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C'era una volta un giovane di sinistra di nome Marco, che si identificava con i valori di uguaglianza, giustizia e solidarietà. Egli credeva che questi fossero i valori fondamentali per creare una società equa e giusta.
Tuttavia, un giorno Marco ebbe l'opportunità di parlare con un uomo di destra, di nome Luca, che gli spiegò il suo punto di vista. Luca credeva che l'individuo fosse responsabile del suo destino, e che fosse necessario premiare il merito e la competenza. Inoltre, riteneva che la libera impresa e il mercato fossero i motori dell'economia.
Marco era inizialmente scettico, ma col tempo cominciò a comprendere che questi valori potevano essere complementari ai suoi ideali di sinistra. Iniziò a vedere il valore del merito, della responsabilità individuale e del lavoro duro. Cominciò a capire che la libertà economica e la concorrenza potevano portare a un miglioramento della qualità della vita e del benessere delle persone.
Marco decise di abbracciare questi valori, anche se continuava a credere che fosse importante combattere le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Ma, purtroppo, dopo tre mesi di pace e tolleranza tra le diverse ideologie, l'odio tornò ad impadronirsi delle menti delle persone. La polarizzazione politica aumentò e la società divise nuovamente in due fazioni ostili.
Marco rimase deluso ma decise di non arrendersi alla rassegnazione e continuare a credere in un mondo dove i valori di destra e sinistra potessero convivere in armonia e reciprocità.