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  1. #11
    Banzai
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Su questo avrei qualche riserva, per usare un eufemismo. Senza voler fare un discorso alla Black Lives Matter, che mi ripugna, va detto che è stata l'importazione massiccia di negri come manodopera schiavista ad aver creato l'enorme problema di dover gestire una società multirazziale creata artificiosamente e senza alcun radicamento storico profondo. La segregazione legale fu per tanti anni un male minore rispetto alla prospettiva di una promiscuità razziale generalizzata, ma era un freno che scontava in se stesso una debolezza dovuta ad una tara struttuale agli stessi Stati Uniti d'America.
    dunque in effetti gli USA tentarono di sbarazzarsi nei negri regalando loro unintero stato africano, ossia la Liberia ( La storia della Liberia come entità politica comincia con l'arrivo dei coloni afroamericani che stabilirono una colonia di "liberi uomini di colore" sulle sue coste nel 1822 sotto il controllo della American Colonization Society. Le radici storiche in cui una certa maggioranza degli odierni liberiani ritrova la sua identità, comunque, affondano nelle differenti tradizioni dei numerosi gruppi tribali in cui si dividevano le tribù indigene: i coloni dovettero infatti affrontarle per guadagnare uno spazio sulla costa africana ed estendere successivamente il loro controllo sulle regioni interne. (https://it.wikipedia.org/wiki/Liberia) ma con risultati a dir poco disastrosi. i WASPs hanno governato saggiamente gli USA fino agli inizi anni settanta poi è cambiato il vento politico e si è dato spazio ovunque ai negri di ogni estrazione sociale utilizzano l' italico piagni e fotti, se ci fai caso in tutti i film americani le posizioni di comando sono sempre ricoperte da negri. Successivamente per avere altra manodopera a basso costo gli USA hanno di fatto aperto le frontiere agli ispanici che ovviamente hanno inziato a rimpiazzare i negri , specialmente nel mondo del crimine e nelle forze armate. Possiamo aggiungere che le sette che comandano ralmente la politica americana ora governano pure la UE il cui tessuto sociale viene sistematicamente modellato sullo stampo di quello statunitense,

  2. #12
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    [MENTION=8446]
    Questo forse è un po' fuori tema, però così penso di averti dato qualche elemento in più per valutare l'odierna situazione italiana. In generale, c'è ancora fiducia sufficiente nel fatto che i problemi generati dalle ondate di allogeni extraeuropei possano avere una soluzione politica ordinaria, per quanto gravi essi siano.
    Grazie tutto molto chiaro. Mi conferma che l'Italia è indietro rispetto ad alti paesi d'Europa occidentale riguardo a quel che alcuni chiamano la Grande sostituzione e quindi alle problematiche che derivano da questo fenomeno.

    Citazione Originariamente Scritto da Troll Visualizza Messaggio
    allora l'alienazione capitalistica ogni tanto lo produce qualcosa di bello
    Sarebbe come dire che una foresta che brucia ogni tanto ti permette di accendere una sigaretta. Scherzi a parte il punto è sempre quello : sono affascinato dall'incapacità della DR di andare al cuore del problema. Se vuoi "difendere la razza" devi trascendere la logica del mercato, cioè è affermare una mediazione tra uomini che non è la cosa (la merce) come contenitore di valore astratto. Questa nuova mediazione da vita ad una forma comunitaria. Ma la DR non ci arriva. Non è che lo rifiuta in cognizione di cosa, è proprio che non arriva alla concettualizzazione del problema. De Benoist per le sue vie tortuose ci è arrivato, ma arrivandoci ha perso la sua clientela di partenza ed ora è finito in mezzo al nulla.

    Citazione Originariamente Scritto da Sparviero Visualizza Messaggio
    Una volta che gli utili idioti saranno diventati superflui, a quel punto salteranno i freni perché diventera' matematicamente impossibile opporsi in maniera "legale" o anche solo nonviolenta, e da li' apriti cielo, nulla di piu' pericoloso di un branco di negri sanguinari col potere assoluto: Haiti e' il peggior merdaio del pianeta da quando i negri si sono ribellati, han deciso che comandavano loro, con annesso massacro e barbarie varia.
    Da quanto ne so non c'è questa salita al potere dei "negri sanguinari". Le identity politics sono una cosa e il potere è un altra cosa. Il potere lo vedo nella finanza, nell'industria, nei piani alti dell'apparato statale. Siamo nel piccolo mondo dell' 1%, non in quello della star NBA.
    Inoltre la minorazione del peso wasp deriva dall'immigrazione latino-americana. Anche questi sono sanguinari ?

