Entro marzo 2023 dovrebbe tenersi il congresso del PD, a prescindere dalla data secondo voi chi sarà eletto?
[URL="https://pagellapolitica.it/articoli/verso-lassemblea-pd-come-funziona-la-complicata-elezione-del-segretario"]https://pagellapolitica.it/articoli/verso-lassemblea-pd-c
Il Partito democratico ha una complessa macchina di democrazia interna. Prima di arrivare all’elezione del segretario, è necessario conoscerne gli organi principali.
Un partito strutturato come una democrazia parlamentare
L’organizzazione interna del Partito democratico riflette un po’ l’assetto istituzionale di una repubblica parlamentare. Vediamo quali sono gli organi del partito:
– Assemblea nazionale. È il “parlamentino” del Pd. Non tanto piccolo, a dire il vero. Ne fanno parte: 600 rappresentanti eletti, con liste collegate direttamente alle candidature, quando si sceglie un segretario nazionale alle primarie; tutti i segretari e gli ex segretari nazionali e locali, gli ex presidenti del Consiglio iscritti al Pd, la portavoce della Conferenza nazionale delle donne, i coordinatori Pd delle ripartizioni estero, il segretario dei Giovani Democratici; cento tra deputati, senatori ed europarlamentari; i sindaci delle città metropolitane, dei comuni capoluoghi di provincia e di regione e i presidenti di regione iscritti e in carica. Il numero totale insomma è variabile.
– Direzione nazionale. In un certo senso, è un altro “parlamentino”, ma in versione ristretta. Ha 124 membri eletti fra i componenti dell’Assemblea nazionale, rappresentanti locali ed esteri. È l’organo con il quale il partito conferma le proprie scelte politiche: la Direzione si riunisce, chi ne fa parte può iscriversi a parlare e alla fine ci sono le conclusioni del segretario e il voto su eventuali mozioni (anche solo per approvare o rifiutare l’intervento e dunque la linea proposta dal segretario). Un esempio concreto e recente: quando il Pd ha dovuto decidere se entrare a far parte del governo Draghi, la decisione è stata formalmente approvata dalla Direzione.
– La segreteria. È come se fosse il “governo” del partito o, in altri termini, “il consiglio dei ministri”: «è l’organo collegiale che collabora con il segretario ed ha funzioni esecutive» (art. 10 dello Statuto Pd). Ognuno dei componenti ha un ambito di competenza specifico.
– Il segretario. È l’equivalente del “capo del governo”: rappresenta il partito, «ne esprime la leadership elettorale ed istituzionale, l’indirizzo politico sulla base» del “programma” con cui si è fatto eleggere segretario. Secondo lo Statuto (art. 5), il segretario del Pd è anche automaticamente il candidato premier (in caso di elezioni politiche o formazione di un nuovo governo), a meno che non sia lui o lei a proporre un altro nome alla Direzione nazionale.
nel caso di dimissioni di Letta....
https://cdn.pagellapolitica.it/stati...gretarioPd.png