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Discussione: Uno spiraglio di pace?

  1. #1
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    Smile Uno spiraglio di pace?

    https://insideover.ilgiornale.it/gue...-nucleare.html

    “Parliamo con i russi “. Continuano i contatti tra Mosca e Washington

    Adesso invece c’è l’assoluta certezza: le linee telefoniche tra Casa Bianca e Cremlino non sono rimaste in disuso. A dirlo nelle scorse ore è stato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. “Parliamo con Mosca – ha detto in un incontro all’Economic Club di New York – Lo facciamo per evitare una catastrofe nucleare”.

    Finalmente uno spiraglio di pace?
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  2. #2
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    https://www.agi.it/estero/news/2022-...aina-18742960/
    Il no di Zelensky a qualsiasi negoziato accresce le difficoltà per la Casa Bianca di mantenere il consenso sul sostegno a Kiev

    a e differenze tra Usa e Ucraina







    AGI - Qualcosa tra Washington e Kiev è cambiato, non è detto che sia in peggio, ma dall'estate rovente al troppo mite autunno succede che emerge puntualmente una differenza tra Stati Uniti e Ucraina.

    La linea di Zelensky che dice no a qualsiasi negoziato di pace con Mosca è una forte limitazione alle opzioni politiche di cui invece l'amministrazione Biden ha bisogno per sostenere la guerra con la Russia, in casa (con il Congresso che potrebbe passare ai repubblicani) e con gli alleati. Più la guerra s'allunga, più la recessione avanza, più le difficoltà di mantenere il consenso cresceranno

    I segnali sono molteplici e - visto lo scenario interno, focalizzato sull'inflazione e i sondaggi sulle elezioni di Midterm sfavorevoli ai democratici - il messaggio di una Casa Bianca più vicina al negoziato, più attenta alla scuola del realismo kissingeriano, non è casuale.

    L'amministrazione Biden è ferma nell'opposizione alla guerra d'aggressione di Vladimir Putin, ma altrettanto convinta che si debba trovare un modo per non allargare il conflitto e provare a tessere il cessate il fuoco e poi intavolare la pace.


    Il Midterm pare abbia stimolato le indiscrezioni. L'ultimo segno viene dal Wall Street Journal, secondo il quotidiano di Wall Street, Jake Sullivan, il consigliere di Biden per la sicurezza nazionale, negli ultimi mesi ha avuto una serie di conversazioni riservate con i principali consiglieri di Putin nel tentativo di ridurre i rischi.

    Sullivan sarebbe stato in contatto con Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera, e con Nikolai Patrushev, il suo omologo russo. Quella di Sullivan è una strategia corretta: la Russia è una potenza nucleare, è fondamentale mantenere aperti i canali di comunicazione, evitare l'escalation e ridurre ogni 'disturbo' che possa provocare un 'incidente' letale.

    Non c'è nessuna conferma ufficiale alle notizie pubblicate dal Wall Street Journal. Ma gli indizi sul lento cambio di scenario crescono. Sul New York Times il 1 agosto scorso Thomas L. Friedman raccontava di una crescente diffidenza all'interno della Casa Bianca nei confronti di Zelensky: "La guerra in Ucraina non è finita. E in privato, i funzionari statunitensi sono molto più preoccupati della leadership ucraina di quanto non dicano. C'è una profonda sfiducia tra la Casa Bianca e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky - molto più di quanto sia stato riferito. E a Kiev sono in corso strani affari. Il 17 luglio, Zelensky ha licenziato il procuratore generale del Paese e il capo dell'agenzia di intelligence interna - la scossa più significativa nel suo governo dopo l'invasione russa di febbraio. Sarebbe l'equivalente del licenziamento di Merrick Garland e Bill Burns da parte di Biden nello stesso giorno".

    Mentre la campagna del voto di Midterm s'infiamma e giunge al termine, continuano a filtrare notizie che sono un cambio di tono sul dossier di Kiev. Una settimana fa Nbc News ha pubblicato la notizia di una burrascosa telefonata tra Biden e Zelensky, un colloquio del giugno scorso in cui il presidente americano reagisce duramente dopo aver ascoltato le lamentele del presidente ucraino sulle forniture di armi. E due.

    Il terzo elemento che fa brillare il radar è un articolo del Washington Post dell'altro ieri: l'amministrazione Biden avrebbe chiesto a Zelensky di non dichiarare più pubblicamente il suo 'niet' totale a futuri negoziati di pace con la Russia.

