Mi ha molto colpito che il giorno del funerale di Papa Benedetto XVI ci sia stata una inusuale nebbia a Roma.
Mi piace pensare ci sia stato qualcosa di provvidenziale
"La gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube." Esodo 24, 16
"Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte." (Esodo 24, 18).
"Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, ossia la tenda della testimonianza" (Numeri 9, 15).
"La nuvola rappresenta la Gloria di Dio, cioè Cristo, rappresenta anche lo stato spirituale, incorporeo e celeste di Cristo, che è la Gloria e l'immagine del Dio invisibile" (Colossesi 1:15, 1Corinzi 11:7).
Un testo edificante ebraico dal contenuto molto poetico racconta che Mosè ricevette un bacio dal Signore quando se lo prese con sé in Cielo e che Dio pianse. Per me l'acqua è quella nuvola che sembra baciare la cupola di San Pietro.
Quella nebbia che può essere anche letta teologicamente come l'attuale situazione della Chiesa e il suo futuro, trova qui una risposta rassicurante: Dio non abbandonerà mai la Sua Chiesa come promesso da Gesù.
Ciao. Papa Benedetto.