Comunque quasi nessuno, in questi giorni, ha notato una cosa che a me perplime molto: il terzo segreto di Fatima, troppo frettolosamente affibbiato a Giovanni Paolo II e all'attentato del 1981. Tant'è che ancora il 13 maggio 2010 Benedetto XVI disse che: "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa".
Il cardinale Ciappi scrisse che: "Nel Terzo Segreto viene predetta, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa inizierà dal suo vertice". Il terzo segreto rivelerebbe il "mistero dell'iniquità" (2 Tess. 2,7) di una Chiesa Cattolica "fasulla" sotto la guida di un antipapa, che strascinerebbe giù gran parte dei fedeli. Nelle Scritture e secondo molti santi è infatti prevista una grande apostasia.
Giovanni Paolo II, il 13 maggio 2000, spiegò che: "Il messaggio di Fatima è un appello alla conversione, che mette in guardia l'umanità affinché non faccia il gioco del "drago", il quale con la "coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra" (Ap. 12, 4).
Il testo del terzo segreto parla di un "vescovo vestito di bianco" che sembra il papa (ma che evidentemente non lo è), e del vero papa, che subisce il martirio. Io sono convinto, non me lo toglie dalla testa nessuno, che si riferisca a Francesco e a Benedetto XVI.