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Utenti non taggabili: the fool, pippo palla e pertica, Querion, Scipione
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Logico che anche questo sarebbe un sistema soggetto ad errori, è la natura umana. Ammetterai però che garantire allo stesso modo per tutti il diritto allo studio è uno spreco di risorse umane, economiche e di tempo. Impiegare queste risorse per un numero più piccolo ma di migliore qualità, rendere le specializzazioni medie, superiori e universitarie realmente affini alla natura dell'individuo studente, guidarlo adeguatamente in tale percorso, renderebbe tutto molto meno suscettibile all'errore e migliorerebbe di N volte la qualità della intelighenzia politica, culturale scientifica, economica.
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Non saprei, io so solo che mi considero una persona piuttosto istruita, ho letto tantissimo, so parlare svariate lingue, sono diplomato in musica, eccellenti conoscenze geografiche e storiche, non un genio della matematica ma me la cavo con i calcoli a mente di base. E comunque amo i lavori di fatica. Amo sentire i muscoli che lavorano, amo muovermi, vedere realizzato qualcosa di concreto. Non potrei mai lavorare in un ufficio a compilare scartofie insignificanti, ma nemmeno a fare ricerca medica a ripetere ogni giorno la stessa manovalanza biochimica nell'attesa di ottenere un risultato. Ho bisogno di vedere concretizzato in qualcosa di tangibile il mio tempo
Quello è un ambiente che mi da la depressione, ma se mi dici di tagliare la legna, spostare massi da un fiume, raccogliere frutta da un albero per me è il massimo della vita.
Mi piacerebbe avere il know how per costruire case dal nulla, come facevano i padri pellegrini in Virginia nel 1600.
Comunque il concetto di lavoro di fatica è piuttosto ambiguo.
Per me non esiste lavoro più di fatica del chirurgo, di fatto un manovale del bisturi, una persona soggetta ad una stress fisico assurdo, a ripetere quotidianamente le stesse azioni manuali.
Un chirurgo logora il suo fisico più di un taglialegna.
@Dario
Veramente come al solito non hai capito niente.
Secondo te è giusto far studiare degli schiavi, per poi farli rimanere schiavi? Se tanto non devi affrancarli, non è più clemente non renderli così consapevoli della loro condizione?
D'altronde tu sei di quella generazione che ha ottenuto quello per cui ha studiato, quindi che ti frega degli altri?
L'importante è che tu possa mantenere il tuo stato e sentirti con la coscienza a posto con la retorica e facendo finta di non capire, struzzo!
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