    Non ti pare un pò paranoica questa idea che sotto sotto le minoranze stanno preparando un grande massacro ? Se erano cosi capace di intento strategico a larga scala, perché non si sono già guadagnate da tempo posizioni di commando nell'economia ?


    Citazione Originariamente Scritto da Saburosakai Visualizza Messaggio
    negli USA le cose andavano per il verso giusto fino a quando governavano i WASPs
    Chi governa oggi in USA ? Cosa farebbero in wasp che non è fatto oggi ? Per esempio riguardo la Cina o la Russia ? Da quando, più precisamente, non governano più i wasp ?
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  3. #13
    Banzai
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Grazie tutto molto chiaro. Mi conferma che l'Italia è indietro rispetto ad alti paesi d'Europa occidentale riguardo a quel che alcuni chiamano la Grande sostituzione e quindi alle problematiche che derivano da questo fenomeno.



    Sarebbe come dire che una foresta che brucia ogni tanto ti permette di accendere una sigaretta. Scherzi a parte il punto è sempre quello : sono affascinato dall'incapacità della DR di andare al cuore del problema. Se vuoi "difendere la razza" devi trascendere la logica del mercato, cioè è affermare una mediazione tra uomini che non è la cosa (la merce) come contenitore di valore astratto. Questa nuova mediazione da vita ad una forma comunitaria. Ma la DR non ci arriva. Non è che lo rifiuta in cognizione di cosa, è proprio che non arriva alla concettualizzazione del problema. De Benoist per le sue vie tortuose ci è arrivato, ma arrivandoci ha perso la sua clientela di partenza ed ora è finito in mezzo al nulla.



    Da quanto ne so non c'è questa salita al potere dei "negri sanguinari". Le identity politics sono una cosa e il potere è un altra cosa. Il potere lo vedo nella finanza, nell'industria, nei piani alti dell'apparato statale. Siamo nel piccolo mondo dell' 1%, non in quello della star NBA.
    Inoltre la minorazione del peso wasp deriva dall'immigrazione latino-americana. Anche questi sono sanguinari ?

    Non ti pare un pò paranoica questa idea che sotto sotto le minoranze stanno preparando un grande massacro ? Se erano cosi capace di intento strategico a larga scala, perché non si sono già guadagnate da tempo posizioni di commando nell'economia ?




    Chi governa oggi in USA ? Cosa farebbero in wasp che non è fatto oggi ? Per esempio riguardo la Cina o la Russia ? Da quando, più precisamente, non governano più i wasp ?
    vedi mio poste precedente, il focus è sul governo della società americana e non sulla sua politica estera