    È una posizione che per gli Stati Uniti è insostenibile per ragioni evidenti: dopo il voto cambieranno gli equilibri politici interni, far votare al Congresso le leggi per finanziare la spesa militare per l'Ucraina sarà più difficile, alla Camera il nuovo speaker potrebbe essere Kevin McCarthy, il repubblicano che ha già dichiarato tutti i suoi dubbi sulla strategia della Casa Bianca in Ucraina.
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
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  3. #3
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
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    “Parliamo con i russi “. Continuano i contatti tra Mosca e Washington

    Adesso invece c’è l’assoluta certezza: le linee telefoniche tra Casa Bianca e Cremlino non sono rimaste in disuso. A dirlo nelle scorse ore è stato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. “Parliamo con Mosca – ha detto in un incontro all’Economic Club di New York – Lo facciamo per evitare una catastrofe nucleare”.

    Finalmente uno spiraglio di pace?
    Forse sono eccessivamente 'dietrologo' ma istintivamente non credo a tutte quelle 'notizie' che mostrano un'America pacifista che tenta di convincere l'Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative o che mostrano gli yankees impegnati giorno e notte con i russi per trovare una soluzione pacifica. Non ci credo perché questa narrazione è in contrasto con quello che mi sembra certo ed incontestabile, e cioè l'obiettivo imperialista americano, che mira alla destrutturazione dell'antico nemico russo (anche per avere un problema in meno quando dovrà affrontare la competizione con la Cina).

  4. #4
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da adry571 Visualizza Messaggio
    https://www.agi.it/estero/news/2022-...aina-18742960/
    Il no di Zelensky a qualsiasi negoziato accresce le difficoltà per la Casa Bianca di mantenere il consenso sul sostegno a Kiev

    a e differenze tra Usa e Ucraina







    AGI - Qualcosa tra Washington e Kiev è cambiato, non è detto che sia in peggio, ma dall'estate rovente al troppo mite autunno succede che emerge puntualmente una differenza tra Stati Uniti e Ucraina.

    La linea di Zelensky che dice no a qualsiasi negoziato di pace con Mosca è una forte limitazione alle opzioni politiche di cui invece l'amministrazione Biden ha bisogno per sostenere la guerra con la Russia, in casa (con il Congresso che potrebbe passare ai repubblicani) e con gli alleati. Più la guerra s'allunga, più la recessione avanza, più le difficoltà di mantenere il consenso cresceranno

    I segnali sono molteplici e - visto lo scenario interno, focalizzato sull'inflazione e i sondaggi sulle elezioni di Midterm sfavorevoli ai democratici - il messaggio di una Casa Bianca più vicina al negoziato, più attenta alla scuola del realismo kissingeriano, non è casuale.

    L'amministrazione Biden è ferma nell'opposizione alla guerra d'aggressione di Vladimir Putin, ma altrettanto convinta che si debba trovare un modo per non allargare il conflitto e provare a tessere il cessate il fuoco e poi intavolare la pace.


    Il Midterm pare abbia stimolato le indiscrezioni. L'ultimo segno viene dal Wall Street Journal, secondo il quotidiano di Wall Street, Jake Sullivan, il consigliere di Biden per la sicurezza nazionale, negli ultimi mesi ha avuto una serie di conversazioni riservate con i principali consiglieri di Putin nel tentativo di ridurre i rischi.

    Sullivan sarebbe stato in contatto con Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera, e con Nikolai Patrushev, il suo omologo russo. Quella di Sullivan è una strategia corretta: la Russia è una potenza nucleare, è fondamentale mantenere aperti i canali di comunicazione, evitare l'escalation e ridurre ogni 'disturbo' che possa provocare un 'incidente' letale.

    Non c'è nessuna conferma ufficiale alle notizie pubblicate dal Wall Street Journal. Ma gli indizi sul lento cambio di scenario crescono. Sul New York Times il 1 agosto scorso Thomas L. Friedman raccontava di una crescente diffidenza all'interno della Casa Bianca nei confronti di Zelensky: "La guerra in Ucraina non è finita. E in privato, i funzionari statunitensi sono molto più preoccupati della leadership ucraina di quanto non dicano. C'è una profonda sfiducia tra la Casa Bianca e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky - molto più di quanto sia stato riferito. E a Kiev sono in corso strani affari. Il 17 luglio, Zelensky ha licenziato il procuratore generale del Paese e il capo dell'agenzia di intelligence interna - la scossa più significativa nel suo governo dopo l'invasione russa di febbraio. Sarebbe l'equivalente del licenziamento di Merrick Garland e Bill Burns da parte di Biden nello stesso giorno".

    Mentre la campagna del voto di Midterm s'infiamma e giunge al termine, continuano a filtrare notizie che sono un cambio di tono sul dossier di Kiev. Una settimana fa Nbc News ha pubblicato la notizia di una burrascosa telefonata tra Biden e Zelensky, un colloquio del giugno scorso in cui il presidente americano reagisce duramente dopo aver ascoltato le lamentele del presidente ucraino sulle forniture di armi. E due.

