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  1. #1
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Il peso che grava sulle spalle dello Stato, tramite l'INPS, per pagare le pensioni a tutti coloro che nel prossimo futuro supereranno i 60 anni, lo affosserà definitivamente. Allo stesso tempo va garantita a tutti una vecchiaia "sufficientemente" serena (non si può avere tutto dalla vita!)

    Queste due circostanze sono antitetiche: l'una esclude l'altra. Attualmente. Il dilemma è irrisolvibile. Se poi ci aggiungiamo che nascono sempre meno potenziali lavoratori italiani, e che gli 8 o 9 milioni di stranieri che sono aul nostro territorio invecchieranno anche loro, ci troveremo di fronte a un impegno troppo pesante che porterà questo Paese a decisioni drastiche.

    Prima che succeda il patatrac (e credo io tra venti o trent'anni al massimo) urge fare una riforma radicale dello strumento pensionistico: affidarlo ai privati. Cioè ad ognuno di noi cittadini. In futuro dovrà essere il cittadino italiano a doversi fare carico di prepararsi una "vecchiaia serena". Penso proprio che il bel tempo dello Stato che fa da mamma e da papà non lo rivedremo mai più.

    La rivoluzione pensionistica che ci consentirà di caricarci sulle spalle l'onere e l'onore di preparare ognuno la sua pensione, va coniugata con una parallela rivoluzione del lavoro. Il lavoro non dovrà più essere un fatto aleatorio, che c'è, oppure no, a seconda se uno è fortunato, è bravo, oppure è un incapace. Tutti dovranno essere chiamati a lavorare e non ci saranno scuse: anche gli invalidi, anche chi oggi se ne sta col sedere sulla poltrona a lamentarsi che non ce la fa. Ci sono tanti tipi di lavoro, e ognuno farà un lavoro conforme alle sue possibilità. A partire dal centralinista a finire al minatore.
    proverbi popolari:
    Il medico pietoso fa la piaga puzzolente
    Chi vuole, va; chi non vuole, manda
    Chi sa, fa; chi non sa, insegna
    Chi ha argomenti, spiega; chi non c'ha una mazza, insulta

  2. #2
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Con il compenso per il suo lavoro, ognuno potrà quindi versare un minimo annuale in un programma previdenziale da scegliere liberamente. Ma per poter avere almeno 42 anni di versamenti contributivi, e allo stesso tempo la libertà di poter andare in pensione a 60 anni, non c'è altra alternativa: bisogna iniziare a lavorare a 18 anni! E questo dovrà essere il compito dello Stato: procurare un lavoro a ogni diciottenne, anche part-time, anche due ore al giorno, che gli consenta almeno di mettere da parte la somma da versare per la propria futura pensione.

    Nel resto del tempo i ragazzi avranno modo di completare i loro studi, andare all'università, oppure fare un secondo lavoro che gli completi la giornata. E così si potrà coniugare studio e lavoro, anche perché più si va avanti con la ricerca e gli avanzamenti delle tecnologie, più sarà necessario disporre di una preparazione costantemente aggiornata, e quindi bisogna prepararsi a studiare per tutta la nostra vita attiva, per non restare nel corso degli anni, con una preparazione arretrata non più utilizzabile.

    Il mondo cambia, cambiano le tecnologie, cambiano le competenze, deve cambiare anche la mentalità: fino ad oggi si pensava che la cosa migliore fosse prima studiare e dopo iniziare a lavorare, perché fino a qualche decennio fa la preparazione che la scuola e l'università davano era sufficiente per tutta la vita lavorativa; adesso invece le competenze diventano presto obsolete e bisognerà adattarsi a studiare e lavorare contemporaneamente: lavorare di meno, ima studiare di più. Sempre, fino al meritato riposo.
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  3. #3
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Il peso che grava sulle spalle dello Stato, tramite l'INPS, per pagare le pensioni a tutti coloro che nel prossimo futuro supereranno i 60 anni, lo affosserà definitivamente. Allo stesso tempo va garantita a tutti una vecchiaia "sufficientemente" serena (non si può avere tutto dalla vita!)

    Queste due circostanze sono antitetiche: l'una esclude l'altra. Attualmente. Il dilemma è irrisolvibile. Se poi ci aggiungiamo che nascono sempre meno potenziali lavoratori italiani, e che gli 8 o 9 milioni di stranioeri che sono aul nostro territorio invecchieranno anche loro, ci troveremo di fronte a un impegno troppo pesante che porterà questo Paese a decisione drastiche.

    Prima che succeda il patatrac (e credo io tra venti o trent'anni al massimo) urge fare una riforma radicale dello strumento pensionistico: affidarlo ai privati. Cioè ad ognuno di noi cittadini. In futuro dovrà essere il cittadino italiano a doversi fare carico di prepararsi una "vecchiaia serena". Penso proprio che il bel tempo dello Stato che fa da mamma e da papà non lo rivedremo mai più.

