La fine di un papato paradossale

[massimo]

Il problema della 'disaffezione' nelle società occidentali con piena libertà religiosa verso le religioni organizzate è dovuta da un lato ad una maggiore scolarizzazione che impedisce di credere a tutto quello che pretende essere 'rivelato' dalle religioni organizzate , dall'altra dalla maggior libertà individuale nelle stesse società che sfocia anche nel rifiuto di incanalare i propri comportamenti personali a modalità le cui motivazioni non risultano più adeguate ai propri convincimenti

Per la scolarizzazione
che la scolarizzazione ( istruzione) porti all’ateismo è una idea ottocentesca ormai largamente superata: la comune esperienze, anche su questo sito, mostra che non c’è correlazione fra cultura e religione: abbiamo persone colte e persone ignoranti sia fra i credenti che fra i non credenti
Io dicevo invce che le conoscenze moderne ci rendono piu difficile credere: magari potremmo anche pensare che per credere occorre una cultura piu approfondita e ampia che superi le banalizzazioni della cultura popolare
Poi
Sempre in tutte le epoche gli uomini rifiutano di comportarsi in contrasto con i propri convincimenti: quelli cha cambiano sono i convincimenti che in massima parte ricaviamo dall’ambiente

[massimo]

Personalmente ritengo faccia entrambe le cose come parte di un circolo vizioso

Più che altro il concetto, tanto ribadito quanto erroneo, che scienza e ragione siano in contrasto con la Fede.

Il passaggio a sistemi eliocentrici e la rivoluzione scientifica non hanno alterato particolarmente il quadro spirituale dell'umanità.
La desertificazione spirituale è cominciata con le ideologie che non hanno solo negato il trascendente e l'assoluto ma preteso di fornire una spiritualità salvifica immanente e terrena. Fallite le ideologie, è entrato in scena il modernismo che nei bagliori e nel frastuonodel consumismo e dell'individualismo ha sempre più soffocato l'anelito mistico.

Una società pluralistica e democratica non è pericolosa di per se, pericolosa è la narrazione secondo cui ognuno abbia la propria Verità è che pertanto la verità di ognuno valga come quella di ogni altro, perché se tutto è vero allora niente lo è

Non è vero che in una societa pluralistica tutto è vero e tutto è falso Vi sono invece dei convincimenti che sono condivisi da ( quasi ) tutti e altri invece che sono condivisi solo da una parte Nel nostro mondo nessuno ( quasi) crede che sa lecito violentare un bambino (anzi vi è un particolare sensibilita) ma solo alcuni condividono la teoria gender (e infatti la legge Zan non è passata).
Quando diciamo che non abbiamo verita ultime e definitive intendiamo dire che essa è relativa alla societa in cui ci troviamo Nel passato tutti credevano in Dio , ora solo una parte :quindi prima era una verita, ora un opinione

Io non credo come te che il cambiamento sia dovuto a motivi morali: rispetto pero le tue idee e non mi ripeto

[Darwin]

Per la scolarizzazione
che la scolarizzazione ( istruzione) porti all’ateismo è una idea ottocentesca ormai largamente superata: la comune esperienze, anche su questo sito, mostra che non c’è correlazione fra cultura e religione: abbiamo persone colte e persone ignoranti sia fra i credenti che fra i non credenti
Io dicevo invce che le conoscenze moderne ci rendono piu difficile credere: magari potremmo anche pensare che per credere occorre una cultura piu approfondita e ampia che superi le banalizzazioni della cultura popolare
Poi
Sempre in tutte le epoche gli uomini rifiutano di comportarsi in contrasto con i propri convincimenti: quelli cha cambiano sono i convincimenti che in massima parte ricaviamo dall’ambiente

Scolarizzazione scientifica che porta al superamento di una religione fortemente immanente a favore di una spiritualità più trascendente.
E le religioni organizzate sono fortemente orientate ad una religiosità immanente con un rapporto do ut des con il dio da venerare.

