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  1. #11
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    [B][I][I]
    Naturalmente nessuno potrebbe escludere che le collusioni su piani operativi di parecchi decenni fa tra "DR" e organizzazioni atlantiste posassero sugli stessi presupposti (Franco Giorgio Freda ebbe sarcasticamente a far notare : "e chi vi dice che non tentammo noi di infiltrare le organizzazioni borghesi?")
    Grazie per i testi di N+1. Si capisce che per loro queste strutture sovranazionali o anche i processi di che portano a superare la forma Stato-nazione (si ricordi cosa diceva Negri per esempio sulla Costituzione UE) vengono guardati come una storia che progredisce dal lato cattivo : è la stessa borghesia che, cercando di superare i limiti ormai stretti della forma nazionale, pone le condizioni di un controllo sull'intera produzione e riproduzione dell'umanità. Ci sarebbe anche su questo tanto da dire. Altri discorsi.

    Riguardo Freda, come ogni uomo intelligente non è sprovveduto di ironia, lo si può anche verificare su diversi documenti audio disponibili in rete. Ma su questo punto lo trovo abbastanza ridicolo, proprio lui l'uomo della disintegrazione del sistema si propone come infiltrato nelle organizzazioni borghesi ? E quanto altro ancora ? Come (quasi) sempre la spiegazione giusta è quella più semplice : si voleva esattamente la stessa cosa che gli ultrà atlantisti che non si fidavano della DC e spingevano per il golpe. Ci si proponeva come venditore all'ingrosso e al dettaglio dell'ideologia che vestiva questa cosa molto prosaica sotto una retorica che ancora una volta mi pare lunare, fuori dalla realtà appena si ha qualche appiglio nel mondo del lavoro, appena hai capito che è il soldo e non la razza dello spirito che ti apre i salotti buoni, il potere, che ti porta le cose e le donne fatte cose.

    Di Freda vorrei leggere un bel giorno un suo giornale dove si confessa allo stesso modo di Drieu, una confessione svergognata dove ci dice che in fin dei conti si è sbagliato anche lui. Che la smetta finalmente di giocare a tutto campo questo pathos della distanza, che ci dica che in un regime di mercificazione integrale non esiste né in cielo né sulla terra una zona al riparo dove possa crescere chissà quale razza dello spirito. Non esiste l'alternativa DR, non è mai esistita, siamo tutti infangati, è una battaglia di fango che si gioca sui grandi numeri e non in qualche segreto manipolo di aristocratici.

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Si la crisi esiziale del capitalismo è un mantra teosofico che ripetete a pappardella e che non significa niente, poichè tutti i mondi, persino gli universi, si distruggono e il capitalismo che è fatto di uomini in carne ed ossa non è immune dalle catastrofi tanto quanto le comunità di sufi ed esicasti o di ecologisti e animalisti.
    Qui sto leggendo le solite favole della immaginifica dossologia marxista reiterate fideisticamente.
    Di "prosaico" proprio zero.
    Certo è caduto l'Impero romano, e finirà anche il capitale. Il punto non è questo. Il punto è che un analisi obiettiva e neanche troppo sofisticata della situazione ci convince che poco a poco va a formarsi una massa di umani inutili dal punto di vista dell'accumulazione capitalista. Quindi c'è una fine del capitalismo che non richiede adesione di tipo fideistico, una fine immanente e inquadrabile nell'orizzonte della post-modernità.

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Ma dai. La Francia è in fiamme. Mica per conflitti sull'interpretazione di un qualche versetto di Marx.
    Le razze non vanno definite chissà come. Puzzano, sparano, bombardano, ammazzano e si detestano di odio vivo. Poi che questo non rientri nella cartografia mitologioca del marxista pace e amen.
    No scusa la Francia non è "in fiamme". Certamente non si vuole spendere quanti soldi (molti) ci vorrebbero per pacificare le strade del paese. Si pensi alla sicurezza come ad un servizio pubblico ordinario : costa sempre troppo caro. L'ospedale costa troppo, le strade costano, il ponte sullo stretto costa troppo, l'istruzione costa troppo, una politica culturale degna di questo nome costerebbe troppo, ecc. L'unica cosa che non costa troppo è una banca sistemica sull'orlo del fallimento : qui si paga a fondi perduti.

