Originariamente Scritto da
Nostradamus
"L’obiezione che spesso mi viene fatta, che cioè la società libertaria-anarchica è un’utopia irrealizzabile, svela di per sé tutta le natura manipolatrice della società statale (sia essa democratica, monarchica, totalitaria, comunista: sono tutte varianti irrilevanti dal punto di vista generale), che ha talmente permeato di sé le nostre percezioni da farci erroneamente credere che essa sia l’unica società realizzabile e naturale. La storia umana è tuttavia piena di esempi di ideali che sembravano irrealizzabili e utopistici.
La schiavitù ad esempio era considerata fino a poco più di cent’anni fa del tutto naturale e normale in molti stati civilizzati e i primi che combatterono contro di essa vennero considerati dei pazzi e degli utopisti senza criterio, venendo anche puniti per questo dallo Stato.
Anche l’idea di separare la Chiesa dallo Stato – le due prostitute che hanno subdolamente preso il sopravvento sui nostri gesti quotidiani e sulle nostre scelte morali ed etiche – rimase un principio inconcepibile e inattuabile per almeno un millennio. Non si tratta di chiudere il discorso su qualcosa di cui sentiamo la necessità, catalogandola come utopistica: si tratta piuttosto di chiederci, a monte, come mai la consideriamo utopistica, e cioè dentro quali costrizioni inconsapevoli viviamo fin dalla nascita.
Il mondo sarà un giorno libero dallo Stato semplicemente perché è dimostrabile che lo Stato è un dispositivo inventato e imposto che è palesemente inferiore a tutte le nostre relazioni (intime, personali, professionali) e a tutti i nostri sogni, e che è palesemente estraneo alla ricerca della felicità e della libertà, che anzi esso combatte, argina e condiziona in tutti i modi possibili e con il falso e risibile mito del benessere collettivo (cioè "statale")".
F. Benozzo
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