[Guy Fawkes]

Non è vero che in una societa pluralistica tutto è vero e tutto è falso Vi sono invece dei convincimenti che sono condivisi da ( quasi ) tutti e altri invece che sono condivisi solo da una parte Nel nostro mondo nessuno ( quasi) crede che sa lecito violentare un bambino (anzi vi è un particolare sensibilita) ma solo alcuni condividono la teoria gender (e infatti la legge Zan non è passata).

In una società pluralistica (nel senso generale del termine) può non essere vero: nelle nostre società occidentali purtroppo diventa sempre più vero, l'aumento di tensioni sociali e ideologiche sta facendo alzare il livello dello scontro interno sempre di più.

Quando diciamo che non abbiamo verita ultime e definitive intendiamo dire che essa è relativa alla societa in cui ci troviamo Nel passato tutti credevano in Dio , ora solo una parte :quindi prima era una verita, ora un opinione

Diciamo che nel passato la Fede era molto più diffusa, anche se atei ed agnostici sono sempre esistiti.
Il guaio delle opinioni è che ognuno ha la propria, ed il diffondersi costante di modelli relativisti ed autoreferenziali ha solo alimentato quello che ormai può essere definito un diffuso solipsismo in cui ogni verità è negata e tutto è maniera di opinioni e convinzioni personali; quello però che uno afferma un altro può negare con il medesimo valore. Una situazione in cui il concetto stesso di Verità finisce per essere negato

Io non credo come te che il cambiamento sia dovuto a motivi morali: rispetto pero le tue idee e non mi ripeto

Ringrazio e contraccambio.

[Guy Fawkes]

Scolarizzazione scientifica che porta al superamento di una religione fortemente immanente a favore di una spiritualità più trascendente.
E le religioni organizzate sono fortemente orientate ad una religiosità immanente con un rapporto do ut des con il dio da venerare.

La religiosità immanente è tipica o del paganesimo antico, o di pratiche come il feng shui che cercano di soddisfare condizioni per garantire influenze positive sulla vita quotidiana.

Nelle religioni organizzate la tensione è primariamente verso il divino, il trascendente. Il cristianesimo poi ha come verità di fede che la felicità non sta in questo mondo ma nell'altro: parlare di un rapporto do ut des, di un rapporto commerciale non ha senso perché in un rapporto commerciale ognuna delle parti cerca di ottenere qualcosa di vantaggioso per se stessa, ed il Dio cristiano non ha alcun bisogno delle nostre preghiere e delle nostre opere. Preghiere ed opere sono la strada con cui il credente si avvicina a Dio.

[Darwin]

La religiosità immanente è tipica o del paganesimo antico, o di pratiche come il feng shui che cercano di soddisfare condizioni per garantire influenze positive sulla vita quotidiana.

Nelle religioni organizzate la tensione è primariamente verso il divino, il trascendente. Il cristianesimo poi ha come verità di fede che la felicità non sta in questo mondo ma nell'altro: parlare di un rapporto do ut des, di un rapporto commerciale non ha senso perché in un rapporto commerciale ognuna delle parti cerca di ottenere qualcosa di vantaggioso per se stessa, ed il Dio cristiano non ha alcun bisogno delle nostre preghiere e delle nostre opere. Preghiere ed opere sono la strada con cui il credente si avvicina a Dio.

Lourdes non è una manifestazione della religiosità immanente.
Le varie processioni e miracoli diffusi no?

[Gunthr]

Ma quali sono le cause del dubbio a livello teoretico? Nel rapporto con gli altri pensatori erano i limiti del linguaggio, mi sembra logico che lo fossero anche nel rapporto con sé stesso.

Le cause del dubbio sono emotive e private. Del resto non era certo un filosofo del dubbio, era un filosofo dalle affermazioni perentorie, il suo era un pensiero “forte”, è per questo che vi piace.

Oggi il senso comune "che non ha eccessive difficoltà a credere nella scienza" propone il nulla come tentazione.

