Chiesa & Massoneria

[m96m]

gli eventi della vita di Gesucristo non vanno indagati come i fatti di un libro di storia, perché i vangeli non sono documenti storici da valutare in maniera profana, sono stati scritti secondo una logica iniziatica.

Infatti non si comprendono alla luce della semplice ragione calcolante, sennò le date, la genealogia, le concordanze ecc. appaiono tutte sballate.

In realtà gli eventi a cui ti riferisci vanno fatti iniziare intorno al 4 a.C., quando nasce il primo dei due bimbi gesù, ma non è lo stesso che poi morirà crocifisso nel 33 d.C., quello è l'altro... Ma sono cose che non puoi capire se non ti elevi ad un livello superiore di mentalità, spogliandoti del modo consueto di giudicare la storia.
Non ci sono due "interpretazioni", c'è un'unica realtà da capire (no da interpretare) su quest'evento misterioso della venuta mirabile di Cristo sulla terra.

[emv]

eventi della vita di Gesucristo non vanno indagati come i fatti di un libro di storia, perché i vangeli non sono documenti storici da valutare in maniera profana, sono stati scritti secondo una logica iniziatica.

Infatti non si comprendono alla luce della semplice ragione calcolante, sennò le date, la genealogia, le concordanze ecc. appaiono tutte sballate.

In realtà gli eventi a cui ti riferisci vanno fatti iniziare intorno al 4 a.C., quando nasce il primo dei due bimbi gesù, ma non è lo stesso che poi morirà crocifisso nel 33 d.C., quello è l'altro... Ma sono cose che non puoi capire se non ti elevi ad un livello superiore di mentalità, spogliandoti del modo consueto di giudicare la storia.
Non ci sono due "interpretazioni", c'è un'unica realtà da capire (no da interpretare) su quest'evento misterioso della venuta mirabile di Cristo sulla terra.

Vedi? Il problema è metafisico, tu rifiuti di interpretare la realtà attraverso due categorie: materia e spirito, eventi e simboli. Solo professando un unico aspetto del reale (monismo), un credente sincero, quale tu sei, può riuscire quanto hai detto. Perché hai detto che i fatti narrati nei Vangeli sono solo balle. Questo hai detto ma l'ideologia te lo modera e rende accettabile.
E guarda che io per simboli intendo ingranaggi dietro il visibile.

Abbandona il monismo! Vedrai che non perderai nulla, gli darai un sensoe ti arricchirai.

[salve]

Vedi? Il problema è metafisico, tu rifiuti di interpretare la realtà attraverso due categorie: materia e spirito, eventi e simboli. Solo professando un unico aspetto del reale (monismo), un credente sincero, quale tu sei, può riuscire quanto hai detto. Perché hai detto che i fatti narrati nei Vangeli sono solo balle. Questo hai detto ma l'ideologia te lo modera e rende accettabile.
E guarda che io per simboli intendo ingranaggi dietro il visibile.

Abbandona il monismo! Vedrai che non perderai nulla, gli darai un sensoe ti arricchirai.

No, il problema è meta-fico, non metafisico, anche al femminile se vuoi.

Tu rifiuti di vedere la realtà per quella che è, preferendo trincerarti dietro "interpretazioni" duplici che pretendono di sdoppiarla in spirito e materia.
Perché hai detto che il significato dei Vangeli sono solo balle, qualcosa di puramente astratto e teorico, da valutare dualisticamente rispetto ai fatti presunti "storici".
Non ti passa per la mente che il simbolismo stesso si è fatto storia, realtà, carne e sangue, ma l'ideologia te lo modera e rende accettabile.

Abbandona il manicheismo! Vedrai che non perderai nulla, gli darai un senso e ti arricchirai.

[salve]

Non ti sei mai accorto che l'Evangelo di Luca e quello di Matteo parlano di due diversi Gesù?

Se un giorno ti venisse in mente di leggerli, cosa che evidentemente non hai mai fatto, come te la spieghi la discre-Panza tra le due versioni?

