Si sa che la via politica parlamentare, in Italia come in altri paesi occidentali, sembra più che mai incapace di dare la svolta necessaria di fronte ai gravissimi problemi del nostro tempo. Dimostrazione di questo è l'attuale governo che, pur essendo bollato di "estrema destra" dalla stampa estera e di casa, applica in realtà una politica ultra-conformista : atlantismo, europeismo, liberismo, ecc.
Cosi è nata e sta nascendo in molti la tentazione di una via politica non-parlamentare, che non sia la solita battaglia su posizioni già perse. Si tratta al contrario di spingere la ruota del tempo in modo da pervenire prima al disastro, quando ancora c'è speranza che, a disastro avvenuto, le poche forze restanti possano bastare a rigirare la frittata.
Credo che la forma ideologica di questo accelerazionismo sia, nel versante di "destra", il cosidetto "neo-nazismo". Resta allora da capire cos'è in fondo questo nuovo "nazismo" e cosa si deve intendere specificamente nel caso italiano con questa parola.
Mi propongo di parlarne in questa sede, se possibile non nelle modalità di una presentazione esterna, ma in quelle del dialogo partecipato, con persone che si ritengono, più o meno, vicine alle posizioni sopra evocate.