    Il terzo elemento che fa brillare il radar è un articolo del Washington Post dell'altro ieri: l'amministrazione Biden avrebbe chiesto a Zelensky di non dichiarare più pubblicamente il suo 'niet' totale a futuri negoziati di pace con la Russia.

    È una posizione che per gli Stati Uniti è insostenibile per ragioni evidenti: dopo il voto cambieranno gli equilibri politici interni, far votare al Congresso le leggi per finanziare la spesa militare per l'Ucraina sarà più difficile, alla Camera il nuovo speaker potrebbe essere Kevin McCarthy, il repubblicano che ha già dichiarato tutti i suoi dubbi sulla strategia della Casa Bianca in Ucraina.
    Gli Usa potrebbero minacciare di tagliare le spedizioni di armi, però.
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  5. #5
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da Salvo Visualizza Messaggio
    Forse sono eccessivamente 'dietrologo' ma istintivamente non credo a tutte quelle 'notizie' che mostrano un'America pacifista che tenta di convincere l'Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative o che mostrano gli yankees impegnati giorno e notte con i russi per trovare una soluzione pacifica. Non ci credo perché questa narrazione è in contrasto con quello che mi sembra certo ed incontestabile, e cioè l'obiettivo imperialista americano, che mira alla destrutturazione dell'antico nemico russo (anche per avere un problema in meno quando dovrà affrontare la competizione con la Cina).
    No, gli USA vogliono un motivo per mollare il Comico Ballerino e allora cercano una scusa per addossargli la colpa del conflitto, in modo da poterlo scaricare... Download
    Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
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  6. #6
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da adry571 Visualizza Messaggio
    https://www.agi.it/estero/news/2022-...aina-18742960/
    Il no di Zelensky a qualsiasi negoziato accresce le difficoltà per la Casa Bianca di mantenere il consenso sul sostegno a Kiev

    a e differenze tra Usa e Ucraina







    AGI - Qualcosa tra Washington e Kiev è cambiato, non è detto che sia in peggio, ma dall'estate rovente al troppo mite autunno succede che emerge puntualmente una differenza tra Stati Uniti e Ucraina.

    La linea di Zelensky che dice no a qualsiasi negoziato di pace con Mosca è una forte limitazione alle opzioni politiche di cui invece l'amministrazione Biden ha bisogno per sostenere la guerra con la Russia, in casa (con il Congresso che potrebbe passare ai repubblicani) e con gli alleati. Più la guerra s'allunga, più la recessione avanza, più le difficoltà di mantenere il consenso cresceranno

    I segnali sono molteplici e - visto lo scenario interno, focalizzato sull'inflazione e i sondaggi sulle elezioni di Midterm sfavorevoli ai democratici - il messaggio di una Casa Bianca più vicina al negoziato, più attenta alla scuola del realismo kissingeriano, non è casuale.

    L'amministrazione Biden è ferma nell'opposizione alla guerra d'aggressione di Vladimir Putin, ma altrettanto convinta che si debba trovare un modo per non allargare il conflitto e provare a tessere il cessate il fuoco e poi intavolare la pace.


    Il Midterm pare abbia stimolato le indiscrezioni. L'ultimo segno viene dal Wall Street Journal, secondo il quotidiano di Wall Street, Jake Sullivan, il consigliere di Biden per la sicurezza nazionale, negli ultimi mesi ha avuto una serie di conversazioni riservate con i principali consiglieri di Putin nel tentativo di ridurre i rischi.

    Sullivan sarebbe stato in contatto con Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera, e con Nikolai Patrushev, il suo omologo russo. Quella di Sullivan è una strategia corretta: la Russia è una potenza nucleare, è fondamentale mantenere aperti i canali di comunicazione, evitare l'escalation e ridurre ogni 'disturbo' che possa provocare un 'incidente' letale.

    Non c'è nessuna conferma ufficiale alle notizie pubblicate dal Wall Street Journal. Ma gli indizi sul lento cambio di scenario crescono. Sul New York Times il 1 agosto scorso Thomas L. Friedman raccontava di una crescente diffidenza all'interno della Casa Bianca nei confronti di Zelensky: "La guerra in Ucraina non è finita. E in privato, i funzionari statunitensi sono molto più preoccupati della leadership ucraina di quanto non dicano. C'è una profonda sfiducia tra la Casa Bianca e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky - molto più di quanto sia stato riferito. E a Kiev sono in corso strani affari. Il 17 luglio, Zelensky ha licenziato il procuratore generale del Paese e il capo dell'agenzia di intelligence interna - la scossa più significativa nel suo governo dopo l'invasione russa di febbraio. Sarebbe l'equivalente del licenziamento di Merrick Garland e Bill Burns da parte di Biden nello stesso giorno".

