Il tradimento delle proprie origini

[cireno]

Io non ho mai contestato-ci mancherebbe-il diritto dello Stato di Israele di esistere e di difendere i propri confini, stabiliti dalla legalità internazionale. Quel che contesto radicalmente sono le politiche nazionaliste e reazionarie dei Governi israeliani che si sono succeduti nei decenni e le loro scelte di persecuzione del popolo palestinese la cui dirigenza ha fatto anche scelte sbagliate ma che ha il sacrosanto diritto di esistere e di abitare nei propri territori. E questo dovrebbe saperlo e rispettarlo uno Stato in cui vivono i discendenti di un popolo che ha pagato il martirio della Shoah.

Nel 1947 all'atto della fine del mandato britannico sulla Palestina e la fondazione dello Stato di Israele, più di settecentomila palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro città e le loro terre. Fu la cosidetta nakba (catastrofe) un vero e proprio esodo. Cosa è successo da allora? Esattamente l'opposto di una pace, di un ritorrno di parte di quel popolo nel proprio Paese, di una convivenza pacifica atra due popoli interessati a convivere e ad integrarsi. Al contrario si sono susseguite guerre e campagne di odio. Situazioni nelle quali gli Stati arabi hanno irresponsabilmente alimentato il conflitto contestando il diritto di esistere a Israele.

Ma altrettanto, e forse peggio, ha fatto Israele.I territori dei palestinesi sono stati occupati e colonizzati e oggi, nelle zone controllate dagli israeliani, c'è un vero e proprio apartheid con uno stillicidio di assasinii, vessazioni, furti, arbitrii, spoliazioni con un sadismo gratuito che non risparmia i più deboli, le donne, i vecchi e sopratutto i bambini. I territori in cui abitano i palestinesi sono strozzati economicamente, ridotti alla povertà e spesso sottoposti a incursioni, rastrellamenti, bombardamenti: il 19 luglio del 2018 si è addirittura arrivati ad approvare una legge costituzionale (Lo Stato nazione) che formalizza como principi guida della politica di israele la discriminazione e il razzzismo.

[elnick]

... altro interessante thread di politica nazionale

[cireno]

Ieri, 27 gennaio, Giornata della Memoria.
In Italia si è celebrato giustamentee la ricorrenza. Ieri sera sulla rete Rai abbiamo visto BINARIO 21 una trasmissione che ha commosso certamente molti italiani. Ho aperto questo thread proprio per la ricorrenza nazionale e internazionale del giorno. Non è un thread di politica, nazionale o internazionale, è solo un commento anche al Giorno della Memoria.
Il solito commento intelligente di chi viene in un forum per rompere le palle è fuori luogo. Comme d'abitude ...

[Capitano]

... altro interessante thread di politica nazionale

Oh, pur di non parlare di ABBBERLUSKONE e dei BUNGA BUNGA le provano tutte.

[DueZero46]

il giorno della memoria è una cosa, lo stato di israele un'altra.

in ogni caso l'errore è stato a monte e a questo errore se non erro ha partecipato pure l'urss.
per gli usa è stata una cosa normale, lo hanno fatto pure con gli abitanti originali del territorio degli stati uniti.

[vanni fucci]

Almeno per quanto riguarda le celebrazioni che contano, ieri è sta la giornata della "mezza" memoria dal momento che i russi - i liberatori - non hanno potuto essere presenti ad Auschwitz.

[anton]

... altro interessante thread di politica nazionale

purtroppo è politica nazionale visto che le nostre istituzioni dicono che israele ha il diritto di difendersi senza accorgersi che invece non fa altro che aggredire rubare e uccidere chi si difende davvero dai crimini israeliani...

[pippo palla e pertica]

subito dopo la fine della seconda guerra mondiale ci sono stati altri esodi. tra il 1945 e il 1946 sono stati circa 20 milioni gli europei costretti ad abbandonare le loro case e le loro proprietà in seguito ai cambiamenti di confine avvenuti nell'europa centro-orientale.
stranamente noi europei abbiamo accettato questo fatto come conseguenza della sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, anche se moltissimi degli esodati di allora erano tra i vincitori e non tra gli sconfitti.
nessuno sano di mente oggi penserebbe non dico a ripristinare la Prussia, ma nemmeno a far ritornare i polacchi nei territori perduti a est, o ucraini e bielorussi nei territori che si trovavano a ovest della linea Curzon.
questa premessa per dire che no, i settecentomila palestinesi non avrebbero mai potuto tornare alle loro abitazioni: la guerra del 1948 era stata persa. discorso diverso è dare una patria a queste persone, cosa che nessuno ha mai voluto fare, ma non solo Israele. diciamo che Egitto e Giordania hanno la loro bella parte di responsabilità.
detto questo, è chiaro che anche io ritengo ingiustificabile la condotta dello stato di Israele oggi.

