Originariamente Scritto da
Roberto il Guiscardo
una bellissima riforma: abolire il Senato, abolire le Regioni e le Province (ancora non ho capito se ci sono ancora oppure no). Lasciare soltanto la camera dei deputati, e i Comuni. I Comuni avranno la facoltà (volontaria!) di aggregarsi per determinti scopi con altri Comuni (es. gestire un tratto di autostrada, un porto, un aereoporto, una gande centrale di riciclo dei rifiuti, ecc...) ma restando separati per gestire le faccende semplici.
Eliminando le Regioni, si cancellano tutte le leggi regionali, ovviamente.
Le leggi: azzerare tutte le leggi in vigore e partire da zero. Smetterla di fare una legge per ogni fesseria e cercare di renderle più organiche e sintetiche, suddividendole per materie, capitoli, settori. Con divieto assoluto di scrivere nei testi degli articoli, rierimenti ad altre leggi.
Nel regime transitorio, si utilizzano le vecchie leggi e via via le si butta nel cestino riscrivendole daccapo con i nuovi criteri. Tutte le nuove leggi approvate vanno sistematizzate mediante un sistema ad albero che segue uno schema logico, facile da esplorare.
Divieto per i magistrati di interpretarne il testo, e adottare il sistema positivistico delle leggi napoleoniche: seguire alle lettera quanto scritto nei loro articolo. Per eventuali difficoltà di comprensione, i magistrati dovranno chiedere l'interpretazione autentica del legislatore o chi per esso, con relativa riscrittura del testo per eliminare le ambiguità.
La legge si applica e non si interpreta