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https://www.lefigaro.fr/flash-actu/l...opeen-20230204L'ambasciatore francese in Marocco prende le distanze da una risoluzione del Parlamento europeo
Una recente risoluzione del Parlamento europeo che condanna il deterioramento della libertà di stampa in Marocco "non impegna la Francia", secondo il suo ambasciatore in Marocco, mentre Parigi è accusata di aver orchestrato una campagna anti-marocchina a Bruxelles.
"La risoluzione del Parlamento europeo non impegna in alcun modo la Francia", ha dichiarato Christophe Lecourtier in un'intervista in prima pagina questo fine settimana al settimanale francofono Tel Quel , dopo che il voto ha scatenato un'ondata di freddo tra Rabat e Parigi .
“Siamo responsabili delle decisioni delle autorità francesi, il Parlamento europeo è lontano dalla nostra autorità, si tratta di personalità che sono state elette”, spiega il diplomatico appena entrato in carica a fine dicembre. “Il governo francese non può essere ritenuto responsabile per gli eurodeputati”, insiste Lecourtier.
Il 19 gennaio il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza una risoluzione che invita le autorità marocchine a “rispettare la libertà di espressione e la libertà dei media” ea porre fine alle “molestie nei confronti di tutti i giornalisti”.
Diversi giornalisti indipendenti e dell'opposizione sono stati condannati per accuse sessuali, che secondo le ONG per i diritti umani sono state "fabbricate" dalle autorità marocchine. Per quest'ultimo, questi casi "non hanno nulla a che fare" con la libertà di espressione.
Il testo degli eurodeputati - non vincolante - cita anche il presunto coinvolgimento di Rabat nello scandalo di corruzione che ha scosso il Parlamento europeo da dicembre.
Da allora la classe politica marocchina e i media vicini al governo non si sono mossi contro Parigi.
Un parlamentare, Lahcen Haddad, ha denunciato "lo stato profondo francese" secondo lui all'origine della risoluzione, deplorando che "un caro amico della presidenza francese", Stéphane Séjourné, leader del gruppo centrista Renaissance (Renew) a Bruxelles, era "uno degli architetti".
Parigi ha finora smentito l'esistenza di qualsiasi crisi con Rabat, anche se sembra allontanarsi l'annunciata prospettiva di una visita di Stato del presidente Emmanuel Macron nel regno cherifiano.
Al di là del voto degli eurodeputati, la Francia è criticata per aver tirato i piedi sulla questione del Sahara occidentale, a differenza di Stati Uniti e Spagna, che hanno riconosciuto la " natura marocchina " di questo territorio, una " causa nazionale " in Marocco.
Inoltre, il recente riavvicinamento tra Francia e Algeria, rivale regionale del Marocco, continua a provocare amarezza a Rabat.
(originale in francese)
Dunque le risoluzioni del Parlamento dell'UE, di cui la Francia è uno Stato membro e fondatore... non impegnano la Francia. Se volevano far capire a tutti che il Parlamento dell'UE è un'entità inutile ci sono riusciti abbastanza bene.
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"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Ah, certo, questo è vero.
Mentre quello più "superficiale" non vuole? Beh, neppure io escludo nulla, e se del caso potrebbe esserci di mezzo pure la buona, vecchia rivalità strategica tra USA e Francia in Africa.
Ma per intanto, almeno pubblicamente, appare più come una diatriba intra-UE.
https://www.open.online/2023/02/07/q...ri-vs-di-maio/Qatargate, le pressioni di Panzeri su Borrell per bloccare Di Maio sulla nomina Ue
L’obiettivo era favorire l’ex commissario europeo Dīmītrīs Avramopoulos
Nuovo capitolo del caso Qatargate. L’europarlamentare Antonio Panzeri avrebbe cercato di fare pressioni sull’Alto rappresentante per la politica Estera, Joseph Borrell, per bloccare la nomina di Di Maio a rappresentante speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico e favorire quella del greco Dīmītrīs Avramopoulos. È quanto emerge – come scrive Repubblica – dalle ultime intercettazioni depositate negli atti dell’inchiesta. L’ex commissario europeo Avramopoulos sarebbe, infatti, – scrive il quotidiano – in rapporti stretti con la Ong di Panzeri «Fight Impunity». Anzi, dai verbali emergerebbe come Avramopoulos rappresenti «un membri onorario del board».
L’incidente
Tutto nasce da un incidente: nei Carton allegati al dossier, infatti, spunterebbe l’invio di un documento riservato direttamente a Borrell. A trasmetterglielo per errore sarebbe stata Cristina Castagnoli, responsabile dell’Unità per la Democrazia e le lezioni del Parlamento europeo e si tratterebbe, stando a quanto racconta Rep, di una «nota interna confidenziale preparata da Francesco Giorgi» per Avramopoulos, dove al suo interno si fa riferimento – inoltre – al fatto che in questa operazione poteva essere «d’aiuto» l’ex vicepresidente Eva Kaili (greca come Avramopoulos). La polizia belga, al momento, crede alla versione dell’errore, seppur la vicenda abbia acceso un faro sull’improbabilità di commettere uno sbaglio di questo tipo. In ogni caso, gli inquirenti non fanno alcun riferimento alla possibilità che Borrell abbia effettivamente subito pressioni.
