+3,0%) e per la quota restante (13,4%) dalle importazioni nette dall’estero per un ammontare di 42,8 TWh, in aumento del 32,9% rispetto al 2020.
Produzione annuale lorda 2021: +3,0% rispetto al 2020
La produzione nazionale lorda è stata pari a 289,1 TWh, registrando un +3,0% rispetto al 2020. In dettaglio la produzione nazionale è stata coperta per il 59,0% dalla produzione termoelettrica non rinnovabile (in aumento del 5,5% rispetto al 2020), per il 16,4% dalla produzione idroelettrica (-4,1% rispetto al 2020) e per il restante 24,6% dalle fonti eolica, geotermica, fotovoltaica e bioenergie (eolica +11,5%, fotovoltaica +0,4%, geotermica -1,9% e bioenergie -2,9% rispetto al 2020).
Con focus sulla produzione termoelettrica, vista la prevalenza che riveste nella copertura del fabbisogno, osserviamo come gli impianti di cogenerazione, che hanno rappresentato nel 2021 il 53,7% del termoelettrico totale, a fronte di una produzione elettrica di 101,6 TWh hanno prodotto, in assetto cogenerativo, 57,7 TWh termici, con un relativo utilizzo del calore pari all’81,8%.
Potenza lorda installata al 31 dicembre 2021: +0,6% rispetto al 2020
La potenza efficiente lorda di generazione, al 31 dicembre 2021, è risultata pari a 119,8 GW, con un incremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
Nel 2021 il parco di generazione delle fonti rinnovabili ha continuato a crescere con un incremento generale pari al 2,5% e una potenza di 58,0 GW, rappresentando il 48,4% del totale installato nel nostro Paese. Il parco di generazione termoelettrico ha invece registrato un lieve calo, passando da 62,7 GW nel 2020 a 61,9 GW. In termini numerici, si è passati da 948.979 impianti rinnovabili nel 2020 a 1.029.479 nel 2021 (il solo settore fotovoltaico ha registrato un incremento 80.245 impianti). Diversi settori hanno registrato incrementi rispetto all'anno precedente: il fotovoltaico con +4,4% si è attestato a 22,6 GW, a seguire l’eolico con +3,5% e 11,3 GW, mentre per l’idrico rinnovabile c’è stato un lieve aumento dello 0,3% attestandosi a 19,2 GW; sono rimaste sostanzialmente stabili le bioenergie (4,1 GW) e il geotermico (0,8 GW).
Inoltre, al 31 dicembre 2021 risultano in esercizio n. 75.070 sistemi di accumulo (+90% sul 2020) per una potenza attiva nominale complessiva pari a 407,1 MW (+124% sul 2020).
Per quanto riguarda la potenza installata (ovvero la potenza massima erogabile dalle centrali), l'Italia è tecnicamente autosufficiente; le centrali esistenti a tutto il 2009 sono infatti in grado di erogare una potenza massima netta di circa 101 GW contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell'estate 2007) nei periodi più caldi estivi. Secondo i dati 2009 tale potenza massima teorica non è quindi stata sfruttata interamente e la potenza media disponibile alla punta stimata è stata di 67 GW.
Ora per coprire la differenza fra le risorse elettriche da energie non rinnovabili e quelle rinnovabili, si può colmare con investimenti iniziali stimati in altri 30-35 miliardi e forse più, soldi che lo stato non ha e con il privato che investe poco in questo settore, e se lo fa è per ricevere un lauto tornaconto, con costi che comunque ricadrebbero sul consumatore.
Come al solito chi straparla non conosce la materia.
Il costo delle rinnovabili, a parte di quelle installazioni domestiche, che coprono si e no il 2% del fabbisogno ordinario, le altre produzioni, eoliche e solari, che hanno un costo di esercizio e devono soddisfare la remunerazione dell'investimento, producono energia non proprio a costo minimo, anzi un eolico produce, considerando l'ammortamento a 130-140€/MWora che con i contributi incentivanti, che ricadono comunque sui contribuenti, un 25% in meno, mentre un termico prima della crisi a 100-120/MWora, ora con la crisi sui 150-160€MVora
ha seminato miseria , terrore e morte , come a suo tempo previsto dal berlusca
ah , scusate , il titolo era troncato e credevo che il quesito fosse "per il paese"
vabbeh , tanto il mio commento va bene lo stesso
ah ecco , non era il 19% ma il 19,9%
Letta è un coglione perchè le fibrillazioni in quell'area geopolitica c'erano da anni per la Georgia e poi con L'ucraina.
Ma non solo lui, anche gli altri presidenti PD Renzi e Gentiloni.
Che persero tempo, lasciarono la dipendenza a questi livelli ( del 50%) e non hanno fatto una sega per renderci indipendenti energeticamente.
Merdacce di sinistra , merdacce del PD!
DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO
L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.
Avrei:
1) incentivato le rinnovabili dando la possibilità a chiunque avesse un tetto di metterci il solare, pagarlo a rate e vendere (bene) l'energia non consumata
2) eolico sul mare
3) rigassificatori
4) ricerca pozzi
5) diversificare le fonti di approvvigionamento gas