    La rivoluzione pensionistica che ci consentirà di caricarci sulle spalle l'onere e l'onore di preparare ognuno la sua pensione, va coniugata con una parallela rivoluzione del lavoro. Il lavoro non dovrà più essere un fatto aleatorio, che c'è, oppure no, a seconda se uno è fortunato, è bravo, oppure è un incapace. Tutti dovranno essere chiamati a lavorare e non ci saranno scuse: anche gli invalidi, anche chi oggi se ne sta col sedere sulla poltrona a lamentarsi che non ce la fa. Ci sono tanti tipi di lavoro, e ognuno farà un lavoro conforme alle sue possibilità. A partire dal centralinista a finite al minatore.
    Il tutto andrà fatto tenendo conto dei 6.000 miliardi di debito pensionistico a carico dell'INPS

  4. #4
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Tiresia Visualizza Messaggio
    Il tutto andrà fatto tenendo conto dei 6.000 miliardi di debito pensionistico a carico dell'INPS
    Quello è un problema che va risolto con una fase "transitoria", nella quale i due sistemi pensionistici, quello vecchio e quello nuovo, dovranno per forza di cose coesistere, fino ad "esaurimento numerico" dei beneficiari del vecchio sistema.
    proverbi popolari:
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  5. #5
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Quello è un problema che va risolto con una fase "transitoria", nella quale i due sistemi pensionistici, quello vecchio e quello nuovo, dovranno per forza di cose coesistere, fino ad "esaurimento numerico" dei beneficiari del vecchio sistema.
    Questo esaurimento costa appunto 6.000 miliardi

  6. #6
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Quello è un problema che va risolto con una fase "transitoria", nella quale i due sistemi pensionistici, quello vecchio e quello nuovo, dovranno per forza di cose coesistere, fino ad "esaurimento numerico" dei beneficiari del vecchio sistema.
    Questo è quello che in teoria sta già accadendo ora, con le pensioni contributive e il famoso secondo pilastro …. ma è solo una teoria, perché di fatto i contributi che vengono versati oggi dai lavoratori vengono spesi direttamente e fino all’ultimo centesimo per finanziare le pensioni degli attuali pensionati, e con gli stipendi che ci sono non si riesce a finanziarsi anche una pensione privata integrativa , il risultato è che quando gli attuali lavoratori andranno in pensione alla loro pensione dovrà comunque pensarci integralmente lo stato, che ha del resto un vero e proprio debito nei loro confronti , per cui anche tecnicamente i beneficiari della pensione pubblica non possono sparire.
    Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"

  7. #7
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    il "bello" è che il Guiscardo parla al futuro quando invece è già successo, l'INPS è tecnicamente fallita nel 2007 e da allora sta in piedi solo grazie alla fiscalità generale...
    il patatrac è già accaduto...
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

  8. #8
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Robert Visualizza Messaggio
    il "bello" è che il Guiscardo parla al futuro quando invece è già successo, l'INPS è tecnicamente fallita nel 2007 e da allora sta in piedi solo grazie alla fiscalità generale...
    il patatrac è già accaduto...
    L'inpdap è stata la malattia, i dipendenti pubblici sono una palla ai piedi

  9. #9
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da Tiresia Visualizza Messaggio
    Questo esaurimento costa appunto 6.000 miliardi
    Pensa un po' se non si facesse come propongo io, dove si arriverebbe! A 600.000 miliardi!
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  10. #10
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    Predefinito Re: Se si vuole fare la vera riforma delle pensioni...

    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    Questo è quello che in teoria sta già accadendo ora, con le pensioni contributive e il famoso secondo pilastro …. ma è solo una teoria, perché di fatto i contributi che vengono versati oggi dai lavoratori vengono spesi direttamente e fino all’ultimo centesimo per finanziare le pensioni degli attuali pensionati, e con gli stipendi che ci sono non si riesce a finanziarsi anche una pensione privata integrativa , il risultato è che quando gli attuali lavoratori andranno in pensione alla loro pensione dovrà comunque pensarci integralmente lo stato, che ha del resto un vero e proprio debito nei loro confronti , per cui anche tecnicamente i beneficiari della pensione pubblica non possono sparire.
    E', come ben sappiamo tutti, un sistema Ponzi che non potrà reggere a lungo. Inutile cullarsi sul "qualcosa si farà". Non si farà un bel niente, si arriverà ad un punto che lo Stato non sarà più in grado di garantire le pensioni per nessuno.

    Chi aveva ideato questo sistema Ponzi non aveva immaginato che lo squilibrio demografico lo avrebbe fregato: SEMPRE PIU' ANZIANI DA MANTENERE IN PENSIONE E SEMPRE MENO CITTADINI ATTIVI CHE FORAGGIANO LE CASSE DELL'INPS.
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