  4. #14
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Saburosakai Visualizza Messaggio
    dunque in effetti gli USA tentarono di sbarazzarsi nei negri regalando loro unintero stato africano, ossia la Liberia ( La storia della Liberia come entità politica comincia con l'arrivo dei coloni afroamericani che stabilirono una colonia di "liberi uomini di colore" sulle sue coste nel 1822 sotto il controllo della American Colonization Society. Le radici storiche in cui una certa maggioranza degli odierni liberiani ritrova la sua identità, comunque, affondano nelle differenti tradizioni dei numerosi gruppi tribali in cui si dividevano le tribù indigene: i coloni dovettero infatti affrontarle per guadagnare uno spazio sulla costa africana ed estendere successivamente il loro controllo sulle regioni interne. (https://it.wikipedia.org/wiki/Liberia) ma con risultati a dir poco disastrosi. i WASPs hanno governato saggiamente gli USA fino agli inizi anni settanta poi è cambiato il vento politico e si è dato spazio ovunque ai negri di ogni estrazione sociale utilizzano l' italico piagni e fotti, se ci fai caso in tutti i film americani le posizioni di comando sono sempre ricoperte da negri. Successivamente per avere altra manodopera a basso costo gli USA hanno di fatto aperto le frontiere agli ispanici che ovviamente hanno inziato a rimpiazzare i negri , specialmente nel mondo del crimine e nelle forze armate. Possiamo aggiungere che le sette che comandano ralmente la politica americana ora governano pure la UE il cui tessuto sociale viene sistematicamente modellato sullo stampo di quello statunitense,
    Per sapere chi comanda non devi guardare i film, devi guardare chi produce i film. Ed oltre l'industria culturale, devi guardare com'è distribuita la ricchezza totale. Allora vedi che gli USA sono una società di classe dove la mobilità sociale - a dispetto del sogno americano - non è tanto diversa di quella in Italia. Non esiste una grande borghesia nera, anche se poco a poco alcuni neri vanno a costituire una classe intermedia. E grazie dopo secoli di dominazione non ci vedo niente di strano. Cosi come tra i poveracci sbarcati con le navi inizio ventesimo secolo, provenienti dal nostro Mezzogiorno, alcuni si sono fatti un posto nella middle-class. Ma prima anche loro hanno dato vita ad organizzazioni criminali, e tanti sono entrati nei pompieri, nella polizia, ed in genere nel servizio dello Stato, esattamente come in Italia Feltri si lamenta nel suo giornale perché "comandano i terroni" quando invece è vero il contrario, in Italia comanda tutto(anche il campionato di calcio) la borghesia industriale nordista. Ma l'entrata nel servizio dello Stato è spesso solo il primo passo di un ascensione sociale multi-generazionale. Sono strategie individuali, dettate dalla difficoltà di entrare nel settore privato perché non si hanno le raccomandazioni, o perché si è originario di un posto sul quale pesano pregiudizi.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  5. #15
    Banzai
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Per sapere chi comanda non devi guardare i film, devi guardare chi produce i film. Ed oltre l'industria culturale, devi guardare com'è distribuita la ricchezza totale. Allora vedi che gli USA sono una società di classe dove la mobilità sociale - a dispetto del sogno americano - non è tanto diversa di quella in Italia. Non esiste una grande borghesia nera, anche se poco a poco alcuni neri vanno a costituire una classe intermedia. E grazie dopo secoli di dominazione non ci vedo niente di strano. Cosi come tra i poveracci sbarcati con le navi inizio ventesimo secolo, provenienti dal nostro Mezzogiorno, alcuni si sono fatti un posto nella middle-class. Ma prima anche loro hanno dato vita ad organizzazioni criminali, e tanti sono entrati nei pompieri, nella polizia, ed in genere nel servizio dello Stato, esattamente come in Italia Feltri si lamenta nel suo giornale perché "comandano i terroni" quando invece è vero il contrario, in Italia comanda tutto(anche il campionato di calcio) la borghesia industriale nordista. Ma l'entrata nel servizio dello Stato è spesso solo il primo passo di un ascensione sociale multi-generazionale. Sono strategie individuali, dettate dalla difficoltà di entrare nel settore privato perché non si hanno le raccomandazioni, o perché si è originario di un posto sul quale pesano pregiudizi.
    ai negri è stato concesso di accedere alla fascia della piccola e media borghesia unicamente per fargli fare da "cuscinetto" tra i bianchi ed i chicanos

  6. #16
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Su questo avrei qualche riserva, per usare un eufemismo. Senza voler fare un discorso alla Black Lives Matter, che mi ripugna, va detto che è stata l'importazione massiccia di negri come manodopera schiavista ad aver creato l'enorme problema di dover gestire una società multirazziale creata artificiosamente e senza alcun radicamento storico profondo. La segregazione legale fu per tanti anni un male minore rispetto alla prospettiva di una promiscuità razziale generalizzata, ma era un freno che scontava in se stesso una debolezza dovuta ad una tara struttuale agli stessi Stati Uniti d'America.
    Da un lato hai ragione, dall'altro nessuno mai ti ascolterà su questo: i mitici "Fifties" non erano il Paradiso, ma rimangono tanto migliori del merdajo attuale da far poca differenza.
    Hitler or Hell.

  7. #17
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Da quanto ne so non c'è questa salita al potere dei "negri sanguinari". Le identity politics sono una cosa e il potere è un altra cosa. Il potere lo vedo nella finanza, nell'industria, nei piani alti dell'apparato statale. Siamo nel piccolo mondo dell' 1%, non in quello della star NBA.
    Ti ho appunto detto di aspettare un decennio circa, al momento bisogna ancora salvare un minimo (moooolto minimo) di apparenza.
    Ma già negli ultimi due anni abbiamo visto la politica ufficiale scansarsi se non direttamente incoraggiare le rivolte omicide dei negri, e si parla di far votare criminali e assassini da dietro le sbarre

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Inoltre la minorazione del peso wasp deriva dall'immigrazione latino-americana. Anche questi sono sanguinari ?
    Due lettere e due numeri: MS-13.
    Ma saranno i negri la miccia della bomba, chiaramente.

