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Analfabeta Non Funzionale
Assisi, morte Davide Piampiano: il video choc di 17 minuti sul terribile incidente di caccia
Piero Fabbri ha ucciso il giovane per errore: «Pensavo fossi il cinghiale». Poi il depistaggio. Adesso è in carcere
28 GENNAIO 2023
di Enzo Beretta
Si chiama Piero Fabbri, conosciuto anche come Il Biondo, il muratore di 56 anni finito in carcere per l’omicidio di Davide Piampiano. È lui l’uomo che l’11 gennaio, sui monti sopra il Subasio, ha centrato con un colpo di fucile il giovane deejay assisano esplodendo inavvertitamente un colpo di carabina che ha trapassato la vittima da parte a parte, perforandogli il fegato. Si è trattato di un errore, del classico incidente di caccia ma sedici giorni dopo i fatti per Fabbri si sono spalancate le porte del carcere di Perugia: ora deve difendersi dall’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale.
L’ARRESTO E L’ACCUSA DI OMICIDIO VOLONTARIO
Analogie con il caso Vannini Tra martedì e mercoledì verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Piercarlo Frabotta che, rifacendosi alla giurisprudenza del delitto di Marco Vannini avvenuto a Roma nel maggio 2015, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare di una decina di pagine.
Il video della GoPro e il depistaggio Quel drammatico 11 gennaio Davide era uscito per andare a caccia in compagnia di due amici: un suo coetaneo e, appunto Fabbri, più grande d’età ma anche più esperto nell’attività venatoria. Come già avvvenuto altre volte Davide indossava una telecamerina GoPro per registrare i video che poi avrebbe pubblicato sui social network. Il microobiettivo, quel dannato 11 gennaio, invece, ha registrato la sua morte. I filmati vengono definiti «crudi e drammatici» dalla Procura di Perugia, impegnata nelle indagini coordinate nel più stretto silenzio. Agli atti del fasciciolo c’è finito anche quel dannato video di 17 minuti. L’assassino non sapeva di essere ripreso. Si vede Davide che si accascia dopo il colpo esploso da qualche metro di distanza, è gravemente ferito, a quel punto Fabbri si avvicina a vedere cosa è successo e il microfono registra alcune frasi choccanti. Lo si sente pronunciare qualcosa come «Oddio, pensavo fossi il cinghiale, dove ti ho chiappato…». Davide chiede aiuto, sta perdendo sangue, riesce a pronunciare solo poche parole: «Aiutami Piero, sto morendo».
Lo ha lasciato morire davanti ai suoi occhi Ma quell’altro si mette paura e inizia il depistaggio – secondo la ricostruzione dell’accusa – per far apparire la morte di Piampiano come la conseguenza di un incidente autonomo. Fabbri si è disfatto del proprio fucile e della propria giacca – spiegano i pm – non ha chiamato neppure i soccorsi che si sarebbero potuti rivelare provvidenziali. Lo ha lasciato morire davanti ai propri occhi. Solo più tardi avverte l’altro amico, il coetaneo di Davide, per dirgli che Piampiano si era sparato da solo. Una bugia rimasta in piedi non più di qualche ora.
https://www.umbria24.it/cronaca/assi...ente-di-caccia