Previsione: a un certo punto ci sarà una rivoluzione in russia, il regime se la farà sotto e vedremo la polizia sparare sulla folla, i militari si divideranno e ci sarà un tentativo di golpe.
Chissà come andrà.
Credo che nel 2023 finalmente la Nato inizierà a rifornire l'Ucraina di armi decenti e in gran numero, anche utili a colpire Mosca e buona parte della Russia occidentale. È tempo di far capire chi comanda nel continente europeo.
Sent from my SM-G986B using Tapatalk
Prendo per buono quello che hanno detto un alto generale USA dopo la riunione di Ramstein e il nostro Tricarico:
- è molto, molto difficile che gli Ucraini riescano a riportare i confini come erano prima del 2014
- nonostante le apparenti vittorie dei Russi di questi giorni, la situazione non cambia, siamo in uno stallo che pare per durare ancora.
In base a questi giudizi di esperti, penso che più o meno l'attuale linea del fronte potrebbe diventare la futura linea di confine.
Avanzare per i Russi sarà molto difficile (avanzare non si intende un inutile chilometrino con 10.000 morti, ma una regione, una avanzata seria come quella degli Ucraini la scorsa estate.
Sarà difficile perchè gli Ucraini stanno per essere riforniti di mezzi moderni, in grado di rendere l'avanzata molto problematica e ad altissimo dispendio di uomini e mezzi da parte dei Russi.
D'altra parte per avanzare sfondando le linee russe, gli Ucraini necessitano di stuoli di carri armati da combattimento, non qualche decina, ma qualche centinaio.
I più adatti all'ambiente ucraino sono i Leopard tedeschi, mentre i Challenger inglesi hanno mostrato di essere i migliori in ambienti diversi dalle pianure ucraine, come ambienti caldi siccitosi tipo il Medio Oriente.
I Leopard sono stati progettati per contrastare i carri russi nel clima freddo nordeuropeo.
I corazzati di supporto alle truppe sono un validissimo aiuto per la fanteria (mi riferisco ai Marder, i Bradley e quelli francesi gommati), mi sono fatto l'opinione che riusciranno a TAMPONARE efficacemente l'avanzata dei Russi ma difficilmente a sfondare il fronte e farli retrocedere.
Adesso consideriamo il tipo di armamento che sicuramente sta arrivando, in cosa consiste: in mezzi per bloccare i corazzati, per rendere l'avanzata dei carristi russi un'operazione ad altissimo rischio (e conseguente paura di lasciarci la pelle da cui lo faranno molto malvolentieri e con molte defezioni), ed in mezzi per supportare la fanteria.
Oltre a ciò, contraeree in grado di sfoltire il più possibile il numero di bombe volanti di qualunque tipo (missili e droni) oltre che di aeroplani (il che costringerà i Russi a sparare razzi da lontano per non essere abbattuti, da cui imprecisione), e, pare, stanno per arrivare anche batterie di razzi adatti a colpire le retrovie russe, cercando di rendere problematici i rifornimenti.
Praticamente una offensiva russa su larga scala non sarà semplice e avrà alti costi umani e materiali, ma una controffensiva con sfondamento da parte degli Ucraini ugualmente non sarà semplice perchè per un lavoro del genere penso occorrano stuoli di mezzi da attacco, come i Leopard che il governo socialista tedesco non vuole sganciare.
Alla fine della fiera io ipotizzo che POTREBBE (condizionale e maiuscolo) accadere che i confini della futura Ucraina restino PIU' O MENO sulla linea del fronte odierno, cone due stati totalmente disgiunti ed indipoendenti e senza relazioni tra di loro: Ucraina membro UE e Nato (Nato al 100% dei casi, penso sia più che sicuro ormai), interamente rivolta all'Occidente al punto che oltre all'ucraino, a scuola insegneranno inglese invece di russo da tanto sarà il risentimento nei confronti dei Russi e di tutto ciò che gli ricorda la Russia.
Il divorzio Ucraina-Russia sarà totale ed irreversibile.
Oltre a ciò, i paesi scandinavi saranno interamente Nato, dunque la Nato si estenderà dall'Artico al Mar Nero ucraino, e va a finire che anche la Moldavia ci entrerà.
I Russi guadagneranno il Donbass e il passaggio terrestre fino alla Crimea, ma perderanno per anni i rapporti con l'Europa.
Poi dopo Putin si vedrà.
