BORGHEZIO LINCIATO: VOGLIONO
FAR SALTARE LA SUA CANDIDATURA
Nissa – Il recente incontro con gli identitari nizzardi ha creato dei problemi a Mario Borghezio, da quel momento, diventato il bersaglio di una vera campagna di linciaggio senza sosta. Per il capo-delegazione del Carroccio al Parlamento europeo e presidente della Lega Nord Piemont è scattata l'accusa di essere un “fascista infiltrato”, sulla base di un filmato registrato a Nizza e divulgato da centinaia di mail spedite alle sedi leghiste e agli organi d’informazione.
ATTI D’ACCUSA. Anche il Padano.com ha ricevuto gli “atti d’accusa” contro Borghezio, peraltro facilmente reperibili ovunque, soprattutto dopo che Beppe Grillo, sul suo sito, ha fatto da megafono alla campagna contro l’eurodeputato. “Non riesco a star dietro alle notizie – si legge nel blog - perché apro Youtube e vedo Borghezio che spiega a una specie di associazione di nazisti. Spiega come entrare nella società civile attraverso la Lega e attraverso i movimenti cattolici mantenendo l’anima nazista e fascista. Borghezio che dice queste cose? Ha preso per il culo tutti i leghisti!”.
ESALTATI. I commenti sono allucinanti: decine e decine di esaltati che coprono dei peggiori epiteti l’esponente del Carroccio: un autentico linciaggio. “Umberto, i fascisti li hai in casa tua, oltre che come alleati di Governo. Borghezio tiene ormai lezioni all'estero per spiegare ai neofascisti francesi come infiltrarsi. Lega e sai chi ti frega”, dice ancora Beppe Grillo. L’intento, apertamente confessato da molti aficionados del blog del comico, è quello di far “saltare” la ricandidatura dell’esponente leghista alle ormai prossime elezioni europee.
MERCI CANAL PLUS. La vicenda è originata da un servizio dell’emittente francese Canal Plus sulla riunione di Nissa Rebela, movimento regionalista-identitario del nizzese, a cui ha partecipato Borghezio. La telecamera riesce a carpire alcuni consigli politici che l’eurodeputato avrebbe rivolto ai nizzardi e i cronisti ci ricamano sopra. Noi, a volte, non condividiamo le opinioni di Mario Borghezio e tuttavia, in questo caso, non abbiamo trovato nulla di sconvolgente nelle sue parole: rivolgendosi a degli identitari di matrice di estrema destra, l’esponente del Carroccio ha sostanzialmente detto che si può mantenere la propria idea militando per la causa dell’identità dei popoli sotto le bandiere dell’autonomismo.
NAZIONE E NON PARTITO. Chi si scandalizza, dimentica che la Lega rappresenta una nazione e non un partito. E forse ignora che questo movimento nel 1997 portò al voto i padani nella prospettiva di un parlamento federale, dove hanno trovato posto le più svariate componenti e sensibilità, persino quella dei Comunisti padani, capolista Matteo Salvini, che ottenne 5 seggi.
http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=1678
carlomartello