Tieni presente che quando parla di credere alla scienza non intende dire che la scienza sia una pseudo religione, ma che la scienza, come il senso comune, la religione e la filosofia di ogni tempo eccettuata quella del remoto Parmenide, si fonda su un fraintendimento dell’essere, e quindi il suo orizzonte è quello del credere, della fede, cioè dell’errore e del nichilismo. Ecco perché il nulla.





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[Gunthr]

Il guaio delle opinioni è che ognuno ha la propria, ed il diffondersi costante di modelli relativisti ed autoreferenziali ha solo alimentato quello che ormai può essere definito un diffuso solipsismo in cui ogni verità è negata e tutto è maniera di opinioni e convinzioni personali; quello però che uno afferma un altro può negare con il medesimo valore. Una situazione in cui il concetto stesso di Verità finisce per essere negato.

Non si capisce come questo possa turbarvi, visto che credete che la verità maiuscola non solo esista, ma sia a vostra disposizione, rivelata per voi e da voi conosciuta.






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[Gunthr]

Diciamo che non c'è una situazione da risolvere. Questa espressione è tipicamente umana, moderna e tecnocratica. C'è solo una fede da difendere.

Se non avete un problema da risolvere mi fa piacere per voi, in questo caso però potreste anche smetterla con le solite lamentazioni sulle ideologie contemporanee che insidiano la religione.

L'abbandono del latino è stato grave se uno come don Gabriele Amorth scriveva che per sua esperienza il diavolo gli aveva detto che temeva il latino. Si tratta di un argomento centrale della religione cattolica anche se gli scettici vorrebbero ridurlo a superstizione.

Il latino ecclesiastico fa cagare, è una caricatura del latino classico, ma dire che fa paura al diavolo mi sembra un po’ esagerato.







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[Narel Jarvi]

Le cause del dubbio sono emotive e private. Del resto non era certo un filosofo del dubbio, era un filosofo dalle affermazioni perentorie, il suo era un pensiero “forte”, è per questo che vi piace.

@Gunthr

Ma proprio perché il suo è un pensiero forte anche il dubbio non può essere lasciato ad un'interpretazione così debole.

Mi dirai che la mia locuzione "limiti del linguaggio" non rende giustizia alla sua trattazione in merito, magari se capita pesco qualche citazione, ma se riesci a rimediare l'uscita di Divus Thomas sul divenire c'è un dialogo con i suoi amichetti molto eloquente in merito.

Tieni presente che quando parla di credere alla scienza non intende dire che la scienza sia una pseudo religione, ma che la scienza, come il senso comune, la religione e la filosofia di ogni tempo eccettuata quella del remoto Parmenide, si fonda su un fraintendimento dell’essere, e quindi il suo orizzonte è quello del credere, della fede, cioè dell’errore e del nichilismo. Ecco perché il nulla.

La scienza moderna è fede e questo basta.

Però ti faccio notare che dal punto di vista del nichilismo, la scienza non ha problemi, invece la teologia cattolica si, non è un nichilismo volontario (ammesso che lo sia).

Cito da "Nel castello di Emanuele Severino" di Messinese (uno dei migliori riassunti del suo pensiero):

"Severino, in particolare, al fine di mostrare la non incompa-
tibilità tra la sua critica alla metafisica e l’adesione alla dottri-
na rivelata del cristianesimo, proponeva la seguente analogia:
Il linguaggio del Verbo non è l’esplicitazione di un’ontologia
(così come non è l’esplicitazione di una concezione scienti-
fica del mondo!).

Ancora nel 2001, pubblicando i documenti del suo «scontro
con la Chiesa», Severino ha sostenuto che
il cristianesimo potrebbe avere un alleato e non un avversa-
rio – e anzi l’avversario – nel contenuto dei miei scritti [...]
solo se si rinnovasse in modo essenzialmente più radicale di
quello che per esempio ha portato il cristianesimo a un diver-
so atteggiamento verso la scienza moderna."

Naturalmente non sono conciliazioni che si possono fare a forza, però il dialogo è tutt'altro che sterile.