è l' odifreddi francese, comuque perfino odifreddi si è ribellato alla riscrittura polcor del linguaggio, o alla negazione ideologica e antiscentifica delle razze
houellebecq invece da quel che mi sembra di intuire è un po' una specie di oriana fallaci, cioè uno con idee e categorie di sx(una sinistra chic e sofisticata, ipercolta(per me non è necessariamente un complimento anzi), che gioca con i temi dell' individualismo il nichilismo l' erotismo la perversione ecc che però a un certo punto entra in collisione con qualcosa di quasi primitivo che percepisce come radicalmente incompatibile rispetto a sè
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
Spero questa fosse una battuta di Houellebecq e che non ci avesse creduto davvero.MH credeva che con l'elezione di Obama ci sarebbe stata una pace tra bianchi e neri
Hitler or Hell.
MH è obbiettivamente un gigante dei nostri tempi. In termine assoluto resta un nano, ma ci vuole poco a svettare in mezzo a larve striscianti. Ho letto diversi dei suoi libri e penso che pochi come lui siano oggi capaci di catturare lo spirito nichilista dell'Occidente in putrefazione, in più gli va riconosciuto il merito di esser stato un autentico visionario quando sia con Estensione del dominio della lotta che con Le particelle elementari preconizzava, negli anni '90, soprattutto col primo titolo, l'avvento del disastro relazionale moderno che passa oggigiorno sotto il termine di inceldom.
Quello che hai descritto è un fenomeno che nella DR internazionale è definito come essere uncancellable, laddove l'indicibile eresia dei nostri tempi è espressa da una figura che è troppo ingombrante per poter essere spazzata via sotto il tappeto. Ed è sempre un piacere vedere i liberal-progressisti piangere e urlare istericamente ogniqualvolta la loro pseudo-religione demente viene messa in dubbio.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
Onfray non penso sia ascrivibile alla categoria del "matematico impenitente" che sferza con logica iconoclastica ciò che disprezza salvo risparmiarsi l'auto-inflizione delle suddette scudisciate, ma più alla classica tribù della filosofia mentecatta frociese, dio non c'è quindi avanti scopiamoci in culo style.
Su Houellebecq invece sbagli non poco, direi che è proprio l'inverso della Fallaci che si trastullava inutilmente sulle scemenze illuministe occidentali senza accorgersi di quanto vuote fossero per metterle in contrapposizione ai vari pastori di capre, Houellebecq a queste scemenze non ci crede proprio per nulla, il vuoto insignificante che ne deriva è il principale tema di tutti i suoi romanzi.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
Parla alla sinistra "vetero" ma trova uno sbocco intellettivo ed un accoglienza favorevole negli ambienti sovranisti di una destra anch'essa vetero. Detto con tutti i limiti che comportano da tempo queste categorie di "destra" "sinistra" ecc.
Il quadro si rende poi ancora più complesso quando si considera la traiettoria di Onfray. Praticamente lui teorizzava un libertarismo di impronta nicciana, ma sempre con un attaccamento notevole alla questione sociale. Infatti ci si deve sempre ricordare, per capire Onfray, che questo al contrario dei suoi tanti omologhi è figlio della classe operaia. Onfray non si scorda mai del popolo, compreso da lui come tutti quelli che subiscono il dominio e la sopraffazione della borghesia.
Soltanto con gli anni e l'interessamento alla questione specificamente politica, Onfray ha precisato i lineamenti di un sovranismo di sinistra, incontrandosi con sovranisti di destra che per parte loro hanno fatto un cammino diverso.
No. Fallaci difendeva l'illuminismo, anche se negli ultimi tempi si avvicinò al conservatorismo. Ma credo che pur questa mossa obbediva ad una ragione strategica : vedeva la sinistra come quel ventre molle da dove poteva farsi strada il vero pericolo, a sapere l'oscurantismo islamico.
MH invece, se gli si deve attribuire un patrono filosofico, avrebbe Schopenhauer. In tutta la sua opera è presente questo aspetto tragico, e il meglio che si possa fare è mettersi al riparo. Il riparo è l'amore, ma non quello metafisico, quello reale concreto che si accentra su una persona. Purtroppo la società moderna ha distrutto le condizioni dell'amore, il regno della concorrenza si è esteso in ogni angolo dell'esistenza, ed ora ci troviamo soli ad affrontare una vita senza senso, impotenti spettatori della lenta agonia del mondo. Lui dice di apprezzare molto A. Comte, pensatore che dopo la Rivoluzione voleva, con sistematismo di pensiero sia di pratica, mettere in ordine il caos scaturito dal crollo del regime feudale. Cosi pure MH di fronte alla decadenza odierna potrebbe vivere la tentazione di una proposta meta-politica. Ma per la verità non lo credo. Come dice Draigo giustamente in termini assoluto resta un nano. Lo vediamo grande perché i "grandi" di questo mondo sono vermi schifosi, ma se leggi quell'intervista data ad Onfray ti rendi conto subito che MH non è in grado di concettualizzare e filosofare seriamente su ciò di cui lui stesso si è fatto ottimo osservatore. Chiaramente gli manca un bagaglio filosofico, si perde troppo nel chiacchiericcio. Del resto va detto che neanche Onfray è un gigante della filosofia. Non siamo nel campo dei giganti, e non so se al giorno d'oggi ce ne sono all'orizzonte. In Francia sicuramente no, in Italia non credo neanche.
Visto che è solito darsi all'ironia, non è impossibile infatti che non ci ha mai creduto. Non ho valutato la qualità della traduzione italiana dell'opera ma è chiaro che MH si diverte a prendere in giro il suo lettore, e specialmente quelli che sono meno disposti (per ragioni ideologiche) a percepire il senso del discorso. In questo senso il libro Sottomissione è un vero capolavoro, perché l'angolatura scelta per esporre l'opportunismo della sinistra radical-chic smorza da subito i toni accusatori, abituali nelle polemiche volute dai conservatori e nazionalisti. Ne esce un esposizione dall'interno molto ironica e cinica, e al contempo molto verosimile tant'è che neanche allora MH fu emarginato dalla clicca parigina.
E questo spiega anche come, col passare del tempo, MH spinge sempre più lontano la provocazione : non lo hanno mai fermato prima.
Si ecco. Poi non dimentichiamoci che parliamo di uno scrittore, cioè di un tipo che la metà della popolazione che non legge mai un libro non sa e non saprà mai chi è. Di lui si parla in riviste e giornali "seri", nella carta manipolata dalla classe media semi-colta, luogo di scontro ideologico acceso ma luogo ideologico prima di tutto. Secondo me il gioco pesante si svolge un gradino più basso, tra chi fatica per arrivare a fine mese. I conflitti del lavoro, l'inflazione, la casa, ecc. MH sta nelle nuvole, la storia si fa sulla terra.
Tutti gli impiegati del mondo hanno immaginato queste cose e le hanno sconfessate e adesso sono gli impiegati.
Pavese
Avrei voluto trovarlo anche in francese, ma nada.
Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
Religion bedeutet uns die Lehre von (...) der Züchtung und Ermöglichung der höheren Seelen auf Unkosten der niederen.
@Tommaso si dice cricca.
Non clicca.
Ho notato l' errore in molti tuoi post e credo ti faccia comodo una correzione.