Originariamente Scritto da
Tommaso
Di analisi se ne trovano tante, forse anche troppe. Credo che il dato centrale è che in Francia, da circa 4 decenni (l'inizio del contrattacco borghese liberista con l'affermazione della corrente "realista" nel PS francese, Reagan, Thatcher, ecc.), i soldi vanno sempre di più al capitale e quindi sempre di meno al lavoro. Questo, con l'apparizione della disoccupazione di massa provocata dallo spostamento del potere da lato del capitalismo finanziario (fine delle industrie), ha determinato il peso sempre maggiore dell'eredità sul lavoro.
Poco a poco viene a ricostituirsi una società di casta, dove conta meno quello che fai che dove sei nato. Il blocco che sostiene Macron è formato dalla lealtà dei nati benestanti con l'aggiunta del blocco dei pensionati, molto numeroso come in Italia e che vede con favore questa politica liberista che garantisce ai vecchi (peraltro spesso proprietari) il potere d'acquisto.
Non vedo al momento una lotta interna alla borghesia in grado di mettere in pericolo la stabilità del potere. Alcuni elementi come Bolloré sembra si siano girati contro la politica migratoria sostenendo per esempio Zemmour o diversi media "di destra", ma la direzione liberista non viene minimamente messa in discussione - tant'è che Zemmour come la nipote le Pen ancora corre dietro una "unione delle destre". Uno stratagemma sbagliato dato che l'immigrazione cioè l'importazione di manodopera a basso costo è di necessità strutturale per il capitalismo francese.
Esistono settori della borghesia che vedono con sospetto o ostilità l'allineamento atlantista ma anche qui niente di serio, dato che ormai vistosamente la Francia non possiede più i mezzi delle proprie pretese all'autonomia di azione su scenari esteri - vedesi il Mali.
Un dettaglio forse : vecchi ufficiali delle forze armate hanno espresso il loro malumore circa la degradazione della sicurezza nel paese. Ma neanche qui ci vedrei nulla da prendere seriamente in considerazione, anche perché le forze armate francesi sono uno dei settori più "sostituiti" (nel senso della Grande Sostituzione) della nazione.
Quindi direi che il pericolo per Macron sta tutto fuori, sotto i palazzi del potere, in mezzo a quella folla eterogenea che non sa bene quel che vuole, ma che sa invece quel che non vuole più : Macron e la sua clicca.
Vero. Infatti si fa strada, poco a poco, questo modo di dire. Da una parte rileva secondo me di un processo di americanizzazione, dato che tanti ideologhi della DR europei pompano tutto il loro contenuto su quel che fanno e dicono gli Americani. D'altra parte è dovuto al fatto che l'Europa occidentale è ormai confrontata a livelli massicci di presenza extra-EU, tanto che le differenze nazionali scompaiono dietro quella più forte tra religioni e civiltà.
Ma anche qui si vede l'estremo provincialismo italico, dove mentre non passa più giorno senza che si parli di emergenza criminalità dovuta a giovani maschi appena sbarcati, dove le culle restano disperatamente vuote, dove i giovani non intravedono futuro, ancora tiene banco il vecchio antimeridionalismo. Forse con l'aumentare dei flussi finalmente la smetterete con questi atteggiamenti ridicoli da nordisti.