    Ebbene la borghesia francese non vuole pagare per la sicurezza. Vive nei suoi quartieri protetti, lavora nei suoi quartieri protetti, e questo le basta per fare la sua vita. Viene delegato al ceto semi-colto piccolo-borghese il lavoro ideologico di relativizzare la gravità del fenomeno delinquenziale.

    Ma vedi, con tutto questo, non è vero che la Francia è "in fiamme". Stava andando in fiamme con i Gilets jaunes, e li si è visto di cosa è capace la borghesia quando vuole che torni la sicurezza.

    Quanto alla guerra, mi pare che tra Serbia Iraq Ucraina Siria Afghanistan Taiwan più o meno i grossi conflitti di questi tempi sono interiori alle razze. Certamente ci sarebbe quello proprio grosso da venire, tra USA e Cina, ma ancora non ci siamo e poi non è tanto ai gialli che si pensa quando viene sul tavolo l'argomento razziale.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  2. #12
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    @Tommaso toglimi incidentalmente una perplessità.
    Dall'Italia, la lunga rivolta dei gilets jaunes è sembrata del tutto estranea alle masse negre e arabe che è parso parteggiassero per la repressione spietata dei bianchi da parte delle varie polizie di Macron ( una degli Interni era capeggiata da un suo fedelissimo di origini magrebine).
    È stato così?

  3. #13
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Dumini rappresenta le ultime vestigia del fu "neofascismo atlantico di servizio".

  4. #14
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    @Tommaso toglimi incidentalmente una perplessità.
    Dall'Italia, la lunga rivolta dei gilets jaunes è sembrata del tutto estranea alle masse negre e arabe che è parso parteggiassero per la repressione spietata dei bianchi da parte delle varie polizie di Macron ( una degli Interni era capeggiata da un suo fedelissimo di origini magrebine).
    È stato così?
    No il quadro è più complesso. Diciamo che la gioventù di origine africana nera e maghrebina, che negli anni (specie nel 2005) ha inscenato scontri nei suoi quartieri periferici, non si è associata alla protesta. Sui margini del movimento si sono viste alcune depredazioni a negozi ad opera di questi ma erano di tipo puramente opportunistico.
    Altri gruppi politicizzati di estrema sinistra, antirazzisti e a volte compiacenti con l'islamismo, si sono aggregati al movimento senza però convincersi veramente della comunità di intento. Diciamo che era una mossa molto tattica e si lo si vedeva chiaramente.

    In ogni caso si è trattato più di indifferenza o di sospetto. Nel mio gergo direi che il movimento non è riuscito ad attirare a sé altri strati sociali più disagiati e periferici. Resta comunque che il vero spartiacque mi è sembrato di natura sociale : c'era la borghesia che faceva blocco intorno a Macron, con il suo apparato repressivo (polizia e intellettuali sotto contratto), e di fronte questi gilets jaunes miscuglio di middle-class in via di proletarizzazione e proletari incazzati. Tanta tanta confusione ideologica per via di questo miscuglio, incapacità di darsi linee direttive politiche, ma anche per questo movimento imprevedibile e quindi pericoloso, difficile da recuperare da parte del potere.

    Inoltre va detto che tutte le ragioni che hanno dato nascita al movimento persistono tuttora e anzi sono più forti che mai - vedesi il crollo del sistema sanitario, la crisi vocazionale degli insegnanti, l'inflazione, ecc.

