“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
Come al solito ti sei fatto un autogol clamoroso. Forse non hai letto quello che hai linkato. Eccolo.ostridicolo: ostridicolo:L'inchiesta Why not ha avuto un "enorme risalto mediatico", che ha determinato "una distorta e infedele rappresentazione dall'esterno delle reali e obiettive risultanze delle fonti di prova" facendo dimenticare il vero obiettivo: accertare le responsabilità. E' quanto sostiene il gup di Catanzaro, Abigail Mellace nelle 944 pagine delle motivazioni della sentenza con la quale, al termine del rito abbreviato, ha condannato 8 persone e ne ha assolte altre 34. Della vicenda scrive oggi il Quotidiano della Calabria. Secondo il gup, il clamore ha distolto l'attenzione "dal vero obiettivo dell'inchiesta da tutti osannata e 'salutata' come la prima condanna di un sistema politico che mirava alla realizzazione di personali interessi: accertare l'illeicità o meno della destinazione di ingenti risorse erogate dalla Regione Calabria e individuare tutti i soggetti che in concreto si erano appropriati indebitamente di tali risorse". Un obiettivo che secondo il gup, durante le indagini sarebbe stato "abilmente seppellito da chi aveva interesse a farlo, sotto una miriade di dichiarazioni, propalazioni, coraggiose rivelazioni volte a rappresentare la molto più avvincente, inquietante e 'televisiva' realtà di associazioni segrete, logge deviate, congiure di palazzo, accordi clandestini che dapprima operavano occultamente per monopolizzare la gestione degli appalti e delle risorse e che poi, a indagine avviata, tramavano per distruggere ed annientare da un punto di vista economico e di credibilità chi aveva avuto invece il coraggio di denunciare la realtà del malaffare". Tutto ciò, però, secondo il gup, non avrebbe trovato "alcun conforto probatorio essendo stato sconfessata già nella fase delle indagini preliminari e che ha impedito di analizzare con la necessaria obiettività i vari e inconfutabili elementi di prova che emergevano sin da subito". Elementi che "avrebbero permesso di raggiungere un risultato tale da dimostrare che la Regione e per essa ben individuati soggetti pubblici preposti alla guida e alla direzione di importanti settori amministrativi, con reiterate ma distinte azioni criminose", ha assegnato ai consorzi Brutium e Why Not "appalti e progetti in palese violazione di legge operando consapevolmente e intenzionalmente al fine di procurare alle stesse strutture private un ingiusto vantaggio patrimoniale" per progetti "in gran parte inutili". Caterina Merante, principale teste d'accusa dell'inchiesta avviata dall'ex pm di Catanzaro Luigi de Magistris e poi avocata, e due suoi collaboratori in Why Not, tutti e tre, "fedeli e consapevoli collaboratori di Antonio Saladino, hanno in prima persona intessuto rapporti con esponenti del mondo politico e dirigenziale dai quali hanno ottenuto illecitamente commesse ed appalti". Caterina Merante è stata rinviata a giudizio dallo stesso gup che ha anche trasmesso atti alla Procura per un supplemento di indagine.
Ultima modifica di Dario; 24-10-10 alle 14:17
Cum Feris Ferus
Why Not. Loggia San Marino, Gup: "Dichiarazioni incredibili"
"L'intero castello accusatorio" messo in piedi da Caterina Merante "é crollato in toto". Così il gup Abigail Mellace sintetizza, in un rigo delle 944 pagine di motivazione della sentenza Why not, come e perché quella che da alcuni era stata definita come "la madre di tutte le inchieste", sia finita con una raffica di assoluzioni e proscioglimenti. Un crollo cominciato dalla circostanza della presunta esistenza della Loggia segreta di San Marino, nella quale sarebbe stato coinvolto anche l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Tanto che, afferma la Mellace, le dichiarazioni della Merante al riguardo "non rappresentano oggetto di alcuna imputazione in quanto i fatti di reato che inizialmente erano stati ipotizzati dagli inquirenti, con conseguente iscrizione nel registro degli indagati dei soggetti a cui venivano attribuiti) sono stati stralciati e divenuti oggetto di una richiesta di archiviazione accolta dal gip".
