La presentazione di un libro che ho appena iniziato a leggere recita:-
-Viviamo uno strano periodo storico. Da un certo punto di vista il migliore dalla nascita del genere umano: siamo più liberi, più sani e più ricchi di chiunque ci abbia preceduto. Nonostante questo, tutto sembra stia andando in malora: il cambiamento climatico sta cambiando gli equilibri della vita sul pianeta, la politica economica di diversi Stati sta miseramente naufragando, e la nostra reazione è quella di passare il tempo a insultarci sui social. Da quando abbiamo accesso a livelli di tecnologia, istruzione e comunicazione così elevati che i nostri antenati non si sarebbero neppure sognati, lo standard della felicità umana si è abbassato notevolmente. Siamo stressati, ansiosi, depressi…..
Sono abbastanza d’accordo con queste parole. Oddio, magari discuterei la realtà di certi aggettivi (liberi, ricchi, sani) usati con troppo entusiasmo, vista la realtà oggettiva, ma nel suo insieme sono d’accordo con quanto scritto.
La domanda è: come mai? Perché se stiamo così bene il livello della felicità si è così abbassato? Perché l’umanità è oggi così stressata, ansiosa, depressa, tanto da arricchire alla grande le aziende che producono ansiolitici, antidepressivi ecc?
La risposta è semplice e basta guardarsi intorno per averla da noi stessi. E allora guardiamo il “quadro” del mondo così com’è oggi.
*Vado in banca per versare un assegno. Deve prendere l’appuntamento-ti dicono- oppure può versarlo nell’apposita macchina. Io non so usare queste macchine e fino a poco tempo fa andavo in banca con il mio assegno da versare e c’erano sempre un paio se non tre sportelli cassa aperti. Oggi il personale nelle banche sembra essersi rarefatto, taglio del personale vuol dire maggiori utili all’impresa.
*Alzi un telefono e chiami qualsiasi ente o azienda. Un disco ti dice “siamo occupat ma rimanga in lineaa per on perdere la priorità acquisita” tu stai con il telefono in mano e aspetti, poi dopo un bel po arriva una voce umana “sono XX e parlo dall’Albania”..
*Ricordo quando la Fiat aveva duecentomila dipendenti. Oggi, con le catene di montaggio, basta un quarto dei dipendenti per fare le stesse operazioni.
*Io sono cresciuto in campagna. Mio nonno aveva una grande riseria. Ricordo le decine e decine di mondine che venivano ad ogni stagione per piantare il riso. Oggi non ci sono più: una macchina fa le stesse operazioni.
Potrei continuare un’ora a descrivere mutamenti del genere, in tutti i campi. E allora mi chiedo: come può il genere umano di oggi NON essere depresso e ansioso? A parte la merda che ci tocca respirare, i pazzi che si inventano guerre, come faranno domani quelli che devono lavorare per vivere a trovarsi un lavoro? Io sono convinto che sarà sempre peggio.
Altro che ansia e depressione…..