    Secondo me è possibile che questa primavera ci sia una ripresa del movimento. La scintilla potrebbe essere il nuovo tentativo da parte di Macron di spingere l'età pensionabile oltre le aspettative di vita in buona salute dei francesi più poveri. E questa volta se nel movimento confluisce anche il segmento giovanile - non solo quello africano ma anche i bianchi - allora si potrebbe verificare una situazione insurrezionale. Se poi nello stesso tempo simili eventi si verificano anche in GB, si avrebbe un picco nella violenza di classe che potrebbe sfociare nella caduta del paradigma liberista. Sarebbe l'inizio di una nuova stagione. E forse, anche, il ritorno della speranza, dopo decenni di strapotere delle borghesie.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  5. #15
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio

    Secondo me è possibile che questa primavera ci sia una ripresa del movimento. La scintilla potrebbe essere il nuovo tentativo da parte di Macron di spingere l'età pensionabile oltre le aspettative di vita in buona salute dei francesi più poveri. E questa volta se nel movimento confluisce anche il segmento giovanile - non solo quello africano ma anche i bianchi - allora si potrebbe verificare una situazione insurrezionale. Se poi nello stesso tempo simili eventi si verificano anche in GB, si avrebbe un picco nella violenza di classe che potrebbe sfociare nella caduta del paradigma liberista. Sarebbe l'inizio di una nuova stagione. E forse, anche, il ritorno della speranza, dopo decenni di strapotere delle borghesie.
    mi piacerebbe poter leggere sul disastro francese un'analisi sulle cause economiche (piu' struttura, con la sovrastruttura ci facciamo la pubblicita'), le lotte tra le frazioni della borghesia, con tante belle mappe che ci spieghino chi abbia fatto vincere En Marche.
    Almeno quelli di lotta comunista ragionano con mappe e statistiche, le divergenze sono sul che fare, ma e' sempre un piacere poter leggere qualcosa di diverso dal pappone omogeneizzato parolaio che si trova in libreria.

  6. #16
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    @Tommaso toglimi incidentalmente una perplessità.
    Dall'Italia, la lunga rivolta dei gilets jaunes è sembrata del tutto estranea alle masse negre e arabe che è parso parteggiassero per la repressione spietata dei bianchi da parte delle varie polizie di Macron ( una degli Interni era capeggiata da un suo fedelissimo di origini magrebine).
    È stato così?
    faccio notare che, credo giustamente, ormai per i territori a nord ovest dell'Italia (presto per tutta l'Europa occidentale!) si adotta un lessico nordamericano: bianchi invece di francesi, perche' sono gonfi anche di immigrati intra comunitari

  7. #17
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da paterfamilias Visualizza Messaggio
    mi piacerebbe poter leggere sul disastro francese un'analisi sulle cause economiche (piu' struttura, con la sovrastruttura ci facciamo la pubblicita'), le lotte tra le frazioni della borghesia, con tante belle mappe che ci spieghino chi abbia fatto vincere En Marche.
    Almeno quelli di lotta comunista ragionano con mappe e statistiche, le divergenze sono sul che fare, ma e' sempre un piacere poter leggere qualcosa di diverso dal pappone omogeneizzato parolaio che si trova in libreria.
    Di analisi se ne trovano tante, forse anche troppe. Credo che il dato centrale è che in Francia, da circa 4 decenni (l'inizio del contrattacco borghese liberista con l'affermazione della corrente "realista" nel PS francese, Reagan, Thatcher, ecc.), i soldi vanno sempre di più al capitale e quindi sempre di meno al lavoro. Questo, con l'apparizione della disoccupazione di massa provocata dallo spostamento del potere da lato del capitalismo finanziario (fine delle industrie), ha determinato il peso sempre maggiore dell'eredità sul lavoro.

    Poco a poco viene a ricostituirsi una società di casta, dove conta meno quello che fai che dove sei nato. Il blocco che sostiene Macron è formato dalla lealtà dei nati benestanti con l'aggiunta del blocco dei pensionati, molto numeroso come in Italia e che vede con favore questa politica liberista che garantisce ai vecchi (peraltro spesso proprietari) il potere d'acquisto.