obbistico se tu il re degli autogoal.....L'inchiesta Why not ha avuto un "enorme risalto mediatico", che ha determinato "una distorta e infedele rappresentazione dall'esterno delle reali e obiettive risultanze delle fonti di prova" facendo dimenticare il vero obiettivo: accertare le responsabilità. E' quanto sostiene il gup di Catanzaro, Abigail Mellace nelle 944 pagine delle motivazioni della sentenza con la quale, al termine del rito abbreviato, ha condannato 8 persone e ne ha assolte altre 34. Della vicenda scrive oggi il Quotidiano della Calabria. Secondo il gup, il clamore ha distolto l'attenzione "dal vero obiettivo dell'inchiesta da tutti osannata e 'salutata' come la prima condanna di un sistema politico che mirava alla realizzazione di personali interessi: accertare l'illeicità o meno della destinazione di ingenti risorse erogate dalla Regione Calabria e individuare tutti i soggetti che in concreto si erano appropriati indebitamente di tali risorse". Un obiettivo che secondo il gup, durante le indagini sarebbe stato "abilmente seppellito da chi aveva interesse a farlo, sotto una miriade di dichiarazioni, propalazioni, coraggiose rivelazioni volte a rappresentare la molto più avvincente, inquietante e 'televisiva' realtà di associazioni segrete, logge deviate, congiure di palazzo, accordi clandestini che dapprima operavano occultamente per monopolizzare la gestione degli appalti e delle risorse e che poi, a indagine avviata, tramavano per distruggere ed annientare da un punto di vista economico e di credibilità chi aveva avuto invece il coraggio di denunciare la realtà del malaffare". Tutto ciò, però, secondo il gup, non avrebbe trovato "alcun conforto probatorio essendo stato sconfessata già nella fase delle indagini preliminari e che ha impedito di analizzare con la necessaria obiettività i vari e inconfutabili elementi di prova che emergevano sin da subito". Elementi che "avrebbero permesso di raggiungere un risultato tale da dimostrare che la Regione e per essa ben individuati soggetti pubblici preposti alla guida e alla direzione di importanti settori amministrativi, con reiterate ma distinte azioni criminose", ha assegnato ai consorzi Brutium e Why Not "appalti e progetti in palese violazione di legge operando consapevolmente e intenzionalmente al fine di procurare alle stesse strutture private un ingiusto vantaggio patrimoniale" per progetti "in gran parte inutili". Caterina Merante, principale teste d'accusa dell'inchiesta avviata dall'ex pm di Catanzaro Luigi de Magistris e poi avocata, e due suoi collaboratori in Why Not, tutti e tre, "fedeli e consapevoli collaboratori di Antonio Saladino, hanno in prima persona intessuto rapporti con esponenti del mondo politico e dirigenziale dai quali hanno ottenuto illecitamente commesse ed appalti". Caterina Merante è stata rinviata a giudizio dallo stesso gup che ha anche trasmesso atti alla Procura per un supplemento di indagine.
..........carolei se sa leggere, il gup dice in pratica se lasciavi distinte le cazzate: cupole, loggie etc, dai fatti qualcosa portavi a casa, ti pare poco?
Forse continuiamo a leggere cose diverse o a usare lingue diverse. Prova a leggere tutto l'articolo e forse ti renderai conto che la Merante ha cercato di portare fuori strada l'inchiesta per proteggersi, raccontando un sacco di balle, senza le quali e senza l'avocazione dell'inchiesta sarebbero state scoperte tutte le responsabilità.
8 Condanne e 27 persone tutt'ora indagate non mi sembrano una inchiesta fasulla.
Poi ognuno è libero di pensarla e di leggere gli articoli come vuole. iaociao:
Cum Feris Ferus