Un Gran Giurì per le violazioni dei diritti umani commesse durante la pandemia sarà messo nei prossimi giorni a disposizione dei cittadini: potranno denunciare quanto subito tramite un portale web e avvalendosi di una squadra di professionisti esperti. L’iniziativa è del comitato organizzatore del referendum no Green pass, appositamente ricostituitosi nelle persone di Olga Milanese (avvocato del Foro di Salerno, presidente dell’associazione Umanità e ragione), Francesco Benozzo (docente di filologia dell’ateneo Alma Mater Studiorum di Bologna, fondatore dell’Oss-Osservatorio contro la sorveglianza di Stato) e Luca Marini (docente di diritto internazionale all’Università La Sapienza di Roma, fondatore del Cieb-Comitato internazionale per l’etica della biomedicina). Si legge nel loro comunicato stampa: “Per arginare la tentazione di cercare facili accomodamenti, promuovere la pacificazione nazionale post emergenziale, trasformare l’intero affaire Covid nell’italico ‘chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato’, creiamo un Gran Giurì incaricato di raccogliere ed esaminare, in via preliminare e pubblicamente, le prove che i cittadini vorranno sottoporre per dimostrare i danni psico-fisici sofferti a causa delle misure di gestione del Covid. Se le prove saranno ritenute sufficienti, il Gran Giurì deferirà i presunti responsabili alla Corte penale internazionale o a quei tribunali nazionali che, in base al principio di universalità della giurisdizione penale, vorranno giudicare quanti abbiano ideato o avallato l’imposizione di lockdown esiziali, la persecuzione mirata di categorie professionali, la soppressione selettiva di diritti e libertà fondamentali, la somministrazione coatta di un farmaco sperimentale dagli effetti incerti e insicuri che taluni ancora oggi si ostinano a definire ‘vaccino’ nonché l’introduzione di un abietto strumento di controllo sociale denominato Green pass, vero obiettivo delle politiche di stampo totalitario sdoganate dal Covid”.
Avanti tutta.