Bisognerà vedere anche se i Russi riusciranno a scrollarsi di dosso questa cricca come aveva augurato Navalny o se gli tocca tenersela per chissà quanto tempo ancora.
Nell'ultimo caso, addio Europa. Per i Russi, s'intende.
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Colpire Mosca no, solo la parte di Russia interessata ai rifornimenti.
Ma sono scettico, a giudicare dal tipo di armi che sono in discussione oggi.
Temo che mezzi di attacco, cioè i Leopard, non arriveranno se non con il contagocce.
Arriveranno i Challeger, senz'altro. Ma quanti ?
Il resto è tutto roba difensiva, atta a tamponare un'avanzata, ma difficilmente ad invertire le sorti.
Comunque a guerra finita, bisognerà fare i conti con chi si è tirato indietro. Cioè la Germania:
- tirarsi indietro sul tetto del gas
- tirarsi indietro sugli aiuti a Kiev lo scorso autunno
- tirarsi indietro sui Leopard oggi
- dare bandiera alle ong che ci scaricano clandestini.
Su quest'ultimo vi ricordate i clandestini mandati avanti da Lukascenko contro la Polonia ?
Bene, oggi la maggioranza degli imbarchi ong vengono dalla Cirenaica, che è controllata da Haftar, che dipende dai Russi e dove c'erano i Wagner.
Coincidenze ?
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Ricordi, fratello, come avevamo schiacciato la feccia elfa per far risplendere la pietra bianca del Mordor.
Nel senso che Mosca ha probabilmente perso la possibilità di riportare Kyiv, e con Kyiv gran parte dell'Ucraina, nella propria sfera di influenza. In particolare, mi sembra ad oggi molto difficile pensare che l'Ucraina possa aderire all'Unione Economica Eurasiatica e alla CSTO. Insomma, Mosca ha perso l'Ucraina. E senza l'Ucraina, a mio parere, la stessa Unione Economica Eurasiatica, perde gran parte delle proprie potenzialità.
Il concetto di "grande potenza" non è un concetto assoluto, ma relativo alle altre potenze presenti in un certo contesto geopolitico. Sostanzialmente, sono grandi potenze gli stati, o, al limite, le organizzazione di stati, se molto compatte e unite, che, spiccano, per "forza" ed influenza, tra gli altri stati, per una serie di fattori che si combinano tra loro, quali economia, demografica, geografia, politica, forze armate, e probabilmente altro. Ad esempio, nel contesto europeo, l'Italia è una grande potenza (anche se minore, rispetto ad altre grandi potenze europee), ma non lo è nel contesto mondiale. Quindi, l'Italia, è una grande potenza europea, ma non una grande potenza mondiale. A livello mondiale, che è il contesto a cui sto facendo riferimento, le grandi potenze del presente e del prossimo futuro, credo saranno, con grande probabilità, Cina, India e Stati Uniti (che ho indicato in ordine alfabetico, per semplicità). A queste tre se ne potrebbero aggiungere, in teoria, altre due (anche se minori, rispetto alle precedenti tre). Una potrebbe essere l'Unione Europea, se completasse la transizione verso una forma maggiormente avanzata di integrazione politica. L'altra potrebbe essere, o, a questo punto, avrebbe potuto essere, quella derivante da una "riunificazione" di gran parte degli stati dell'ex Unione Sovietica. Ma per ottenere un simile risultato, a mio parere, l'Ucraina sarebbe stata necessaria.
In definitiva, volendo semplificare (magari anche eccessivamente), nel XXI secolo il mondo sarà (o diverrà) multipolare, ma la Russia probabilmente non sarà uno dei poli, o, almeno, non uno dei poli principali. Apparterrà, forse, alle potenze di "seconda fascia", insieme, magari, ad esempio, a Brasile e Indonesia. Quindi, Mosca non sarà irrilevante, ma nemmeno sarà, a mio parere, alla pari con Washington, Pechino e Nuova Delhi.
Saluti.
Midìl
Ovviamente armi utili ad attaccare bersagli militari, è necessario distinguersi dai russi che attaccano le città e buttano giù palazzi interi.
Al momento arriva pochissimo di decente e la cosa fa incazzare visto che la Germania ancora una volta ha perso l’occasione per uscire fuori dal complesso psicologico che la sta incatenando dalla fine della seconda guerra mondiale.
Gli angloamericani e i sionisti ebrei hanno fatto un ottimo lavoro nel rincoglionirli, pensando che con una Germania costituita da eunuchi le cose sarebbero finalmente andate bene nel Continente.