User Tag List

Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    Sinistra atlantista
    Data Registrazione
    16 Nov 2022
    Località
    Pozzi Neri, Macroverso
    Messaggi
    1,765
     Likes dati
    435
     Like avuti
    155
    Mentioned
    37 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Il Liechtenstein durante la Seconda guerra mondiale

    Il Principato del Liechtenstein fu sempre socialmente ed economicamente legato all'Impero austriaco prima e a quello austro-ungarico poi. La devastazione economica subita durante il primo conflitto mondiale portò però il piccolo Stato a concludere accordi monetari con la confinante Svizzera (che già ne curava la difesa dei confini). Al crollo dell'Impero austro-ungarico, lo Stato venne sciolto da ogni residuo obbligo verso la vicina Austria ed entrò in unione doganale con Berna, indebitandosi gravemente con essa. Subito dopo fu varata una legislazione che permise il segreto sui clienti e sui conti bancari. In Liechtenstein sorsero aziende private che, cavalcando il periodo d'incertezza che caratterizzò il periodo del primo dopoguerra, diedero spazio a una moltitudine di avventurieri finanziari. Nel corso della Seconda guerra mondiale, il Liechtenstein rimase, come prevedibile, neutrale anche per la sua irrilevanza territoriale, politica e strategica: è l'epoca del regno del principe Francesco Giuseppe II (molto amato dal suo popolo): egli assicurò la neutralità e la inviolabilità del principato di fronte alla Seconda guerra mondiale e oggi la sua figura è celebrata con la Festa nazionale del Liechtenstein. I tesori del Principato e quelli della famiglia del principe vennero tratti in salvo a Londra. I principi del Liechtenstein vissero a Vienna sino all'Anschluss del 1938; l'annessione dell'Austria rappresentò un grave pericolo per il Principato, dato che la condizione che ne aveva originato l'indipendenza era stata la rivalità tra Germania e Austria; venendo a mancare questa, veniva a mancare un prezioso bilanciamento di interessi esterni. L'espansionismo hitleriano rappresentò quindi un grave rischio, in quanto il Liechtenstein dal 1866 non aveva mai firmato un trattato di pace con l'allora Prussia, e di conseguenza poteva considerarsi ancora in guerra con lo Stato suo erede, ovvero la Germania nazista. Il più recente legame con la Svizzera scongiurò tale prospettiva e fu visto dai nazisti come una sua succursale.

    Nel Principato non nacque mai un Partito nazista, però molti membri del Partito d’Unione Nazionale simpatizzarono per le idee di Hitler, e alcuni di loro dopo la guerra finirono sotto processo per alto tradimento e collaborazione con i nazisti. Molti lavoratori del campo di concentramento austriaco di Strasshof vennero inviati lì su indicazione di Francesco Giuseppe II; inoltre alla fine della guerra circa 500 uomini della Prima armata nazionale russa (collaborazionista dell’esercito tedesco e ritenuti traditori dall’Unione Sovietica) trovarono rifugio proprio nel Principato dopo la loro fuga dalla Cecoslovacchia. A seguito di questo con i Decreti Beneš i possedimenti della famiglia principesca del Liechtenstein in Cecoslovacchia (tra cui la residenza reale di Valtice) vennero confiscati dal neocostituito governo comunista cecoslovacco.
    Nel 2000 il giornale austriaco Hebdò pubblicò un articolo dove si accusava il governo del Principato durante la Seconda guerra mondiale di aver svolto attività di spionaggio in favore dei tedeschi, di aver fornito documenti falsi ai nazisti durante e dopo la guerra, e di aver riciclato il denaro nazista.