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Non ti pare un pò paranoica questa idea che sotto sotto le minoranze stanno preparando un grande massacro ? Se erano cosi capace di intento strategico a larga scala, perché non si sono già guadagnate da tempo posizioni di commando nell'economia ?
    No, frena, parliamo di gente che non saprebbe organizzare l'ordinazione di una pizza a domicilio, figuriamoci un piano pluriennale.

    Semplicemente, ad un certo punto avranno tutto il potere, nessuno a poterli fermare, e faranno quello che gli pare, il che non finirà bene per nessuno.
    Come un cane che si mette a cagare in tutte le stanze di casa quando si rende conto che il padrone non ritornerà a sgridarlo, ma più cruento.
    Hitler or Hell.

  8. #18
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Personalmente me ne fotto. Io mi trovo bene tra chi ha comportamenti anti-sociali, del resto io stesso non è che sia tutta sta crema di buon costume socializzato altrimenti non sarei qui su un forum di Destra Radicale, e se c'è da indurirsi il muso e far girare qualche cazzotto volante non mi tiro indietro, essendo per altro cresciuto in un quartiere multiculturale. Le mie corsette per sfuggire ai branchi di magrebini che ti inseguono per strada il sabato sera me le sono fatte e non le rimpiango più di tanto. Anche il maroccame che in questi giorni si sta rendendo responsabile di gesti di vandalismo in giro per le città italiane non mi tocca, mi infastidisce molto di più la totale incapacità che il popolo italiano ha di reagire a quelle che in fondo in fondo sono soltanto manifestazioni di giovane vitalismo barbaro sullo sfondo di una nazione vecchia, paurosa ed edonista.
    Detto questo, è difficile che questi posti siano molto favorevoli a chi vuole crescere una famiglia, o a donne e bambini. Il white flight in salsa italica è già in atto, qui ed ora, basterebbe conoscere un minimo il mercato immobiliare per accorgersene. Siccome il processo non sembra avere un freno, è possibile che tra qualche decennio l'emigrazione si trasformerà da un traslocare tra quartieri a uno spostarsi in comuni e città diverse.
    Del resto Torino è già oggi la Detroit italiana dal punto di vista del declino post-industriale, che possa declinare in senso etnico come la sua controparte americana è un'opzione ragionevole.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  9. #19
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Saburosakai Visualizza Messaggio
    ai negri è stato concesso di accedere alla fascia della piccola e media borghesia unicamente per fargli fare da "cuscinetto" tra i bianchi ed i chicanos
    Non so. Mi pare che mediamente i chicanos hanno superato i neri sulla scala sociale.

    Citazione Originariamente Scritto da Sparviero Visualizza Messaggio
    Due lettere e due numeri: MS-13.
    Ma saranno i negri la miccia della bomba, chiaramente.
    Ma che cosa determinerà secondo te le condizioni dell'esplosione ? Lo squilibrio demografico ? la crisi economica ? Perché mi sembra che la società US non è nuova alla violenza, anzi è una società estremamente violenta rispetto all'Italia per esempio. E negli anni ha anche dimostrato di saper arginare (relativamente) il crimine in città come NY.
    Inoltre secondo me le forme estreme della violenza che si vedono in America centrale, quelle delle mara, è funzione del fallimento dello Stato locale. In una società dove le donne hanno un minimo di autonomia e controllo (planning) e dove l'investimento educativo per i bambini è alto, questi non si fanno i disegni sulla faccia per andare a macellare la gente in giro.

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    quelle che in fondo in fondo sono soltanto manifestazioni di giovane vitalismo barbaro sullo sfondo di una nazione vecchia, paurosa ed edonista.