La nomina
Sebbene la nomina di Di Maio a inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persico sia stata frenata, lo stop è stato attribuito esclusivamente ai dubbi dell’esecutivo Meloni. Ma non solo. In un’altra intercettazione, invece, sempre tra Panzeri e un’altra figura di cui gli inquirenti non fanno il nome si fa il paragone al film Ocean Eleven, dove una banda di ladri svaligia il casinò di Las Vegas. «Ho come l’impressione – dice l’interlocutore anonimo all’ex eurodeputato – che siamo come Ocean Eleven». E poi aggiunge: «Dammi due buste»: secondo gli agenti Panzeri avrebbe consegnato alla persone con cui stava parlando alcune «somme di denaro».
« Dīmītrīs Avramopoulos [...] Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza nella Commissione Juncker dal 1º novembre 2014 al 31 novembre 2019. »
https://it.wikipedia.org/wiki/D%C4%A...s_Avramopoulos
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https://www.rsi.ch/news/mondo/Qatarg...-16009792.htmlQatargate: Tarabella in stato di fermo
L'eurodeputato belga è stato interrogato dal giudice istruttore Michel Claise nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta corruzione al Parlamento europeo
L'eurodeputato belga Marc Tarabella si trova sotto interrogatorio in stato di fermo: lo ha detto la procura federale del Belgio. Venerdì pomeriggio il giudice istruttore deciderà se trasformare il fermo in arresto.
Tarabella, che non gode più dell'immunità parlamentare, è stato interrogato dal giudice istruttore Michel Claise nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta corruzione al Parlamento europeo.
Il 6 febbraio l'ufficio del procuratore federale belga aveva annunciato la liberazione dell'italiano Niccolò Figa-Talamanca, leader di una ONG, e tra i quattro sospetti incarcerati nell'ambito dell'inchiesta.
La giustizia belga sta indagando dall'estate del 2022 su un sistema di corruzione che coinvolge Qatar e Marocco all'interno dell'unica istituzione eletta dell'Unione Europea. Il caso è scoppiato il 9 dicembre con l'arresto di sei sospetti e il sequestro di un totale di 1,5 milioni di euro in contanti in diverse località di Bruxelles, trasportati in borse o valigie.
Quattro dei sei sospetti sono stati arrestati dal giudice istruttore, tra cui la deputata greca Eva Kaili. A quest'ultima è stata tolta la carica di vicepresidente del Parlamento, dove lo scandalo ha fatto tremare il Paese.
Secondo il quotidiano belga L'Echo, Figa-Talamanca è stato rilasciato dal giudice istruttore venerdì, all'indomani dell'audizione del "pentito" Pier Antonio Panzeri. L'ex europarlamentare italiano, figura centrale del caso, che il 17 gennaio ha accettato di collaborare con gli inquirenti, avrebbe relativizzato il ruolo di Figa-Talamanca in quella che è stata descritta come una "organizzazione criminale" a beneficio di potenze straniere.
"Allo stato attuale gli elementi del caso non giustificano più la detenzione di Figa-Talamanca", ha dichiarato un portavoce della Procura federale che si è tuttavia rifiutato di commentare un eventuale collegamento con l'udienza di Panzeri.
Kaili e Panzeri (che ha patteggiato una pena detentiva di un anno) rimangono quindi in carcere. Questo è anche il caso di Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare di Panzeri e compagno dell'eurodeputata greca.
Nell'ambito di questa indagine, un altro eurodeputato, l'italiano Andrea Cozzolino, potrebbero essere ascoltato a breve. Il Parlamento europeo gli ha revocato l'immunità giovedì scorso in sessione plenaria. Sia Tarabella sia Cozzolino negano di aver commesso illeciti.
https://www.tio.ch/dal-mondo/cronaca...ato-notificatoAndrea Cozzolino è stato arrestato
Il mandato europeo è stato notificato all'europarlamentare dopo le dimissioni da una clinica a Napoli
NAPOLI - È stato notificato all'europarlamentare Andrea Cozzolino il mandato di arresto europeo emesso dalla procura federale belga nell'ambito del cosiddetto Qatargate. Lo apprende l'agenzia di stampa italiana Ansa da fonti legali.
Il mandato di arresto europeo è stato notificato a Cozzolino dagli uomini del Gico (Gruppi d'Investigazione sulla Criminalità Organizzata) del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Guardia di finanza (Gdf) di Napoli dopo che l'europarlamentare è stato dimesso da una clinica napoletana dove si era recato per problemi di salute, precisa Ansa.
la sx italiana è corrottissima, adesso si capiscono le vere ragioni del loro europeismo
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...4e37f0aa8.html
Notare come in questo articolo si riesce a non dire di che partito fosse il Cozzolino arrestato salvo in un'ultima frase in fondo all'articolo. Secondo voi, fosse stato di FdI o delle Lega, o peggio ancora un Renziano o Berlusconiano, come sarebbe stato il titolo a 3 dimensioni sull'articolo?
Ai vincitori ricchi premi e cotillion
"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)