  2. #2
    Forumista storico
    Data Registrazione
    08 Sep 2009
    Messaggi
    35,690
     Likes dati
    0
     Like avuti
    19,080
    Mentioned
    316 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Il Liechtenstein durante la Seconda guerra mondiale

    Del Liechtensetein si era un po' parlato su un altro thread. Riporto i relativi messaggi:

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    se non c'è piu' niente da dire sulla Svizzera voglio ricordare brevemente anche il Liechtenstein che rientra negli spazi doganali svizzeri:
    la storia è affascinante perchè ovunque ci giriamo ci puo' essere un pezzo di storia interessantissimo che nessuno sa.
    Circa un anno e mezzo fa mi trovavo per lavoro in Svizzera in un paese che era a circa 500 metri dalla frontiera col Liechtenstein, per andare in albergo dovevo appunto passare questa frontiera, percorrere una decina di chilometri e l'albergo era in Liechetenstein.
    Un giorno passai davanti a uno strano monumento o lapide a forma circolare in mezzo a una prateria verdissima e naturalmente ero molto incurisito e chiesi di cosa si trattasse:
    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    ebbene anche nel loro piccolo ambito il Liechtenstein durante la seconda guerra mondiale svolse un opera di salvataggio di circa 500 russi che erano inetgrati nella Wehrmacht:

    traduco la lapide : qui a Hinterschellenberg la notte del 2 maggio 1945 cio' che restava della 1a divisione Russia dell'Esercito Nazionale della Wehrmacht con circa 500 uomini equipaggiati di tutto punto, attraversarono la frontiera del Grande Reich tedesco per entrare nel Liechtenstein.
    Le prime negoziazioni ebbero luogo nella taverna "Wirtschaft zum Löwen" tavern, dopo la quale fu concesso asilo politico ai soldati da parte del Principato del Liechetnstein
    Fu il solo paese che non concesse le ripetute domande di estradizione da parte dei sovietici
    Dopo due anni e mezzo i Russi furono liberi di lasciare il paese per un paese di loro scelta
    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    Verso la fine della guerra i tedeschi crearono una divisione per inquadrare i volontari russi nello sforzo della guerra: il 10 marzo 1945 fu creato il I Esercito Nazionale Russo comandato dal generale russo Boris Smyslovsky (1897-1988). Cio' che rimaneva di questo esercito a inizio maggio 1945 era composto da 462 uomini, 30 donne e 2 bambini che entrarono al posto di frontiera di Feldkirch il 2 maggio 1945 : fu immediatamente allertata la croce rossa del Liechtenstein per le prime cure e i soccorsi.
    Il 16 Agosto 1945, una delegazione sovietica entro' nel Liechtenstein nel tentativo di rimpatriare i russi : nostalgici della loro case e allettati e minacciati allo stesso tempo dalle proposte sovietiche circa 200 uomini decisero di rientrare
    Essi presero un treno a Vienna e da allora non si senti' mai piu' parlare di loro
    Il resto della truppa rimase in Liechtenstein per un altro anno, resistendo con l'aiuto del governo locale alla pressione dei sovietici che li invitarono piu' volte a parteciapre al programma sovietico di rimpatri
    Alla fine il governo dell'Argentina concesse asilo a circa 100 persone che partirono.
    Il generale Smyslovsky fu visitato da Allen Dulles e da altri esperti militari occidentali per ottenere informazioni sull'Unione Sovietica e diede delle informazioni alla rete spinistica di Reinhard Gehlen's (quella che poi divento' la CIA)
    Il primo ministro del Liechtenstein dell'epoca Alexander Frick, disse che non c'era alcun pericolo che i russi venissero estradati e la popolazione locale appoggio' convintamente questa decisione del governo.
    Il minuscolo principato di soli 12141 abitanti sostenne i russi che rappresntavano il 4% della popolazione totale e furono versati 30.000 Franchi Svizzeri al mese per 2 anni oltre che tutti i costi per emigrare in Argentina. Questi costi in seguito vennero rimborsati dalla Germania
    Mentre gli alleati occidentali e altri paesi europei aderirono senza discussione alle richieste sovietiche di rimpatriare cittadini sovietici senza tener conto dei loro desideri e anche a rischio di farli finire nei gulag o ammazzati direttamente al loro arrivo in patria, il piccolo Liechentstein disse ai sovietici che accettava di fare espetriare in Unione Sovietica solo coloro che lo volevano