    Mentre la campagna del voto di Midterm s'infiamma e giunge al termine, continuano a filtrare notizie che sono un cambio di tono sul dossier di Kiev. Una settimana fa Nbc News ha pubblicato la notizia di una burrascosa telefonata tra Biden e Zelensky, un colloquio del giugno scorso in cui il presidente americano reagisce duramente dopo aver ascoltato le lamentele del presidente ucraino sulle forniture di armi. E due.

    Il terzo elemento che fa brillare il radar è un articolo del Washington Post dell'altro ieri: l'amministrazione Biden avrebbe chiesto a Zelensky di non dichiarare più pubblicamente il suo 'niet' totale a futuri negoziati di pace con la Russia.

    È una posizione che per gli Stati Uniti è insostenibile per ragioni evidenti: dopo il voto cambieranno gli equilibri politici interni, far votare al Congresso le leggi per finanziare la spesa militare per l'Ucraina sarà più difficile, alla Camera il nuovo speaker potrebbe essere Kevin McCarthy, il repubblicano che ha già dichiarato tutti i suoi dubbi sulla strategia della Casa Bianca in Ucraina.
    Come ho detto nel mio post precedente, sono tutte manfrine, balle per i popoli buoi: l'Ucraina e Zelensky contano meno di zero e chi manovra i fili è l'America, per fini suoi propri, che passano attraverso la guerra di logoramento della Russia.

  7. #7
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da Salvo Visualizza Messaggio
    Forse sono eccessivamente 'dietrologo' ma istintivamente non credo a tutte quelle 'notizie' che mostrano un'America pacifista che tenta di convincere l'Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative o che mostrano gli yankees impegnati giorno e notte con i russi per trovare una soluzione pacifica. Non ci credo perché questa narrazione è in contrasto con quello che mi sembra certo ed incontestabile, e cioè l'obiettivo imperialista americano, che mira alla destrutturazione dell'antico nemico russo (anche per avere un problema in meno quando dovrà affrontare la competizione con la Cina).
    Ma se vogliono competere con la Cina, avere dalla loro parte la Russia dovrebbe essere loro vantaggioso, imho.
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  8. #8
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Gli Usa potrebbero minacciare di tagliare le spedizioni di armi, però.
    se vincono i repubblicani penso che lo faranno direttamente senza minacciare

    https://www.dire.it/08-11-2022/82753...trump-ucraina/

    E mentre in Ucraina continuano raid e controffensive tra le forze di Kiev e quelle russe, un’altra partita si potrebbe giocare anche al Congresso americano. Non solo perché i Repubblicani potrebbe mettere in discussione le armi e gli assegni in bianco fin qui garantiti al governo di Volodymyr Zelensky: Hunter Biden, figlio del presidente americano, è infatti sotto la lente di ingrandimento dei Repubblicani alla Camera per le sue attività d’affari in Ucraina. Era stato peraltro proprio Trump, quando ancora era alla Casa Bianca, a chiedere al presidente Zelensky di indagare sul figlio del rivale democratico.
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
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  9. #9
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da adry571 Visualizza Messaggio
    se vincono i repubblicani penso che lo faranno direttamente senza minacciare

    https://www.dire.it/08-11-2022/82753...trump-ucraina/

    E mentre in Ucraina continuano raid e controffensive tra le forze di Kiev e quelle russe, un’altra partita si potrebbe giocare anche al Congresso americano. Non solo perché i Repubblicani potrebbe mettere in discussione le armi e gli assegni in bianco fin qui garantiti al governo di Volodymyr Zelensky: Hunter Biden, figlio del presidente americano, è infatti sotto la lente di ingrandimento dei Repubblicani alla Camera per le sue attività d’affari in Ucraina. Era stato peraltro proprio Trump, quando ancora era alla Casa Bianca, a chiedere al presidente Zelensky di indagare sul figlio del rivale democratico.
    Lurkando su un forum americano, ho notato anche utenti Repubblicani favorevoli all'invio di armi all'Ucraina, potrebbero esserci all'interno del GOP correnti favorevoli all'Ucraina, imho.
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  10. #10
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    Predefinito Re: Uno spiraglio di pace?

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    Lurkando su un forum americano, ho notato anche utenti Repubblicani favorevoli all'invio di armi all'Ucraina, potrebbero esserci all'interno del GOP correnti favorevoli all'Ucraina, imho.
    Bisogna vedere se comandano oppure è solo un forum di discussione come questo, in cui si esprimono opinioni ma non si "Sposta" nulla come decisioni politiche
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