Originariamente Scritto da …:
“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
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Credo che l’assicurazione pubblica copra l’assistenza anche nel periodo in cui la persona in questione è malata e quindi, ovviamente, non lavora, il suo scopo è quello.
Informatevi meglio presso gli uffici austriaci, non credo proprio sia possibile non ricevere assistenza sanitaria con l’assicurazione pubblica che è, ripeto, obbligatoria quindi di sicuro questa persona ce l’ha. In caso contrario credo non avrebbe potuto nemmeno avere la residenza in Austria.
Per quanto riguarda le assicurazioni private, basta pagare.
Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
Per avere la residenza in Austria basta iscriversi all’AIRE, non serve avere un lavoro.
Chi non ha lavoro non ha nemmeno un’assicurazione, eccetto per i primi 42 giorni.
Si può assicurarsi privatamente con lo stato, 116 euro al mese per un periodo non inferiore a 6 mesi, ma da quel che ne so, l’assicurazione vale solo per l’Austria.
Non è proprio così, non coprono tutte le spese.
Non coprono il viaggio di ritorno.
Mi sono informata.
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Bah io leggo che per avere la residenza in Austria occorre presentare un documento che certifichi il domicilio in Austria, il contratto di lavoro o in alternativa la prova che si è in grado di mantenersi da soli, la prova che si è aperto un conto corrente in Austria e il codice fiscale; se la permanenza in Austria dura più di tre mesi occorre presentare un documento che certifichi il possesso di un lavoro e quindi il diritto a una copertura sanitaria.
Il datore di lavoro ha il preciso obbligo di pagare l’assicurazione al suo dipendente, che viene fornito del numero di previdenza sociale.
Forse non ho compreso bene la situazione: pensavo stessi parlando di una persona che lavora stabilmente da anni in Austria, attualmente impossibilitata a lavorare, e che ritiene di non aver diritto alle cure sanitarie in Austria, ragion per cui viene a chiederle in Italia…non credo sia possibile una situazione del genere, a meno che in Austria l’illegalita’ sia molto diffusa.
Poi bisogna vedere come sono le norme relative, tuttavia non credo che un breve periodo di disoccupazione possa inficiare il diritto all’assistenza per cui si è pagato per anni ( anzi, la previdenza sociale dovrebbe coprire anche la disoccupazione).
Il viaggio di ritorno ?
Ultima modifica di Dario; 27-11-22 alle 14:26
Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
Giusto, @novis
Non è necessario, io avevo aperto il c/c senza avere un lavoro.
Forse adesso le cose sono cambiate.
Il codice fiscale serve.
La puoi fare anche da solo.
Paghi un tot al mese.
Non sempre, dipende se sei dipendente o sei Geringfügig.
Nel secondo caso il datore di non è obbligato a pagare l’assicurazione sanitaria.
Sì, circa cosi.
No, non è cosi.
La persona è venuta in Italia per una specie di vacanza.
È disponibile a pagare l’assicurazione privata.
Ma non ce n’è una valida.
Vale 42 giorni, dopo di che la persona non è più assicurata in nessun modo.
La mia domanda è: come è possibile che un cittadino italiano debba pagarsi le cure in caso di bisogno?
Non si parla di visite o esami vari, si parla di cure necessarie.
Allora l’Italia è diventata come l’America?
Se hai un’assicurazione ti curano gratis, se non hai, ti presentano un conto salato?
Dimmi, qual è la differenza tra la persona in questione e uno studente, un fruitore di rdc, uno che non ha mai lavorato, evasore fiscale, inoccupato, migrante che non lavora, clandestino e così via.
Nessuno di quelle persone paga le tasse, ma viene assistito solo perché è cittadino italiano o perché proviene da certi paesi, ho capito bene?
Sì. L’assicurazione privata deve ( dovrebbe) coprire anche il viaggio di ritorno nel paese di residenza.
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Teniamoci stretti, che c'è vento forte.
Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
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La persona in questione non ha la tessera sanitaria italiana perché è scaduta.
Essendo residente all’estero non le è stata fornita una nuova.
Malandrina, essere iscritti al SSN non porta soldi allo stato.
Nessuno vuole essere assistito a gratis, ma se nemmeno assicurazioni privati offrono alternative, cosa si fa?
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Aveva la tessera sanitaria italiana, quella che hai anche tu.
Ma è scaduta qualche anno fa.
Non le è stata spedita una nuova perché era residente all’estero.
È stata all’ufficio migranti, le è stato detto che non le danno nulla, deve richiedere tutto tramite mail.
Le impiegate sono poco preparate, alle domande mirate non sanno rispondere.
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È iscritta oppure no?
Se è iscritta, per avere la nuova tessera sanitaria deve rivolgersi all'Agenzia delle Entrate.
https://www.agenziaentrate.gov.it/po...codice-fiscale
Comunque a me sembra strano che una persona residente in un paese UE non abbia una copertura sanitaria di qualche tipo. Se ha bisogno di cure in Austria come fa?
Teniamoci stretti, che c'è vento forte.
Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
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