    Il generale Boris Smyslovsky trascorse il resto della sua vita in Liechetnstein e mori' a Vaduz il 5 settembre 1988
    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    nel 1992 il regista francese Robert Enrico realizzo un film intitolato "vent d'est" che spiega gli sforzi del piccolo governo alpino nel resistere alle pressioni sovietiche, pratiamente solo contro tutti e la sua decisone di non estradare i soldati e di come come i 200 soldati russi che optarono per rientrare nella loro patria vennero sterminati sulla via del ritorno in Ungheria a mitragliate

    Coloro che risuscirono a riparare in Argentina vennero considerati dei traditori dai loro compatrioti

    ho trovato il film in russo su you tube
    ????? ? ??????? - East Wind - Vent d'est - YouTube
    - - -
    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Calma, calma...

    Comunque la storia è interessante. Ho cercato in passato informazioni sul Liechtenstein durante la guerra, ma non è che si trovi granché; non ricordo, ad esempio, di aver mai letto (se non in poche parole) di questo episodio.

    Il Liechtenstein ebbe anche lui la fortuna di superare la guerra relativamente in ordine. Nel 1938 l'allora Principe regnante aveva abdicato probabilmente perché non voleva essere al potere quando il suo Paese sarebbe finito in mano ai nazisti. Effettivamente il mancato assorbimento del Principato (considerato peraltro l'ultimo frammento oggi esistente del Sacro Romano Impero) si spiega ancora meno di quello della Svizzera, poiché non disponeva proprio di forze armate, né di un territorio particolarmente ostico, né di nient'altro. Forse si spiega solo con sua inclusione nello spazio doganale svizzero, benché non vi sia alcuna informazione che questo avrebbe fermato i nazisti.

    Questo è il massimo che si trova, da Wikipedia:
    « Allo scoppio della Guerra Austro-Prussiana nel 1866 vennero fatte nuove pressioni sul Liechtenstein e quando la pace venne firmata la Prussia accusò il Liechtenstein di essere stato la causa dello scoppio della guerra con l'Austria. Questo fatto portò il Liechtenstein a rifiutarsi di siglare la pace con la Prussia, rimanendo in guerra con il grande regno del nord della Germania, ma senza che venisse combattuto alcun conflitto. Questo fu uno degli argomenti che vennero portati in causa dalla Germania nazista che tentò di invadere lo Stato negli anni trenta del Novecento.
    [...]
    Sino al termine della prima guerra mondiale, il Liechtenstein fu sempre molto legato all'Impero Austriaco prima ed a quello Austro-Ungarico poi; ad ogni modo, la devastazione economica, subita durante il primo conflitto mondiale, portò il piccolo Stato a concludere accordi monetari con la vicina Svizzera; l'esercito statale era stato addirittura soppresso nel 1868 per motivi finanziari. Al crollo dell'impero Austro-Ungarico, lo Stato venne formalmente sciolto da ogni obbligo verso l'Austria (dal momento che lo stesso Principe del Liechtenstein era visto formalmente come feudatario dell'Imperatore d'Austria, anche se il Sacro Romano Impero aveva cessato di esistere nel 1806). Il Liechtenstein rimane oggi l'ultima traccia persistente dell'esistenza del Sacro Romano Impero.
    [...]
    Nell'estate del 1938, poco dopo l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, l'ottantaquattrenne Principe Francesco I abdicò in favore del trentunenne cugino Francesco Giuseppe II. Mentre il Principe Franz I adduceva a proprio favore il fatto che la sua età avanzata fosse un motivo sufficientemente valido per abdicare, si ha ragione di credere che egli vedesse come imminente l'annessione alla Germania e non intendesse piegarsi alla volontà nazista rimanendo a capo del proprio stato. Sua moglie, che aveva sposato nel 1929, era una benestante dama ebrea di Vienna, e i nazisti del principato avanzarono anche su di lei il problema della discriminazione razziale. Anche se il Liechtenstein non ebbe mai un Partito Nazista ufficiale, tracce di simpatizzanti si potevano ravvisare nel Partito d'Unione Nazionale.
    [...]
    Al termine della seconda guerra mondiale il Liechtenstein fornì asilo a 501 soldati russi: il fatto è commemorato da un monumento nel villaggio di Hinterschellenberg. »
    Storia del Liechtenstein - Wikipedia
    - - -
    Citazione Originariamente Scritto da Halberdier Visualizza Messaggio
    Sul Liechtenstein ho trovato ultimamente qualcosa di interessante (anche in riferimento al tuo thread "Germania: niente nazismo con la monarchia"). Faccio un riassunto, dato che ci sono pezzi provenienti da un sacco di fonti diverse (oltre che mica tanto complete, data la piccola portata dell'evento).

