Anzitutto, vorrei sapere quale sia il vostro parere nei riguardi della Nazione sopracitata.
Secondo poi, sapreste indicarmi dei testi, non in lingua italiana, i quali trattano di Pol Pot e della 'sua' 'creazione'?
Anzitutto, vorrei sapere quale sia il vostro parere nei riguardi della Nazione sopracitata.
Secondo poi, sapreste indicarmi dei testi, non in lingua italiana, i quali trattano di Pol Pot e della 'sua' 'creazione'?
Parlo per me: un giudizio sostanzialmente negativo. Si è voluto costruire un socialismo che andasse oltre il semplice totalitarismo , che entrasse negli anfratti più nascosti della vita delle persone , un socialismo caratterizzato da toni quasi misticheggianti. Io sono un laico in politica. Perciò lascerei politica e religione separate (anche se qui parliamo di una religione laica). Ci sono altre due cose importanti da segnalare: l'avversione della Kampuchea Democratica verso il Vietnam e il sostegno ricevuto da Pol Pot dagli USA in funzione, appunto, anti-vietnamita e anti-sovietica. Ti lascio due link attendibili con fonti consultabili
https://marxismo-leninismo.forumfree.it/?t=67830894
https://serenoregis.org/2014/10/11/d...e-john-pilger/
Per quanto concerne la letteratura riguardante Saloth Sar (questo il suo vero nome) e i Khmer Rossi, non conosco nulla in particolare, perciò non posso esserti utile.
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
L'unico partito comunista italiano che l'ha celebrato è stato il PMLI
http://www.pmli.it/onoreapolpot.htm
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Per me la costruzione di un Socialismo omnicomprensivo che concernesse non solo l'eliminazione della proprietà privata ma anche la "liberazione dello spirito" non può che essere un qualcosa di estremamente positivo.
L'ausilio degli USA verso i Khmer Rossi è una facezia abbastanza lapalissiana, dal momento che i Khmer Rossi pugnarono prima ed abolirono poi tutto ciò che rappresenta la natura ontologica statunitense (si vegga l'abolizione del danaro). Gli USA sostennero la coalizione di Sihanouk, furono i cinesi ad appoggiare direttamente gli uomini di Pol Pot.
Inoltre, a parte i sacrosanti onori alla lotta del popolo vietnamita contro i colonialisti francesi e gli imperialisti americani, v'è da dire che i vietnamiti si comportarono come potenza coloniale nei confronti del popolo kampucheano, e la loro nazione fu tutto fuorché un esempio di anticapitalismo.
Abbiamo una concezione molto diversa del socialismo. Per me le questioni spirituali rimangono questioni personali, private. Lo stato può avere un ruolo "etico" , ma poco più.
No, il sostegno degli USA verso Pol Pot e i khmer rossi è documentato e, sinceramente, poco importa se si tentò di abolire il denaro.L'ausilio degli USA verso i Khmer Rossi è una facezia abbastanza lapalissiana, dal momento che i Khmer Rossi pugnarono prima ed abolirono poi tutto ciò che rappresenta la natura ontologica statunitense (si vegga l'abolizione del danaro).
Io mi sarei schierato con i vietnamiti. Il settarismo di Pol Pot, semplicemente, lo considero disumano. Tu potrai pensarla diversamente, non c'è dubbio, ma io ho il diritto di sostenere le mie idee. Inoltre, il socialismo deve portare a un miglioramento delle condizioni materiali del proletariato, non alla pauperizzazione dello stesso.Inoltre, a parte i sacrosanti onori alla lotta del popolo vietnamita contro i colonialisti francesi e gli imperialisti americani, v'è da dire che i vietnamiti si comportarono come potenza coloniale nei confronti del popolo kampucheano, e la loro nazione fu tutto fuorché un esempio di anticapitalismo
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Nessuno asserisce che tu debba pensarla alla stregua del sottoscritto, ci mancherebbe. Né tentai in qualsivoglia maniera di modificare le tue idee in merito.
Poi, che il Socialismo kampucheano abbia "peggiorato" le condizioni di vita dei cittadini è un discorso da propaganda occidentale o dei "revisionisti" (che lemma marxista!) vietnamiti e sovietici (i quali avrebbero ben fatto a pensare ai rispettivi popoli).
@LupoSciolto, sarei curioso di sapere il tuo parere sullo scritto seguente:
"Nella gloriosa Repubblica Democratica della Kampuchea non esistevano prigioni nè tribunali. Non c'erano scuole, università, licei, moneta, poste, libri, sport o altre distrazioni. Non era consentito nessuno degli svaghi borghesi nè dei cosiddetti "hobby" individualistici creati dal capitalismo e dal modello americano e occidentale. In una giornata di 24 ore non erano tollerabili i tempi morti. La vita quotidiana era dunque scandita secondo un efficiente criterio militare che imponeva ai contadini-operai della Kampuchea 12 ore di lavoro, 3 di riposo, 2 per i pasti e 7 per il sonno".
Vorrei conoscere anche il parere (scusate se disturbo) di: @Kavalerists, @Avanguardia e @Legionarivs.
Sapete altresì chi fu a scriverlo? Perché non è riportato nel 'leggendario' articolo del Lattanzio.