    Non vedo al momento una lotta interna alla borghesia in grado di mettere in pericolo la stabilità del potere. Alcuni elementi come Bolloré sembra si siano girati contro la politica migratoria sostenendo per esempio Zemmour o diversi media "di destra", ma la direzione liberista non viene minimamente messa in discussione - tant'è che Zemmour come la nipote le Pen ancora corre dietro una "unione delle destre". Uno stratagemma sbagliato dato che l'immigrazione cioè l'importazione di manodopera a basso costo è di necessità strutturale per il capitalismo francese.

    Esistono settori della borghesia che vedono con sospetto o ostilità l'allineamento atlantista ma anche qui niente di serio, dato che ormai vistosamente la Francia non possiede più i mezzi delle proprie pretese all'autonomia di azione su scenari esteri - vedesi il Mali.

    Un dettaglio forse : vecchi ufficiali delle forze armate hanno espresso il loro malumore circa la degradazione della sicurezza nel paese. Ma neanche qui ci vedrei nulla da prendere seriamente in considerazione, anche perché le forze armate francesi sono uno dei settori più "sostituiti" (nel senso della Grande Sostituzione) della nazione.

    Quindi direi che il pericolo per Macron sta tutto fuori, sotto i palazzi del potere, in mezzo a quella folla eterogenea che non sa bene quel che vuole, ma che sa invece quel che non vuole più : Macron e la sua clicca.

    Citazione Originariamente Scritto da paterfamilias Visualizza Messaggio
    faccio notare che, credo giustamente, ormai per i territori a nord ovest dell'Italia (presto per tutta l'Europa occidentale!) si adotta un lessico nordamericano: bianchi invece di francesi, perche' sono gonfi anche di immigrati intra comunitari
    Vero. Infatti si fa strada, poco a poco, questo modo di dire. Da una parte rileva secondo me di un processo di americanizzazione, dato che tanti ideologhi della DR europei pompano tutto il loro contenuto su quel che fanno e dicono gli Americani. D'altra parte è dovuto al fatto che l'Europa occidentale è ormai confrontata a livelli massicci di presenza extra-EU, tanto che le differenze nazionali scompaiono dietro quella più forte tra religioni e civiltà.

    Ma anche qui si vede l'estremo provincialismo italico, dove mentre non passa più giorno senza che si parli di emergenza criminalità dovuta a giovani maschi appena sbarcati, dove le culle restano disperatamente vuote, dove i giovani non intravedono futuro, ancora tiene banco il vecchio antimeridionalismo. Forse con l'aumentare dei flussi finalmente la smetterete con questi atteggiamenti ridicoli da nordisti.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  8. #18
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    A proposito di Gilets jaunes, oggi stesso dovrebbe formarsi a Parigi una manifestazione destinata a rilanciare il movimento. Va notato che nel comunicato degli organizzatori si contesta la riforma pensionistica e si chiede la possibilità di indire referendum su iniziativa popolare (RIC). Quest'ultima rivendicazione è interpretata da tanti osservatori come un modo di costringere per la via democratica il governo a sospendere immediatamente le politiche migratorie in atto da decenni. Ragione per la quale il RIC è unanimemente rifiutato dal blocco borghese, che non ne vuole sapere niente di una classe di lavoratori in grado di dettare le proprie condizioni di sfruttamento. Oggi come oggi se aumenti del 40% la paga delle infermiere salta tutto il sistema di bilancio finanziario. Tutto il sistema riposa sull'esistenza di questo mercato del lavoro aperto e dunque concorrenziale. Dai il minimo appiglio al lavoratore nazionale e riparte, più forte che mai, la contestazione dei soprusi della borghesia finanziaria.

    L'immigrazione, in fondo, è un modo cinico di tenere la testa popolare sott'acqua. Soltanto chiamando in causa il più grave dei reati morali d'oggi, il "razzismo", lo si può difendere.