    La notte del 24 marzo 1939, approfittando della contemporanea assenza del Principe Francesco Giuseppe II e del Primo Ministro Josef Hoop, il Volksdeutsche Bewegung in Liechtenstein (VDBL), ovvero il raggruppamento filonazista del Principato, tenta (con l'appoggio delle SA e della Hitlerjugend del Vorarlberg) un colpo di Stato. Nel caso il piano fosse riuscito, i nazisti del Vorarlberg avevano già radunato, su iniziativa propria, circa 600 uomini armati per entrare nel Liechtenstein a "mantenere l'ordine" (va beh...). Il passo successivo sarebbe stata l'instaurazione di un regime filonazista e l'annessione al Reich. Ma il piano non era stato concordato con i vertici tedeschi, e le autorità della regione, venute a conoscenza della cosa, bloccarono l'ingresso dei volontari prima ancora dell'inizio dell'azione.
    I golpisti decidono allora di agire da soli, con i pochi membri delle SA e della Hitlerjugend che erano riusciti ad arrivare nel Principato, occupando i ponti sul Reno e marciando su Vaduz, ma falliscono miseramente: i 20 rivoltosi che sorvegliano i ponti di Schaan sono costretti a barricarsi in un edificio da un centinaio di residenti armati di forconi e altri arnesi, per poi arrendersi ed andarsene. Gli altri (un'ottantina) verranno dispersi a Vaduz. Ci saranno una ventina d'arresti (la metà rilasciati poco dopo), tra cui Theodore Schaedler, leader del VDBL, inizialmente accusato di alto tradimento (reato che prevedeva la pena di morte) ma poi "graziato" ed esiliato. Altri ripareranno in Austria.
    Intanto attorno al Principato accadono eventi "curiosi", anche se è abbastanza probabile che questi fatti non avessero legami diretti con il tentato golpe. Il 25 marzo la Svizzera mobilita le truppe di frontiera lungo il confine con la Germania, mentre il 26 i tedeschi concentrano forze militari nei pressi del lago di Costanza e nel Vorarlberg.
    Pochi giorni dopo, all'inizio di aprile, una riunione a Schaan in cui si propugnava l'unione economica con la Germania viene interrotta dalla polizia del Liechtenstein.
    Il 3 aprile la grande maggioranza degli aventi diritto di voto (circa il 95%, 2’492 su 2’610) firmano una petizione in cui si dichiara la propria fedeltà alla corona e si chiede la prosecuzione degli accordi economici con la Svizzera. Nei mesi successivi la Confederazione prenderà misure per aiutare l'economia del Liechtenstein.
    Infine, alle successive elezioni parlamentari nel Principato il VDBL si dissolve nel nulla.

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 18-01-22, 19:51
  2. Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 02-05-11, 17:47
  3. I Kamikaze giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale
    Di Strapaesano nel forum Destra Radicale
    Risposte: 79
    Ultimo Messaggio: 30-12-09, 15:52
  4. Sacrificio durante la seconda guerra mondiale.....
    Di Airbus nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 02-03-06, 22:54
  5. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 02-02-06, 22:47

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito