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Gastida
Tra domenica 12 e lunedì 13 febbraio, circa 5 milioni di persone si recheranno a votare per le elezioni regionali in Lombardia e cambiare giunta e presidente. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì, per un unico turno elettorale, senza ballottaggio, in cui i partiti di governo e dell'opposizione si sfideranno per la prima volta dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Si tratta quindi del primo banco di prova per saggiare la tenuta elettorale della coalizione di destra.
Il voto è espresso su una sola scheda, dove sono riportate le liste provinciali e le coalizioni regionali delle candidate e dei candidati a consiglieri, collegate alla propria o al proprio candidato presidente.
È possibile il voto disgiunto, ovvero è concesso esprimere la propria preferenza per una persona candidata a presidente, mettendo una X sul suo contrassegno, e poi per una qualsiasi lista anche non collegata al candidato o alla candidata presidente, sempre apponendo una X sul simbolo scelto.
Se si vuole votare solo per la persona candidata a presidente e nessuna lista, basterà barrare il suo contrassegno, così il voto non verrà esteso anche alla lista a lui o a lei collegata. Per votare invece lista e persona candidata a presidente, basterà mettere una X sul simbolo della lista.
Elettori ed elettrici potranno quindi indicare fino a due nomi, collegati alla lista scelta, scrivendoli a lato del simbolo. I nomi indicati devono essere obbligatoriamente uno maschile e uno femminile, altrimenti verrà annullata la seconda preferenza.
Presidente e Consiglio regionale vengono eletti assieme in un’unica tornata elettorale, a suffragio diretto. Non è quindi previsto il ballottaggio, nel caso i candidati o le candidate a presidente non dovessero raggiungere la maggioranza assoluta, e vincerà chi avrà ottenuto il maggior numero di voti validi.
La sociologa e ricercatrice Mara Ghidorzi è la candidata di sinistra per Unione popolare, movimento nato nel luglio 2022 e sostenuto da vari partiti e associazioni come DeMa, organizzazione dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris che guida Unione popolare, Manifesta, Potere al popolo e Rifondazione comunista.
Il presidente uscente Attilio Fontana corre per un secondo turno alla presidenza. È ovviamente il candidato della destra, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito repubblicano, Alternativa Popolare e dalla sua lista civica Lombardia ideale per il presidente Fontana.
Pierfrancesco Majorino, parlamentare europeo per il Partito democratico dal 2019, è il candidato della riuscita coalizione tra centro sinistra e Movimento 5 stelle. A sostenerlo, oltre a Partito democratico e Movimento 5 stelle, la lista Patto civico per Majorino presidente, la lista dei Verdi e Sinistra italiana e alcuni esponenti di Volt, Possibile e dei Radicali.
Ex vicepresidente e assessora al welfare della regione, Letizia Moratti è invece la candidata alla presidenza del Terzo polo, composto da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. A sostenerla, in spaccatura con il resto del partito schierato con Fontana, anche la sezione Monza e Brianza del Partito repubblicano.
Invece che pubblicare un programma nominale, Ghidorzi ha lanciato un programma di partito, che si concentra sul contrasto all’ingiustizia sociale, sostegno alla sanità pubblica e territoriale, politiche per la casa, per il lavoro, per la ricerca e l’università, per i giovani, per l’accoglienza, contro l’inquinamento dell’aria e il consumo del territorio, per la gestione dei rifiuti, il risparmio e l’efficienza energetica e lo sviluppo delle comunità energetiche, del trasporto pubblico, la tutela dei parchi, la gestione delle acque, interventi per prevenire dissesto idrogeologico e per ricollegare i piccoli comuni e le aree montane ai centri urbani.
Nel tentativo di portare a casa un secondo mandato, Fontana ha pubblicato il programma più corposo tra i vari candidati, diviso in sei pilastri: Lombardia connessa, Lombardia al servizio dei cittadini, Lombardia terra di conoscenza, Lombardia terra di impresa e lavoro, Lombardia sostenibile e Lombardia protagonista.
Dal centro sinistra, Majorino ha invece presentato 35 idee di governo, riassumibili in tre macro aree: interventi per il futuro (dall’energia al lavoro circolare), Lombardia laboratorio d’Europa (politiche legate allo sviluppo culturale, sportivo e turistico) e politiche abitative, urbane e per la sicurezza (dall’autonomia, ai territori, alle politiche per la casa e al contrasto alla criminalità organizzata).
Infine, Moratti ha delineato 11 temi che riguardano l’agricoltura, l’energia e l’ambiente, l’Europa e l’autonomia, l’istruzione, il lavoro e le imprese, le infrastrutture e la mobilità sostenibile, le politiche sociali, la ricerca, la sanità, la sicurezza e la cultura.
https://www.wired.it/article/elezion...ati-programmi/