    Sarò io troppo ottimista ma se leggo bene i diversi sismografi credo che entro qualche anno salta tutto in aria.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

  9. #19
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Di analisi se ne trovano tante, forse anche troppe. Credo che il dato centrale è che in Francia, da circa 4 decenni (l'inizio del contrattacco borghese liberista con l'affermazione della corrente "realista" nel PS francese, Reagan, Thatcher, ecc.), i soldi vanno sempre di più al capitale e quindi sempre di meno al lavoro. Questo, con l'apparizione della disoccupazione di massa provocata dallo spostamento del potere da lato del capitalismo finanziario (fine delle industrie), ha determinato il peso sempre maggiore dell'eredità sul lavoro.

    Poco a poco viene a ricostituirsi una società di casta, dove conta meno quello che fai che dove sei nato. Il blocco che sostiene Macron è formato dalla lealtà dei nati benestanti con l'aggiunta del blocco dei pensionati, molto numeroso come in Italia e che vede con favore questa politica liberista che garantisce ai vecchi (peraltro spesso proprietari) il potere d'acquisto.

    Non vedo al momento una lotta interna alla borghesia in grado di mettere in pericolo la stabilità del potere. Alcuni elementi come Bolloré sembra si siano girati contro la politica migratoria sostenendo per esempio Zemmour o diversi media "di destra", ma la direzione liberista non viene minimamente messa in discussione - tant'è che Zemmour come la nipote le Pen ancora corre dietro una "unione delle destre". Uno stratagemma sbagliato dato che l'immigrazione cioè l'importazione di manodopera a basso costo è di necessità strutturale per il capitalismo francese.

    Esistono settori della borghesia che vedono con sospetto o ostilità l'allineamento atlantista ma anche qui niente di serio, dato che ormai vistosamente la Francia non possiede più i mezzi delle proprie pretese all'autonomia di azione su scenari esteri - vedesi il Mali.

    Un dettaglio forse : vecchi ufficiali delle forze armate hanno espresso il loro malumore circa la degradazione della sicurezza nel paese. Ma neanche qui ci vedrei nulla da prendere seriamente in considerazione, anche perché le forze armate francesi sono uno dei settori più "sostituiti" (nel senso della Grande Sostituzione) della nazione.

    Quindi direi che il pericolo per Macron sta tutto fuori, sotto i palazzi del potere, in mezzo a quella folla eterogenea che non sa bene quel che vuole, ma che sa invece quel che non vuole più : Macron e la sua clicca.



    Vero. Infatti si fa strada, poco a poco, questo modo di dire. Da una parte rileva secondo me di un processo di americanizzazione, dato che tanti ideologhi della DR europei pompano tutto il loro contenuto su quel che fanno e dicono gli Americani. D'altra parte è dovuto al fatto che l'Europa occidentale è ormai confrontata a livelli massicci di presenza extra-EU, tanto che le differenze nazionali scompaiono dietro quella più forte tra religioni e civiltà.

    Ma anche qui si vede l'estremo provincialismo italico, dove mentre non passa più giorno senza che si parli di emergenza criminalità dovuta a giovani maschi appena sbarcati, dove le culle restano disperatamente vuote, dove i giovani non intravedono futuro, ancora tiene banco il vecchio antimeridionalismo. Forse con l'aumentare dei flussi finalmente la smetterete con questi atteggiamenti ridicoli da nordisti.
    Su quest' ultimo punto si dovrebbe discutere a parte.
    Nel frattempo volevo chiederti ( questione che aleggia un pò dovunque ma cui si risponde in maniera obiettivamente esitante data la contradditorietà della faccenda):
    " L'importazione di manodopera a basso costo" come si concilierebbe con la finanziarizzazione dell' economia capitalista?
    I grandi sistemi produttivi classici sono estinti, quelli residuali ( se strategici ) necessitano di specializzazioni non di immense forze operaie, le nuove produzioni sono sempre più connesse alla cibernetica, all' informatica e tendenzialmente (dalle armi ai beni e servizi per il tempo libero) vengono in prospettiva o di fatto robotizzate.
    Le grandi masse negre e islamiche sono sussidiate in maniera direttamente proporzionale al loro sviluppo demografico che procede a sua volta in un ambito garantito e fortemente protetto dall'alta borghesia intellettuale e politica.
    Quindi mi chiedo: questa "manodopera a basso costo" che lavoro fa?

