https://www.today.it/cronaca/matteo-...o-zerilli.html
Chi sono i due medici indagati per avere curato Matteo Messina Denaro. Due medici sono sotto indagine. Il primo è Alfonso Tumbarello, di Campobello di Mazara. Medico di base ora in pensione, per anni ha avuto in cura Andrea Bonafede. il nome scelto come copertura da Messina Denaro. L'ipotesi di reato è favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Il secondo medico indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla rete di fiancheggiatori è l'oncologo trapanese Filippo Zerilli. Secondo la Procura di Palermo, avrebbe seguito degli esami al boss sempre sotto il nome di Andrea Bonafede.
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Forse non molti sanno che il sanitario che presta le cure ad un criminale o ad un latitante non è per ciò solo un favoreggiatore personale e dunque passibile di sanzione penale. Ciò perché la vita e l'incolumità personale sono, giustamente, valori superiori rispetto all'interesse alla repressione penale: il medico non può e non deve rifiutare le sue cure ad un criminale. Questo esclude la configurabilità del reato di favoreggiamento personale a carico dei due medici per il solo fatto di aver assistito medicalmente il latitante Messina Denaro (anche se fossero stati ben consapevoli della reale identità del loro paziente). Il favoreggiamento personale potrebbe configurarsi per ulteriori attività in ipotesi da essi svolte, non attinenti alle doverose cure sanitarie, al fine di sottrarre Messina Denaro alla giustizia. Ma qui sorge un altro quesito, perché il reato di favoreggiamento personale riguarda reati commessi con comportamenti che aiutino il reo ad eludere le investigazioni o a sottrarsi alle ricerche per un reato ancora non definitivamente giudicato. Ma i reati Messina Denaro li ha commessi decenni fa e per quelli è già stato giudicato e condannato con pene definitive. E' dunque più plausibile l'ipotesi delittuosa della procurata inosservanza di pena, che però non può concorrere formalmente con il reato di favoreggiamento personale: se c'è l'uno non ci può essere l'altro, a meno che Messina Denaro, oltre ad essere un pregiudicato latitante, non sia anche ricercato per reati da lui commessi (quali?) e non ancora giudizialmente accertati e sanzionati. Comunque il reato di procurata inosservanza di pena è punibile a solo titolo di dolo e dunque occorrerà provare che i due medici erano consapevoli dell'identità reale del loro paziente e che era un latitante.