I Vangeli dicono sempre la verità, verità di fatti metafisci divenuti storia, quindi come può essere che uno dica il vero e l'altro dica il falso? Ciò non è possibile, perché devono dire entrambi la verità.

E come ti spieghi che i re maghi, seguaci del profeta Zaratustra, abbiano fatto un viaggio lungo lungo per andare a adorare un messia dei Giudei che non c'entra nulla colla loro religgione zoroasrtiana? Puoi spiegarlo solo se ammetti la rincarnazione, non c'è altro modo, non lo trovi.

A tutte queste cose puoi trovare una spiegazzione solo nell'esoterismo, solo qui le troverai e grazie all'esoterismo potrai meditarle in silenzio serbandole nel tuo cuore.

[m96m]

Non ti sei mai accorto che l'Evangelo di Luca e quello di Matteo parlano di due diversi Gesù?

Letti entrambi

Se un giorno ti venisse in mente di leggerli, cosa che evidentemente non hai mai fatto, come te la spieghi la discre-Panza tra le due versioni?

Come sopra, li ho letti.

I Vangeli dicono sempre la verità, verità di fatti metafisci divenuti storia, quindi come può essere che uno dica il vero e l'altro dica il falso? Ciò non è possibile, perché devono dire entrambi la verità.

Ma infatti non c'è contraddizione nei Vangeli, dipende poi a cosa ti riferisci. Puoi farmi delle domande più precise, per favore?

E come ti spieghi che i re maghi, seguaci del profeta Zaratustra, abbiano fatto un viaggio lungo lungo per andare a adorare un messia dei Giudei che non c'entra nulla colla loro religgione zoroasrtiana? Puoi spiegarlo solo se ammetti la rincarnazione, non c'è altro modo, non lo trovi.

ti riporto sui Magi quanto ha scritto il padre M-J. Lagrange, fondatore della Scuola Biblica di Gerusalemme.

La sua è certamente una voce autorevole.

Ecco le sue testuali parole: “Chi erano questi magi? Gli antichi e specialmente gli occidentali li hanno considerati come sacerdoti della religione persiana. È il senso ufficiale della parola, ma tale espressione si usava anche per designare gli astronomi, un po’ anche astrologi, perché in oriente, se si astrae dalla grande scuola di astronomia di Alessandria, non si badava alle stelle e ai pianeti sopra tutto se non per penetrare il destino dei bambini nati sotto questa o quella influenza. La cattiva fama di cui godevano gli astrologhi ha potuto indurre i padri della chiesa a vedere nei magi dell’evangelo sacerdoti persiani. Ma la Persia non è precisamente a oriente della Palestina e i padri che trassero la loro origine dalla terra santa, san Giustino (2° secolo), e sant’Epifanio (4° secolo) fanno venire i magi dall’Oriente, cioè dal paese posto al di là del Giordano, dall’Arabia, il che è bene indicato dalla natura dei loro regali. Questi stessi regali hanno fatto credere a Tertulliano che fossero re perchè il salmo LXXI rappresentava i re degli Arabi e di Saba in atto di portare doni al Messia. La tradizione popolare aggiunge uno splendido equipaggio e li nomina Melchiorre, Gasparre e Baldassare rappresentanti rispettivamente dei Semiti, degli altri di razza bianca e dei negri.