    Del resto Torino è già oggi la Detroit italiana dal punto di vista del declino post-industriale, che possa declinare in senso etnico come la sua controparte americana è un'opzione ragionevole.
    Molto interessante. Condivido a proposito della nazione vecchia. Nel fondo mi chiedo se è possibile fare un parallelo con le ondate di meridionali. In un documentario uno di questi operai, negli anni 60, alla domanda sul perché girava con un coltello in tasca, risponde con l'accento di giù "meglio il tribunale che un bel funerale". Oggi forse questo rispettabile signore vota per la Lega. Non voglio fare la lezione sul tema "quando gli albanesi eravamo noi" ma chiaramente ci si specchia nel fenomeno. Se eravamo l'Italia con 4 o 5 bambini per donna, con le case troppo piccole e poco numerose, questi bambini stavano in mezzo alla strada con tutto quel che ne deriva. Invece i bambini sono chiusi in casa e nella strada ci sono arrivati altri giovani, più poveri, più terroni di quelli di una volta.

    Per il white flight in Italia la vedo dura : l'Italia è tutta città, almeno al nord. Al sud ci sono spazi meno "sostituiti" ma sempre sud si tratta, e i nordisti non ci andranno mai. Se hanno ragione i pessimisti succede che con gli anni non solo se ne tornano i rumeni a casa loro, ma si portano anche i parenti e amici italiani.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  10. #20
    Nazbol-Ciucé
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    Predefinito Re: Verso una migrazione dei razzisti italiani?

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Molto interessante. Condivido a proposito della nazione vecchia. Nel fondo mi chiedo se è possibile fare un parallelo con le ondate di meridionali. In un documentario uno di questi operai, negli anni 60, alla domanda sul perché girava con un coltello in tasca, risponde con l'accento di giù "meglio il tribunale che un bel funerale". Oggi forse questo rispettabile signore vota per la Lega. Non voglio fare la lezione sul tema "quando gli albanesi eravamo noi" ma chiaramente ci si specchia nel fenomeno. Se eravamo l'Italia con 4 o 5 bambini per donna, con le case troppo piccole e poco numerose, questi bambini stavano in mezzo alla strada con tutto quel che ne deriva. Invece i bambini sono chiusi in casa e nella strada ci sono arrivati altri giovani, più poveri, più terroni di quelli di una volta.

    Per il white flight in Italia la vedo dura : l'Italia è tutta città, almeno al nord. Al sud ci sono spazi meno "sostituiti" ma sempre sud si tratta, e i nordisti non ci andranno mai. Se hanno ragione i pessimisti succede che con gli anni non solo se ne tornano i rumeni a casa loro, ma si portano anche i parenti e amici italiani.
    La questione dell'immigrazione interna è anche più interessante di quanto tu abbia detto. Ultimamente ragionavo sul fatto che il Piemonte fosse, prima delle enormi immigrazioni del dopoguerra, una regione relativamente popolosa, e che dopo queste immigrazioni enormi non abbia affatto aumentato la propria percentuale di popolosità sul resto del paese. Se così fosse sarebbe segno inequivocabile di uno sfascio culturale al quale ha fatto seguito uno sfascio demografico, e la storia della mia famiglia lo dimostra appieno, con il mio lato nativo piemontese costituito da ridondanti generazioni miseramente costituite da figli unici o due fratelli al massimo fin dalla fine dell'ottocento e il mio lato veneto il cui ceppo proletario ha disseminato l'intero Nord Italia di figli e figlie.
    Questo ovviamente significa che il futuro dell'Italia, posto che oggi è l'intera nazione e non una sola regione ad essersi demograficamente sconquassata, sarà molto simile al futuro del Piemonte, che è una regione notoriamente svuotata di qualsivoglia riferimento alla cultura locale con l'esclusione di ciò che può essere artificialmente tenuto in piedi. Oggi Torino è un mix di Reggio Calabria, Napoli e Catanzaro con un tocco di Casablanca e Mogadishu, che non guasta mai, con la Piemontesità ridotta a un polveroso manufatto museale (Milano, da questo punto di vista, è identica). L'Italia intera sarà probabilmente ridotta a uno stato del genere entro il voltare del prossimo secolo. Realtà più disastrate delle nostre, come quelle inglesi, già manifestano degli iniziali veri e propri cambi linguistici, con i vernacoli afro-jamaicani e compagnia che entrano nelle parlate londinesi. L'unica cosa che potrà limitare il danno è il fatto che oggi la cultura popolare è il prodotto di una centralizzazione industriale che poi viene dato in pasto ai consumatori per tramite di televisioni e vie mediatiche alternative. Se questa continuerà a darsi una patina di italianità allora questa stessa patina potrà sopravvivere ancora nelle menti dei futuri cyborg che popoleranno le strade del Paese.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

 

 
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