Postiamo tutte le parole che riteniamo possano contribuire ad arricchire il vocabolario personale dei forumisti
Ogni parola è bene accetta, meglio se poco conosciuta.
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Derjenige, welcher dem Feinde statt des Pfeiles ein Schimpfwort entgegenschleuderte, war der Begründer der Civilisation
S. F.
It is no measure of health to be well adjusted to a profoundly sick society.
Krishnarmurti
Qualche tempo fa, cercando su eBay il secondo volume di un'edizione settecentesca del Furioso (di cui avevo solo il primo volume) mi sono imbattuto - per caso o per serendipity - in questo libretto, piuttosto malandato senza rilegatura e senza frontespizio, che era in asta per poche decine di euro:
Ho provveduto a rilegarlo e a recuperare il frontespizio mancante ricostruendolo - su carta antica - da una scansione di Google
Pubblicato da Michele Tramezzino a Venezia nel 1557, la storia dei tre principi di Serendippo (Ceylon/Shri Lanka) era stata scritta da Cristoforo Armeno, originario di Tabriz, capitale dell'Azerbaigiàn, che intraprese, all'inizio della seconda metà del Cinquecento, il suo viaggio verso l'Occidente spinto dal desiderio, che egli stesso collega all'educazione cristiana ricevuta in patria, di conoscere il mondo culturale e religioso della "Franchia".
Nel 1554 egli giungeva a Venezia, allora alleata della Persia dei Ṣafawidi, e quindi naturale prima tappa, non solo per ragioni strettamente geografiche, per un viaggiatore armeno.
A Venezia, per sbarcare il lunario, diede alle stampe questa traduzione italiano di una serie di novelle risalenti a Firdusi (sec. X) nel Libro dei Re, e a Niẓãmī (sec. XII).
La storia è diventata nota nel mondo anglofono perché è l'origine della parola serendipity, coniata da Horace Walpole per indicare quanto avvenne ai i tre principi che per "casualità e sagacia" con acuto metodo deduttivo scoprono cosa è successo ad un cammello smarrito mentre stavano cercando tutt'altro.
La stessa storia fu poi usata da Voltaire nel suo Zadig del 1747, e contribuì all'evoluzione della narrativa poliziesca di tipo deduttivo, ispirando prima Poe nella creazione del personaggio di Auguste Dupin, poi Conan Doyle per Sherlock Holmes.
ser·en·dip·i·ty | \ ˌser-ən-ˈdi-pə-tē \
luck that takes the form of finding valuable or pleasant things that are not looked for
Coined by Horace Walpole in 1754 based on the Persian story of The Three Princes of Serendip, who (Walpole wrote to a friend) were "always making discoveries, by accidents and sagacity, of things which they were not in quest of".