Originariamente Scritto da
Roberto il Guiscardo
Per quanto riguarda il Meridione, i Borboni avevano molta cura delle opere previsionali, avevano ingegneri idraulici capacissimi (gli stessi che hanno costruito l'acquedotto Carolino, quello che prende l'acqua dalle sorgenti del Monte Taburno (zona ricchissima di acque sotterranee) per alimentare il complesso industriale di San Leucio, e anche la Reggia di Caserta), che hanno progettato e costruito i "Regi Lagni", un reticolo di canali rettilinei che si estendono per oltre 1000 Kmq e proteggevano la città metropolitana di Napoli e le province di Caserta, Avellino e Benevento per tenere sotto controllo le acque delle colline sarnesi.
Poi sono arrivati i Sabaudi, il Regno dei Borboni è sparito, ma la cosa peggiore è che sono spariti gran parte degli abitanti di quel Regno, compresi i tecnici e quelli che possedevano le conoscenze dei territori: molti morti, semplicemente, molti altri emigrati in America.
E le successive due grandi guerre mondiali hanno contribuito allo stesso modo (tanti morti e tantiissimi emigrati!) allo spopolamento di questi territori. Sono sparite le persone che "sapevano", che erano coscienti dei pericoli e conoscevano gli strumenti.
Nel secondo dopoguerra, anche grazie ai dollari americani, c'è stata una ricostruzione selvaggia; ma a costruire sono stati i nipotini di questi saggi: gente assolutamente inconsapevole di tutto, senza memoria e senza conoscenze antiche. Si sono buttati a costruire perfino quelli che facevano i salumieri, i macellai (con tutto il rispetto per questi mestieri) e che di costruzioni non sapevano un emerito tubo! I costruttori dell'anteguerra disponevano di operai professionali, di carpentieri che erano dei veri maestri, capaci di tirarti su delle scale a 3 rampe utilizzando il sistema delle volte a contrasto, cosa che adesso te lo sogni! L'utilizzo dell'acciaio con il calcestrutto ha semplificato tutto e i "costruttori" del dopoguerra si convinsero che bastava buttare qualche bacchetta di ferro nel calcestruzzo, e potevi fare quello che volevi. E dove volevi: vedevano torrentelli scorrere con un rivolo verso il mare e pensavano che sarebbero sempre stati così. Eppure se solo avessero letto un po' la storia della mia città, avrebbero saputo che gli edifici attuali sono stati costruiti al di sopra di frane e alluvioni, e che a causa di questo la città si è sollevata nel corso dei secoli perlomeno di una decina di metri.
La memoria corta dei costruttori degli anni '50 e '60 non era quindi una questione di memoria corta, ma di mera e crassa ignoranza. Poveretti, non c'era più chi li potesse indirizzare, istruire, guidare...
Ma adesso, dopo 70 anni, possiamo dire che sbagliare è umano, ma perseverare nell'errore diventa diabolico! Adesso si sa, si conoscono i rischi, i pericoli, abbiamo conoscenze geologiche mai avute nella storia dell'umanità... e facciamo ancora queste cacate!
Quando, riguardo ai disoccupati e a quelli del RdC, a chi diceva che non c'è lavoro, rispondevo che il lavoro c'è, e ce n'è tantissimo da fare.