[cireno]

subito dopo la fine della seconda guerra mondiale ci sono stati altri esodi. tra il 1945 e il 1946 sono stati circa 20 milioni gli europei costretti ad abbandonare le loro case e le loro proprietà in seguito ai cambiamenti di confine avvenuti nell'europa centro-orientale.
stranamente noi europei abbiamo accettato questo fatto come conseguenza della sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, anche se moltissimi degli esodati di allora erano tra i vincitori e non tra gli sconfitti.
nessuno sano di mente oggi penserebbe non dico a ripristinare la Prussia, ma nemmeno a far ritornare i polacchi nei territori perduti a est, o ucraini e bielorussi nei territori che si trovavano a ovest della linea Curzon.
questa premessa per dire che no, i settecentomila palestinesi non avrebbero mai potuto tornare alle loro abitazioni: la guerra del 1948 era stata persa. discorso diverso è dare una patria a queste persone, cosa che nessuno ha mai voluto fare, ma non solo Israele. diciamo che Egitto e Giordania hanno la loro bella parte di responsabilità.
detto questo, è chiaro che anche io ritengo ingiustificabile la condotta dello stato di Israele oggi.

i seettecentomila palestine si della "catastrofe" sono stati cacciati dalle loro terre e villaggi per far posto ai nuovi arrivati. Il 1948 e la guerra degli arabi è venuta dopo.

[Alex1939*]

Io non ho mai contestato-ci mancherebbe-il diritto dello Stato di Israele di esistere e di difendere i propri confini, stabiliti dalla legalità internazionale. Quel che contesto radicalmente sono le politiche nazionaliste e reazionarie dei Governi israeliani che si sono succeduti nei decenni e le loro scelte di persecuzione del popolo palestinese la cui dirigenza ha fatto anche scelte sbagliate ma che ha il sacrosanto diritto di esistere e di abitare nei propri territori. E questo dovrebbe saperlo e rispettarlo uno Stato in cui vivono i discendenti di un popolo che ha pagato il martirio della Shoah.

Nel 1947 all'atto della fine del mandato britannico sulla Palestina e la fondazione dello Stato di Israele, più di settecentomila palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro città e le loro terre. Fu la cosidetta nakba (catastrofe) un vero e proprio esodo. Cosa è successo da allora? Esattamente l'opposto di una pace, di un ritorrno di parte di quel popolo nel proprio Paese, di una convivenza pacifica atra due popoli interessati a convivere e ad integrarsi. Al contrario si sono susseguite guerre e campagne di odio. Situazioni nelle quali gli Stati arabi hanno irresponsabilmente alimentato il conflitto contestando il diritto di esistere a Israele.

Ma altrettanto, e forse peggio, ha fatto Israele.I territori dei palestinesi sono stati occupati e colonizzati e oggi, nelle zone controllate dagli israeliani, c'è un vero e proprio apartheid con uno stillicidio di assasinii, vessazioni, furti, arbitrii, spoliazioni con un sadismo gratuito che non risparmia i più deboli, le donne, i vecchi e sopratutto i bambini. I territori in cui abitano i palestinesi sono strozzati economicamente, ridotti alla povertà e spesso sottoposti a incursioni, rastrellamenti, bombardamenti: il 19 luglio del 2018 si è addirittura arrivati ad approvare una legge costituzionale (Lo Stato nazione) che formalizza como principi guida della politica di israele la discriminazione e il razzzismo.

Non sono d'accordo su tutto l'operato di Israele nei confronti dei palestinesi, ma rammento che nel 47 ci fu un esodo voluto dal Mufti di Gerusalemme, che aveva collaborato con i nazisti, che lo ordinò ai musulmani, nonostante che Ben Gurion gli chiedesse di rimanere, tantè che oggi ci sono cittadini israeliani di religione musulmana con il loro deputati alla Knesset, una piccola minoranza ma ci sono.