Milano, cena fascista al Circolo ufficiali per commemorare la Marcia su Roma
di PAOLO BERIZZI

Ospiti illustri e invito marchiato con l'aquila romana. Ma il Comando militare smentisce. Ospite d'onore il nipote di Mussolini. Fra i nostalgici anche il figlio di Romano La Russa.

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Sull’invito, marchiato con l’aquila romana e firmato dal Capo e Gran Cancelliere dell’ordine, Guido Mussolini, si raccomanda «abito scuro con rosetta o decorazioni». L’ambiente lo richiede: a ospitare la cerimonia di gala, con tanto di discorso di benvenuto, aperitivo e pranzo, sono i saloni affrescati del prestigioso palazzo Cusani, nel cuore di Brera, sede del Circolo ufficiali e del Comando militare dell’Esercito in Lombardia.

La notizia di un pranzo organizzato dall’Ordine dell’Aquila romana per ricordare l’anniversario della Marcia su Roma, era circolata nei giorni scorsi. L’iniziativa, stando all’invito, dovrebbe (o doveva) svolgersi il 30 ottobre. Ma l’ufficio stampa del Comando militare aveva smentito con un comunicato: nessuna cerimonia nostalgica, e comunque non qui. L’invito ufficiale, però, c’è eccome, e conferma tutto: luogo, programma, dress code e costo della partecipazione (70 euro). A chiamare a raccolta iscritti e simpatizzanti milanesi di quello che fu un ordine cavalleresco del Regno d’Italia e della Repubblica sociale italiana — divenuto poi «patrimonio storicoaraldico della famiglia Mussolini» — è un nipote del Duce, Guido Mussolini. Che nell’occasione «presenzierà — in veste di presidente — alla cerimonia di investitura di nuovi cavalieri, promozioni e assegnazione di medaglie al merito».

Nell’elenco dei “cavalieri” e dei “grandi ufficiali” milanesi dell’Ordine dell’Aquila figurano, assieme a nomi noti dell’estremismo nero, il vicepresidente del consiglio comunale Stefano Di Martino e il sottotenente Alberto La Russa, figlio di Romano (segretario provinciale del Pdl e assessore regionale) e nipote di Ignazio, ministro della Difesa. Assieme a loro ci sono il “comandante” Emilio Giani e Leone Mazzeo. Tutti “stimatissimi” invitati alla cerimonia di gala con una comunicazione datata 10 ottobre, nella quale si richiede gentile conferma entro il 20 ottobre «per la buona riuscita dell’evento».

Appare abbastanza sorprendente che un evento organizzato da un gruppo di nostalgici mussoliniani venga ospitato in un palazzo di rappresentanza del Comando militare dell’Esercito. E ancor più sorprendente, una volta che la notizia ha preso a circolare in rete, è la smentita dello stesso Circolo ufficiali. Dal quale hanno fatto sapere che per quel giorno e quella data è arrivata una richiesta da parte di Emilio Giani, ma riguardava la Fanfara in congedo dei bersaglieri di Magenta. E che comunque la sala era già occupata per cui non se ne è fatto nulla.

A portare a galla la vicenda è stato l’Osservatorio democratico sulle nuove destre, diretto da Saverio Ferrari, che da anni svolge un attento lavoro di monitoraggio sulla galassia neofascista milanese e anche nazionale. In particolare per quel che avviene in occasione di date importanti del Ventennio e della storia dell’estrema destra italiana.

La cerimonia dell’Ordine dell’Aquila non è l’unica iniziativa milanese organizzata a ridosso dell’anniversario della marcia su Roma (28 ottobre). A suscitare polemiche è anche la serata che i militanti di Lealtà Azione-Hammerskin hanno promosso in memoria del criminale di guerra Lèon Degrelle. Una serata che avrebbe dovuto svolgersi appunto il 28 nella nuova sede di Lealtà Azione, un locale di proprietà dell’Aler preso in affitto dal gruppo estremista. Dopo l’indignazione espressa da rappresentanti politici e dopo l’intervento della Prefettura, gli organizzatori hanno deciso di spostare la data.