Originariamente Scritto da
Midìl
Rendendomi conto di sfociare nella fantapolitica, provo a delineare una pace di compromesso, che, ovviamente, scontenti tutti.
1) Garanzie internazionali
L'Ucraina potrebbe accettare di prevedere, nella propria Costituzione, il divieto di aderire alla NATO. Ma, come contropartita, tutti gli stati dell'Unione Europea, che siano anche membri della NATO, si dovrebbero impegnare a difendere l'Ucraina, su richiesta di Kyiv, in caso di aggressione da parte di uno stato terzo. I membri della UE non membri della NATO, potrebbero, se lo desiderano, scegliere di essere parte di questa questa garanzia internazionale. A questa garanzia di "1° livello", si assocerebbe una garanzia di "2° livello", in cui gli Stati Uniti (ed eventualmente altri stati membri della NATO) si impegnerebbero a difendere gli stati garanti dell'Ucraina, nel caso questi fossero aggrediti, sul proprio territorio, come conseguenza del proprio ruolo di difensori dell'Ucraina. In pratica, gli Stati Uniti, non figurerebbero come garanti dell'Ucraina, ma come "garanti dei garanti". Solo gli stati "garanti di 1° livello, potrebbero avere militari in Ucraina, ad esempio impegnati in esercitazioni, ma non i garanti di 2° livello, che non sono garanti dell'Ucraina.
In pratica, se la Russia, nuovamente, invadesse l'Ucraina, la Polonia (per citare solo uno degli stati) sarebbe tenuta ad intervenire militarmente sul campo, a fianco dell'esercito ucraino. Se Mosca, come ritorsione, attaccasse il territorio polacco, gli Stati Uniti sarebbero tenuti ad intervenire a difesa della Polonia.
Lo scopo di questo meccanismo contorto, sarebbe quello di poter consentire a Mosca di affermare, per motivi di immagine interna, di aver conseguito l'obiettivo di una Ucraina non membro della NATO, oltre a vietare agli Stati Uniti (e, ad esempio, al Regno Unito), di avere una presenza militare in Ucraina.
Come spesso capita, un meccanismo complesso, può presentare difetti difficili da correggere (magari senza complicare ulteriormente il meccanismo stesso). Ad esempio, il fatto che gli Stati Uniti non sarebbero garanti di 1° livello, potrebbe costituire un rischio di accidentale "scivolamento" verso un conflitto tra Stati Uniti e Russia. Infatti, se Mosca ritenesse di poter contare su una debole reazione da parte dei garanti di 1° livello, la deterrenza sarebbe limitata, e la Russia potrebbe essere tentata di agire comunque contro l'Ucraina. Ma se i garanti di 1° livello, invece, intervenissero come previsto dalle garanzie prestate, ci si potrebbe trovare di fronte ad un conflitto di grandi dimensioni in Ucraina, e se la Russia dovesse trovarsi in difficoltà, potrebbe essere tentata di colpire i paesi garanti, per indurli a sottrarsi ai propri obblighi, cosa che potrebbe a sua volta innescare l'intervento da parte degli Stati Uniti.
Andrebbe quindi valutata la sicurezza, o la pericolosità, di tale meccanismo.
2) "Smilitarizzazione" dell'Ucraina
Si potrebbe inserire una norma costituzionale che vieti all'Ucraina, di detenere, o ospitare sul proprio territorio, armi chimiche, biologiche e nucleari. In questo modo Mosca potrebbe affermare, di nuovo per motivi di immagine interna, di aver ottenuto una, almeno parziale, "smilitarizzazione" dell'Ucraina, che a quel punto non costituirebbe più una minaccia per la Russia (ammesso che lo sia mai stata).
3) "Denazificazione" dell'Ucraina
Kyiv potrebbe accettare di sciogliere alcuni reparti, talvolta oggetto di critiche, vietandone la ricostituzione. Inoltre potrebbe accettare l'istituzione di una commissione di inchiesta internazionale relativa alla strage di Odessa del 2014.
In questo Modo, di nuovo, Mosca potrebbe affermare, a fini interi, di aver provveduto ad una "denazificazione" dell'Ucraina.
4) Questioni territoriali
Alla Russia verrebbero riconosciuti i territori attualmente occupati, con alcune rettifiche a favore dell'Ucraina, con aree, limitate, che ritornerebbero sotto la piena sovranità di Kyiv. UN elenco, non necessariamente esaustivo, dei territori che tornerebbero sotto i controllo ucraino, potrebbe essere:
a) La penisola di Kinburn, sia per quanto riguarda l'area facente parte della regione di Mykholaiv, sia quella facente parte della regione di Kherson. In questo modo sarebbe meno esposto il porto di Mykholiv.
b)La striscia di territorio compresa tra il Dnepr e il fiume Konka, a sud. Il fiume Konka (da non confondersi con un altro fiume Konca, più a nord) è sostanzialmente un ramo del Dnepr, ed il controllo di questa striscia, credo possa assicurare un più sicuro funzionamento del porto di Kherson.
c) La Russia dovrebbe sgombrare quanto ancora controlla nella regione di Kharkiv.
d) La diga di Nova Khakovka, potrebbe passare sotto controllo di una commissione internazionale, e potrebbe essere prevista una sorta di extra-territorialità per quanto riguarda il passaggio delle navi ucraine attraverso le chiuse della diga, che si trovano sulla sponda meridionale del Dnepr. Mosca dovrebbe anche assicurare il diritto ucraino ad un pacifico passaggio delle imbarcazioni commerciali in tutto il corso del Dnepr di cui controlla una sponda.
5) Abitanti della aree annesse dalla Russia
La Russia dovrebbe impegnarsi a risarcire gli abitanti delle aree da questa annesse, che non desiderino ritrovarsi a vivere sotto Mosca (e che, partendo, o non tornando, dovrebbero abbandonare case, attività economiche, terreni, e quant'altro non possa essere spostato). Ai cittadini ucraini che volesse invece restare, Mosca dovrebbe assicurare la sicurezza, e, ovviamente, la possibilità di non dover prendere la cittadinanza russa.
6) Sanzioni internazionali
Le sanzioni internazionali contro la Russia, così come quelle russe nei confronti degli stati occidentali, verrebbero progressivamente rimosse. Rimarrebbero, magari, quelle nei confronti di determinati personaggi di spicco russi.
Lo scopo di tutto questo, sarebbe, porre fine alla guerra, evitare un confitto congelato per decenni, garantire un futuro di accettabile sicurezza e stabilità all'Ucraina (anche se un po' ridotta, territorialmente), e garantirle la possibilità di accedere all'Unione Europea (adesione non certo immediata, ma piuttosto lontana). Da parte russa, Mosca potrebbe affermare di aver espanso il territorio della Russia, con annessioni riconosciute internazionalmente, di aver fermato l'espansione della NATO, di aver, almeno parzialmente, "smilitarizzato" e "denazificato" l'Ucraina, e di aver "salvato" gran parte della popolazione del Donbass.
Saluti.
Midìl