Basta che noi ci rappresentiamo alcuni uomini gravi, occupati dello studio del cielo, bramosi di leggervi l’avvenire e specialmente preoccupati della venuta di un gran re aspettato in quel tempo dagli Ebrei. Gli Ebrei erano, fin da quel tempo molto numerosi in Arabia, dove facevano conoscere le loro speranze e dove era viva forse quella profezia di Balaam del profeta del paese di Moab che aveva annunziato che una stella sarebbe uscita da Giacobbe e uno scettro si sarebbe innalzato da Israele (Nm 24,17). Dai giorni del veggente contemporaneo di Mosè, le vaghe speranze di un gran regno si erano mantenute vivaci. Esse erano anche diffuse in tutto il mondo antico. Il levare di un astro e la venuta di un re erano congiunti nell’opinione pubblica e il primo si riteneva pronostico della seconda. Ora i magi avevano visto levarsi in oriente un astro nuovo, verosimilmente una cometa. Tutti credevano per certo esser quello il presagio di un regno glorioso. I magi pensarono al futuro re degli Ebrei, di cui da loro si narravano cose tanto gloriose. Pensando dunque che egli fosse nato, se ne vennero a Gerusalemme nella città santa del giudaismo, e, poco al corrente delle circostanze e in particolare della feroce gelosia di Erode manifestatasi persino contro i propri figliuoli, senza ambagi espressero la loro intenzione d’andare a rendere omaggio al neonato quando fosse loro indicato il luogo della nascita. Nessuno degli abitanti di quella terra privilegiata avrebbe dovuto ignorarlo” (L’Evangelo di Gesù Cristo, pp. 38-39).

Un altro grande biblista, Giuseppe Ricciotti, scrive: “Matteo non dice quanti fossero i Magi venuti; la tradizione popolare tardiva li credette più o meno numerosi, da un minimo di due a un massimo di una dozzina, ma con preferenza del numero tre suggerito certamente dai tre doni ch’essi offrirono: di questi tre, già da prima del secolo IX, si seppero anche i nomi, Gaspare, Melchiore e Baldassare” (Vita di Gesù Cristo, §. 253).

https://www.amicidomenicani.it/chi-e...la-via-crucis/

A tutte queste cose puoi trovare una spiegazzione solo nell'esoterismo, solo qui le troverai e grazie all'esoterismo potrai meditarle in silenzio serbandole nel tuo cuore.

Ecco, non è necessario scomodare l'esoterismo, le spiegazioni che ho riportato sono più che sufficienti.

[salve]

Letti entrambi



Come sopra, li ho letti.



Ma infatti non c'è contraddizione nei Vangeli, dipende poi a cosa ti riferisci. Puoi farmi delle domande più precise, per favore?



ti riporto sui Magi quanto ha scritto il padre M-J. Lagrange, fondatore della Scuola Biblica di Gerusalemme.

La sua è certamente una voce autorevole.

Ecco le sue testuali parole: “Chi erano questi magi? Gli antichi e specialmente gli occidentali li hanno considerati come sacerdoti della religione persiana. È il senso ufficiale della parola, ma tale espressione si usava anche per designare gli astronomi, un po’ anche astrologi, perché in oriente, se si astrae dalla grande scuola di astronomia di Alessandria, non si badava alle stelle e ai pianeti sopra tutto se non per penetrare il destino dei bambini nati sotto questa o quella influenza. La cattiva fama di cui godevano gli astrologhi ha potuto indurre i padri della chiesa a vedere nei magi dell’evangelo sacerdoti persiani. Ma la Persia non è precisamente a oriente della Palestina e i padri che trassero la loro origine dalla terra santa, san Giustino (2° secolo), e sant’Epifanio (4° secolo) fanno venire i magi dall’Oriente, cioè dal paese posto al di là del Giordano, dall’Arabia, il che è bene indicato dalla natura dei loro regali. Questi stessi regali hanno fatto credere a Tertulliano che fossero re perchè il salmo LXXI rappresentava i re degli Arabi e di Saba in atto di portare doni al Messia. La tradizione popolare aggiunge uno splendido equipaggio e li nomina Melchiorre, Gasparre e Baldassare rappresentanti rispettivamente dei Semiti, degli altri di razza bianca e dei negri.

Basta che noi ci rappresentiamo alcuni uomini gravi, occupati dello studio del cielo, bramosi di leggervi l’avvenire e specialmente preoccupati della venuta di un gran re aspettato in quel tempo dagli Ebrei. Gli Ebrei erano, fin da quel tempo molto numerosi in Arabia, dove facevano conoscere le loro speranze e dove era viva forse quella profezia di Balaam del profeta del paese di Moab che aveva annunziato che una stella sarebbe uscita da Giacobbe e uno scettro si sarebbe innalzato da Israele (Nm 24,17). Dai giorni del veggente contemporaneo di Mosè, le vaghe speranze di un gran regno si erano mantenute vivaci. Esse erano anche diffuse in tutto il mondo antico. Il levare di un astro e la venuta di un re erano congiunti nell’opinione pubblica e il primo si riteneva pronostico della seconda. Ora i magi avevano visto levarsi in oriente un astro nuovo, verosimilmente una cometa. Tutti credevano per certo esser quello il presagio di un regno glorioso. I magi pensarono al futuro re degli Ebrei, di cui da loro si narravano cose tanto gloriose. Pensando dunque che egli fosse nato, se ne vennero a Gerusalemme nella città santa del giudaismo, e, poco al corrente delle circostanze e in particolare della feroce gelosia di Erode manifestatasi persino contro i propri figliuoli, senza ambagi espressero la loro intenzione d’andare a rendere omaggio al neonato quando fosse loro indicato il luogo della nascita. Nessuno degli abitanti di quella terra privilegiata avrebbe dovuto ignorarlo” (L’Evangelo di Gesù Cristo, pp. 38-39).

Un altro grande biblista, Giuseppe Ricciotti, scrive: “Matteo non dice quanti fossero i Magi venuti; la tradizione popolare tardiva li credette più o meno numerosi, da un minimo di due a un massimo di una dozzina, ma con preferenza del numero tre suggerito certamente dai tre doni ch’essi offrirono: di questi tre, già da prima del secolo IX, si seppero anche i nomi, Gaspare, Melchiore e Baldassare” (Vita di Gesù Cristo, §. 253).

https://www.amicidomenicani.it/chi-e...la-via-crucis/



Ecco, non è necessario scomodare l'esoterismo, le spiegazioni che ho riportato sono più che sufficienti.

i re magi erano Maghi.

[m96m]

ma chi è questo Lagrane, un dotto, un veggente, o solo un pallone gonfiato?

«Ma la Persia non è precisamente a oriente della Palestina »
ah perché secondo lagrana sta a occidente?



a parte che si dice "astrologi", non "astrologhi" (ci mette l'hacca per apparire più figo?)
i re magi erano Maghi, ed erano venuti ad omaggiare la reincarnazione del loro profeta persiano. Il resto sono chiacchiere e astrusità ampollose di uno che manco conosce le cose di cui parla, tanto è accecato dal suo stesso dogmatismo.

Guarda che ha detto astrologi, eh.

Comunque chi ho citato è un autorità visto che è stato il fondatore della prestigiosa Scuola Biblica di Gerusalemme.

[salve]

Guarda che ha detto astrologi, eh.

Comunque chi ho citato è un autorità visto che è stato il fondatore della prestigiosa Scuola Biblica di Gerusalemme.

invece ha detto proprio astrologhi coll'hacca, manco leggi quello che posti, ma pensa te...

l'ha scritto coll'hacca a riprova che si atteggia a snob, come quelli che vanno alla prima della Scala

fa il paio con deborah, la prestigiosa squola della puzza sotto al naso.

[m96m]

invece ha detto proprio astrologhi coll'hacca, manco leggi quello che posti, ma pensa te...

l'ha scritto coll'hacca a riprova che si atteggia a snob, come quelli che vanno alla prima della Scala

fa il paio con deborah, la prestigiosa squola della puzza sotto al naso.

Vi è scritto sia astrologi che astrologhi.

Comunque il Padre Lagrange scriveva tra il secolo decimonono e il ventesimo.

[salve]

Vi è scritto sia astrologi che astrologhi.

Comunque il Padre Lagrange scriveva tra il secolo decimonono e il ventesimo.

l'unica cosa che si capisce da quello sproloquio di Lagrana è che scrive "astrologhi" coll'hacca. Il resto non si capisce un tubo.

Chi erano questi magi? booooohhhhhhhhhh

Mistero.