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Avanguardia
Il Nazionalsocialismo Germanico spinse per la vita rurale, valorizzando l' agricoltura, favorendo il ripopolamento dei centri minori, formando agricoltori, mandando i giovani delle città a lavorare in campagna, privilegiando l' edilizia popolare sempre nei piccoli centri. Le case che il regime doveva costruire dovevano avere cortile, spazio per orto e galline. La politica di promozione del ruralismo non fu del tutto di successo nel senso che la gente prediligeva ancora le città. In Germania fummo certamente lontani dai metodi coercitivi della Cambogia.
Il Fascismo Italiano formò un vasto contadinato e creò numerosi borghi rurali, contrastò il popolamento delle città a vantaggio invece dei paesi medio-piccoli.
Vari movimenti fascisti di massa come la Guardia di Ferro Romena, le Croci Frecciate Ungheresi, gli Ustascià Croati, erano ferventemente ruralisti: non si trattò solo dell' autarchia alimentare, ma parimenti di mantenere il popolo sano e radicato nella terra, legato alla cultura della nazione.
Sulla proprietà privata invece i movimenti nazional-rivoluzionari, in qualità di regimi quanto di movimenti di massa, non spingevano per l' abolizione assoluta, ma in alcuni casi. Diciamo si trattava di limitare e irrigimentare.
Riguardo le 12 ore, io sono perché le persone svolgano un' attività indipendente ed autonoma di agricoltore, pastore, pescatore, artigiano, raccoglitore, in cui la persona si regola da se. Poi ci possono essere le terre la cui gestione può essere comunitaria, su cui magari vanno mandati a lavorare i disoccupati, quelli che hanno lavoretti di poche ore, senza imporre di stare 12 ore, possono bastarne 7, massimo 8.