  10. #20
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    Predefinito Re: La DR del sigaro e della cassaforte che non esiste (secondo Dumini)

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Su quest' ultimo punto si dovrebbe discutere a parte.
    Nel frattempo volevo chiederti ( questione che aleggia un pò dovunque ma cui si risponde in maniera obiettivamente esitante data la contradditorietà della faccenda):
    " L'importazione di manodopera a basso costo" come si concilierebbe con la finanziarizzazione dell' economia capitalista?
    I grandi sistemi produttivi classici sono estinti, quelli residuali ( se strategici ) necessitano di specializzazioni non di immense forze operaie, le nuove produzioni sono sempre più connesse alla cibernetica, all' informatica e tendenzialmente (dalle armi ai beni e servizi per il tempo libero) vengono in prospettiva o di fatto robotizzate.
    Le grandi masse negre e islamiche sono sussidiate in maniera direttamente proporzionale al loro sviluppo demografico che procede a sua volta in un ambito garantito e fortemente protetto dall'alta borghesia intellettuale e politica.
    Quindi mi chiedo: questa "manodopera a basso costo" che lavoro fa?
    I grandi sistemi produttivi sono estinti ma restano e aumentano i servizi. Si pensi per esempio al servizio di consegna a domicilio. Pochi anni fa non esisteva, in seguito è entrato a far parte del quotidiano di molti consumatori. Con le app puoi seguire il percorso del giovanotto sulla bici che ti porta i ravioli cinesi o il burger vegan. Questo è tipicamente un lavoro da immigrato : non richiede nessuna qualifica, solo un paio di gambe funzionali.

    Poi c'è l'armata delle donne che si occupano dei vecchietti nelle case di riposo. Anche qui lavoro difficile, di poche qualifiche, di nessuna riconoscenza sociale, e quindi destinato alle immigrate.

    I lavori nella sicurezza, dove devi stare in piedi mezza giornata. I lavori di pulizia, di bassa manutenzione, di trasporto, di raccolta, ecc. In realtà esistono ancora tanti lavori non qualificati, ma siccome sono sparpagliati sul territorio non fanno più numero, non fanno massa, sono diventati invisibili. Sono i lavori che fai "se non lavori bene a scuola". Ma sono i lavori utili, tanto che anche durante il covid non si sono potuti trasportare a casa, al contrario dei colletti bianchi che guadagnano il doppio per un lavoro inutile.

    Vedi se ci metti i "nostri" a fare questi lavori, devi metterci una paga doppia. Ricordiamoci le lagne dei proprietari di bar e ristoranti di merda che non trovavano personale di servizio. Il lavoratore nazionale lo devi trattare meglio perché ha aspettative di vita migliori.

    I problemi cominciano con la seconda generazione : il figlio di Yasser ha studiato a scuola in Italia e non vuole rovinarsi la salute a fare lo stesso lavoro monotono e difficile del padre. Yasser entra in concorrenza con Matteo sul mercato del lavoro qualificato. Qui si scopre che di lavoro non ce n'è per tutti, e cosi un problema sociale in origine assume una dimensione razziale : si crea una disoccupazione di colore, una nuova classe para-etnica pericolosa. E allora la borghesia di sinistra la mette sul razzismo, evitando di accusare il sistema nel suo insieme. Il moralismo di sinistra difende l'interesse di destra : ecco il blocco borghese, unificato in Francia nella persona di Macron, mentre in Italia i ruoli sono spartiti tra la Meloni "sono una donna, non un numero" e diversi personaggi della sinistra radical-chic.
    Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
    Pavese

 

 
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